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Cumulare in un unico soggetto la qualifica di datore di lavoro con quella del RSPP contribuisce a concentrare in capo allo stesso tutti gli oneri esecutivi, elaborativi e decisionali in materia di organizzazione e di valutazione e gestione del rischio.
Il nuovo obbligo di individuazione dei preposti analizzato in relazione all’applicazione dell’art.299 sui ruoli di fatto: le indicazioni della Commissione Parlamentare di Inchiesta del 20 aprile, la normativa e la giurisprudenza
La condotta di un lavoratore infortunato se attiva un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal titolare della posizione di garanzia, anche se tenuta nell’ambito delle sue mansioni, è idonea ad escludere il nesso causale.
La Cassazione Penale ha fornito una propria interpretazione su cosa s’intenda per vigilanza e come essa debba essere messa in atto.
L’identificazione dei preposti inquadrata nell’ambito delle concrete modalità di attuazione dell’obbligo di vigilanza gravante sul datore di lavoro ai sensi dell’art.18 del D.Lgs.81/08 visto nella sua globalità: principi ed esempi
L’attività ispettiva del UPG in materia di sicurezza sul lavoro non è una attività di indagine preliminare che presuppone l’esistenza di una “notitia criminis”, ma è finalizzata a raccogliere elementi per l'applicazione della legge penale.
Come affermato dalla giurisprudenza di legittimità può senza dubbio configurarsi la responsabilità del RSPP, entro determinati limiti ed al ricorrere di specifiche condizioni. A cura dell’avv. Carolina Valentino.
Incombe sul datore di lavoro il compito di vigilare, anche mediante la nomina di un preposto o di un delegato, sulle modalità di svolgimento del lavoro in modo da garantire la corretta osservanza delle disposizioni atte a prevenire infortuni sul lavoro.
Le operazioni svolte dai trasportatori non rientranti nelle loro competenze, le prassi di scarico, il mancato coordinamento, il traffico veicolare aziendale e le azioni interdette quali cause dei decessi: sentenze di Cassazione Penale.
L’assunzione di una posizione di garanzia non comporta una automatica responsabilità del datore di lavoro per un evento infortunistico se non viene accertato che il rischio concretizzatosi sia ricollegato ad una normativa che si presume violata.
Risponde il capocantiere, quale preposto, per l’infortunio occorso a un lavoratore in un ambiente confinato se non ha verificato che fosse stato sottoposto a visita medica di idoneità alla mansione e che fosse stato formato e fornito dei necessari DPI.
Le costrizioni al lavoratore infortunato e ai colleghi perché dichiarino il falso al Pronto Soccorso e agli organi investigativi: le circostanze ricorrenti e i reati collegati (es. violenza, estorsione) nelle pronunce di Cassazione.
In presenza di una struttura complessa come l'ente comunale per individuare le posizioni di garanzia e i soggetti deputati alla gestione del rischio occorre previamente verificare quale sia la concreta ripartizione delle funzioni tra gli stessi.
Il preposto deve organizzare lo svolgimento del lavoro, per consentire agli addetti di operare in sicurezza, stabilendo le direttive da seguire, ma deve anche, e soprattutto, controllarne costantemente il rispetto.
Non è responsabile il datore di lavoro per l'infortunio accaduto a un lavoratore che per delle lavorazioni non ha utilizzato un macchinario previsto nel dvr ma uno scelto di sua iniziativa che ha determinato il rischio che ha portato all’infortunio.
La genericità della formazione che non tiene conto delle differenti mansioni svolte dai lavoratori e dei rischi legati alle operazioni interferenti, particolari, non usuali (prevedibili) o riservate a personale specializzato: sentenze
Nel caso in cui è previsto che in uno stesso luogo di lavoro debbano operare più imprese possono realizzarsi dei rischi interferenziali anche quando i lavori contemplino la presenza non contemporanea, ma successiva, delle imprese stesse.
Ritenuti responsabili per un infortunio mortale accaduto durante una operazione di scarico di merci il datore di lavoro per non avere adottate le misure di prevenzione e l’operatore di un carrello per non avere osservato alcuna cautela nella manovra.
L’equiparazione tra tirocinanti e lavoratori in concreto, le tutele a partire dalla VR, le responsabilità penali e civili del soggetto ospitante in caso di infortunio (anche a terzi) o malattia professionale: pronunce di Cassazione.
È da escludere la indennizzabilità dell'infortunio subito da un lavoratore mentre si reca al bar nella pausa caffè dato che, esponendosi a un rischio non legato all'attività lavorativa, viene interrotta la connessione fra la stessa e l’incidente.
L’obbligo del preposto di sovrintendere e vigilare e i conseguenti doveri di intervento correttivo secondo il nuovo art.19 D.Lgs.81/08 e le sentenze di Cassazione che sottolineano la centralità del DVR in relazione a tale vigilanza.
L’obbligo da parte del preposto di segnalare al datore di lavoro le anomalie dei macchinari e le condizioni di pericolo che si verifichino durante il lavoro non può risolversi nell'attesa che le stesse siano segnalate da parte dei lavoratori o di terzi.
L'individualizzazione della responsabilità penale impone di verificare non soltanto se vi sia stata la violazione di una regola antinfortunistica ma anche se chi l’ha commessa abbia potuto prevedere con giudizio "ex ante" che potesse causare un evento.
In applicazione dell’art. 437 cod. Pen. Va riconosciuta una penale rilevanza anche alle condotte che, attraverso la violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro, abbiano messo a repentaglio l'incolumità anche di un singolo lavoratore.
Il tracciamento degli interventi di addestramento in apposito registro, la “mancata formazione e addestramento” quale presupposto per la sospensione dell’attività, l’omesso addestramento quale causa di infortuni in giurisprudenza
Il datore di lavoro, che ha valutato preventivamente i rischi, fornito al lavoratore i relativi dpi e adempiuto agli obblighi propri di sicurezza, non risponde delle lesioni personali derivate da una condotta imprevedibilmente colposa del lavoratore.
La scelta di un’impresa senza verificare la sua idoneità, equivale in sostanza a un’ingerenza nei lavori che fa assumere al committente una posizione di garanzia, dato che può determinare il loro svolgimento in condizioni di ‘insicurezza’.
Il nuovo obbligo di indicazione al committente del personale con funzione di preposto da parte dell’appaltatore e le responsabilità di quest’ultimo in relazione all’idoneità degli incarichi conferiti ai preposti e alla loro assenza.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare l'adeguatezza funzionale e la sicurezza di una macchina ricevuta in comodato e risponde dell’infortunio accaduto a un dipendente durante il suo utilizzo se dovuto alla mancanza dei requisiti richiesti.
I comportamenti del Committente da cui si desume (o meno) che si è “ingerito” nella realizzazione dell’opera, le responsabilità, le situazioni di fatto che favoriscono l’ingerenza: principi ed esempi dalle sentenze di Cassazione.
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Articoli sulla categoria Sentenze commentate
E’ opportuno cumulare la qualifica di datore di lavoro e di RSPP?
9 Maggio 2022Cumulare in un unico soggetto la qualifica di datore di lavoro con quella del RSPP contribuisce a concentrare in capo allo stesso tutti gli oneri esecutivi, elaborativi e decisionali in materia di organizzazione e di valutazione e gestione del rischio.
Preposto individuato e preposto di fatto: chiarimenti
5 Maggio 2022Il nuovo obbligo di individuazione dei preposti analizzato in relazione all’applicazione dell’art.299 sui ruoli di fatto: le indicazioni della Commissione Parlamentare di Inchiesta del 20 aprile, la normativa e la giurisprudenza
Sull’annullamento di una sentenza perché carente e erronea in diritto
2 Maggio 2022La condotta di un lavoratore infortunato se attiva un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal titolare della posizione di garanzia, anche se tenuta nell’ambito delle sue mansioni, è idonea ad escludere il nesso causale.
La vigilanza sull’operato dei lavoratori
28 Aprile 2022La Cassazione Penale ha fornito una propria interpretazione su cosa s’intenda per vigilanza e come essa debba essere messa in atto.
L’incarico conferito ai preposti dal datore di lavoro per la vigilanza
21 Aprile 2022L’identificazione dei preposti inquadrata nell’ambito delle concrete modalità di attuazione dell’obbligo di vigilanza gravante sul datore di lavoro ai sensi dell’art.18 del D.Lgs.81/08 visto nella sua globalità: principi ed esempi
L’attività di indagine preliminare e quella ispettiva degli UPG
19 Aprile 2022L’attività ispettiva del UPG in materia di sicurezza sul lavoro non è una attività di indagine preliminare che presuppone l’esistenza di una “notitia criminis”, ma è finalizzata a raccogliere elementi per l'applicazione della legge penale.
RSPP e Corte di Cassazione: i profili di responsabilità
15 Aprile 2022Come affermato dalla giurisprudenza di legittimità può senza dubbio configurarsi la responsabilità del RSPP, entro determinati limiti ed al ricorrere di specifiche condizioni. A cura dell’avv. Carolina Valentino.
La responsabilità per infortunio su un ponteggio modificato
11 Aprile 2022Incombe sul datore di lavoro il compito di vigilare, anche mediante la nomina di un preposto o di un delegato, sulle modalità di svolgimento del lavoro in modo da garantire la corretta osservanza delle disposizioni atte a prevenire infortuni sul lavoro.
Gli infortuni mortali degli autisti nelle attività di scarico
8 Aprile 2022Le operazioni svolte dai trasportatori non rientranti nelle loro competenze, le prassi di scarico, il mancato coordinamento, il traffico veicolare aziendale e le azioni interdette quali cause dei decessi: sentenze di Cassazione Penale.
La non responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio di un estraneo
4 Aprile 2022L’assunzione di una posizione di garanzia non comporta una automatica responsabilità del datore di lavoro per un evento infortunistico se non viene accertato che il rischio concretizzatosi sia ricollegato ad una normativa che si presume violata.
La responsabilità per infortunio in ambiente confinato
28 Marzo 2022Risponde il capocantiere, quale preposto, per l’infortunio occorso a un lavoratore in un ambiente confinato se non ha verificato che fosse stato sottoposto a visita medica di idoneità alla mansione e che fosse stato formato e fornito dei necessari DPI.
False dichiarazioni post infortunio e reati collegati: sentenze
24 Marzo 2022Le costrizioni al lavoratore infortunato e ai colleghi perché dichiarino il falso al Pronto Soccorso e agli organi investigativi: le circostanze ricorrenti e i reati collegati (es. violenza, estorsione) nelle pronunce di Cassazione.
Le responsabilità del Sindaco per l’infortunio di un dipendente comunale
21 Marzo 2022In presenza di una struttura complessa come l'ente comunale per individuare le posizioni di garanzia e i soggetti deputati alla gestione del rischio occorre previamente verificare quale sia la concreta ripartizione delle funzioni tra gli stessi.
Il Preposto e l’organizzazione del lavoro da eseguire
17 Marzo 2022Il preposto deve organizzare lo svolgimento del lavoro, per consentire agli addetti di operare in sicurezza, stabilendo le direttive da seguire, ma deve anche, e soprattutto, controllarne costantemente il rispetto.
Un caso di colpa esclusiva del lavoratore infortunato
14 Marzo 2022Non è responsabile il datore di lavoro per l'infortunio accaduto a un lavoratore che per delle lavorazioni non ha utilizzato un macchinario previsto nel dvr ma uno scelto di sua iniziativa che ha determinato il rischio che ha portato all’infortunio.
Quando la formazione specifica non corrisponde ai rischi mansionali
10 Marzo 2022La genericità della formazione che non tiene conto delle differenti mansioni svolte dai lavoratori e dei rischi legati alle operazioni interferenti, particolari, non usuali (prevedibili) o riservate a personale specializzato: sentenze
Sull’individuazione dei rischi interferenziali in un cantiere
7 Marzo 2022Nel caso in cui è previsto che in uno stesso luogo di lavoro debbano operare più imprese possono realizzarsi dei rischi interferenziali anche quando i lavori contemplino la presenza non contemporanea, ma successiva, delle imprese stesse.
Un infortunio accaduto durante le operazioni di scarico di merci
28 Febbraio 2022Ritenuti responsabili per un infortunio mortale accaduto durante una operazione di scarico di merci il datore di lavoro per non avere adottate le misure di prevenzione e l’operatore di un carrello per non avere osservato alcuna cautela nella manovra.
Tirocini di studenti in azienda e obblighi di sicurezza: sentenze
24 Febbraio 2022L’equiparazione tra tirocinanti e lavoratori in concreto, le tutele a partire dalla VR, le responsabilità penali e civili del soggetto ospitante in caso di infortunio (anche a terzi) o malattia professionale: pronunce di Cassazione.
Sulla indennizzabilità dell'infortunio occorso a un lavoratore in pausa
21 Febbraio 2022È da escludere la indennizzabilità dell'infortunio subito da un lavoratore mentre si reca al bar nella pausa caffè dato che, esponendosi a un rischio non legato all'attività lavorativa, viene interrotta la connessione fra la stessa e l’incidente.
L.215/2021: il preposto e la modifica dei comportamenti non conformi
17 Febbraio 2022L’obbligo del preposto di sovrintendere e vigilare e i conseguenti doveri di intervento correttivo secondo il nuovo art.19 D.Lgs.81/08 e le sentenze di Cassazione che sottolineano la centralità del DVR in relazione a tale vigilanza.
Sulla responsabilità del preposto per il mancato controllo
14 Febbraio 2022L’obbligo da parte del preposto di segnalare al datore di lavoro le anomalie dei macchinari e le condizioni di pericolo che si verifichino durante il lavoro non può risolversi nell'attesa che le stesse siano segnalate da parte dei lavoratori o di terzi.
Come individuare la responsabilità penale per un infortunio sul lavoro
7 Febbraio 2022L'individualizzazione della responsabilità penale impone di verificare non soltanto se vi sia stata la violazione di una regola antinfortunistica ma anche se chi l’ha commessa abbia potuto prevedere con giudizio "ex ante" che potesse causare un evento.
Sull’omissione dolosa di cautele antinfortunistiche
31 Gennaio 2022In applicazione dell’art. 437 cod. Pen. Va riconosciuta una penale rilevanza anche alle condotte che, attraverso la violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro, abbiano messo a repentaglio l'incolumità anche di un singolo lavoratore.
Addestramento dei lavoratori: novità della Legge 215/2021 e sentenze
27 Gennaio 2022Il tracciamento degli interventi di addestramento in apposito registro, la “mancata formazione e addestramento” quale presupposto per la sospensione dell’attività, l’omesso addestramento quale causa di infortuni in giurisprudenza
La responsabilità del DdL in un sistema collaborativo della sicurezza
24 Gennaio 2022Il datore di lavoro, che ha valutato preventivamente i rischi, fornito al lavoratore i relativi dpi e adempiuto agli obblighi propri di sicurezza, non risponde delle lesioni personali derivate da una condotta imprevedibilmente colposa del lavoratore.
Sul ruolo del committente in materia di sicurezza sul lavoro
17 Gennaio 2022La scelta di un’impresa senza verificare la sua idoneità, equivale in sostanza a un’ingerenza nei lavori che fa assumere al committente una posizione di garanzia, dato che può determinare il loro svolgimento in condizioni di ‘insicurezza’.
Il preposto individuato dall’appaltatore: Legge 215/2021 e sentenze
13 Gennaio 2022Il nuovo obbligo di indicazione al committente del personale con funzione di preposto da parte dell’appaltatore e le responsabilità di quest’ultimo in relazione all’idoneità degli incarichi conferiti ai preposti e alla loro assenza.
Un infortunio con un macchinario concesso in comodato
10 Gennaio 2022Il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare l'adeguatezza funzionale e la sicurezza di una macchina ricevuta in comodato e risponde dell’infortunio accaduto a un dipendente durante il suo utilizzo se dovuto alla mancanza dei requisiti richiesti.
Ingerenza del Committente nell’esecuzione dei lavori: quando sussiste?
23 Dicembre 2021I comportamenti del Committente da cui si desume (o meno) che si è “ingerito” nella realizzazione dell’opera, le responsabilità, le situazioni di fatto che favoriscono l’ingerenza: principi ed esempi dalle sentenze di Cassazione.
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