Quali sono i punti di contatto tra la BBS e la norma UNI ISO 45001:2018?
Bologna, 8 Feb – Con l’intervista che presentiamo oggi concludiamo la presentazione dell’ampio lavoro giornalistico che PuntoSicuro ha svolto ad Ambiente Lavoro, la più rilevante manifestazione italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro che nello scorso ottobre si è tenuta a Bologna.
Le interviste ad Ambiente Lavoro
Ricordiamo che nei tanti approfondimenti che si sono succediti in questi mesi, ci siamo soffermati su vari rischi, partendo dal rischio chimico, anche in relazione alla vigente campagna europea sulle sostanze pericolose.
Abbiamo intervistato:
- Maria Ilaria Barra (Contarp, Inail) sulle novità della nuova norma tecnica UNI EN 689:2018;
- Elisabetta Barbassa (Contarp Lombardia, Inail) sul Rapporto tecnico UNI/TR 11707: 2018;
- Celsino Govoni (Dirigente Chimico Ausl Modena, Dipartimento Sanità Pubblica dell’AUSL di Modena) sull’impiego professionale dei prodotti chimici in agricoltura.
Abbiamo poi analizzato e cercato di fornire informazioni sul presente, il futuro e la valutazione di altri rischi con riferimento specifico:
- al rischio rumore con Sergio Luzzi (docente a contratto di rischi fisici e acustica dei luoghi di lavoro presso l’Università di Firenze);
- al rischio microclimatico con Michele Del Gaudio (ricercatore della Unità operativa territoriale di certificazione, verifica e ricerca di Avellino);
- al rischio biomeccanico con Francesco Draicchio (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale – Inail);
- all’esposizione ai nanomateriali con Fabio Boccuni (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale – Inail).
Non potevamo poi non interrogarci, nel decennale del D.Lgs. 81/2008, sul presente e sul futuro della normativa attraverso un’intervista a Paolo Pascucci (Professore di Diritto del lavoro all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e presidente di Olympus, Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro).
Le novità della UNI ISO 45001:2018
Inoltre dopo uno sguardo al futuro di Ambiente Lavoro con Marilena Pavarelli (Project Manager della manifestazione), alla gestione delle emergenze con Adriano Paolo Bacchetta e al Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia con Antonio Leonardi (Coordinatore del Gruppo Tecnico Interregionale SSL in materia di edilizia), non potevamo che soffermarci sulla vera novità del 2018: la norma UNI ISO 45001:2018.
Ne abbiamo parlato innanzitutto con Lucina Mercadante (Contarp, Inail), responsabile scientifica e moderatrice del seminario Inail “La UNI ISO 45001:2018”, con particolare riferimento alle conseguenze di questa norma per le aziende.
Arrivando all’intervista di oggi, abbiamo poi cercato di approfondire un altro tema correlato alla nuova norma: i punti di contatto con il Behavior Based Safety (BBS), un protocollo scientifico per la misura e la modifica dei comportamenti relativi alla sicurezza.
Ne abbiamo parlato il 17 ottobre a Bologna con l’ingegnere Riccardo Borghetto che ad Ambiente Lavoro era referente del seminario “Behavior Based Safety e ISO 45001: punti di contatto”.
Che cosa è il protocollo BBS?
Quali sono i punti comuni tra la BBS e la norma UNI ISO 45001:2018?
Ci sono similitudini anche in relazione alla segnalazione dei near miss?
Come sempre diamo ai nostri lettori la possibilità di ascoltare integralmente l’intervista e/o di leggerne una parziale trascrizione.
L’intervista di PuntoSicuro a Riccardo Borghetto
Prima di parlare dei punti di contatto tra il protocollo BBS e la norma UNI ISO 45001, vediamo di fare una breve introduzione su cosa sia il protocollo Behavior Based Safety…
Riccardo Borghetto: “(…) La BBS è un protocollo, quindi una sequenza di passaggi, di step, basati sulla scienza comportamentale, che se implementati correttamente permettono alle aziende di ridurre in modo estremamente efficace gli infortuni sul lavoro, mantenendo diciamo la produttività ad un alto livello. Diciamo che è un protocollo di eccellenza, che è stato implementato soprattutto da medie e grandi imprese nel mondo, che è estremamente efficace nel ridurre gli infortuni.
Il mondo della BBS è costituito oggi da un numero limitato di aziende, ma che sta crescendo (…), che hanno sviluppato questo protocollo. Si tratta di aziende che normalmente hanno svolto già tutto quello che è sicurezza obbligatoria, tradizionale. Spesso hanno già tutto a posto, hanno già implementato sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza e sono alla ricerca di cos'altro si può fare per migliorare le proprie performance. La BBS risponde a questo”.
Diciamo ora qualcosa sulla norma ISO 45001 e vediamo di comprendere quali sono punti di contatto con il protocollo BBS…
R.B.: “Facciamo solo un breve flash sulla norma ISO 45001.
È uno standard mondiale normato dall’ISO sui sistemi di gestione della sicurezza. Dal punto di vista contenutistico la norma non è molto molto diversa dalla 18001, è cambiato l'indice, ci sono alcuni requisiti in più e viene dato più focus, più importanza soprattutto agli elementi di leadership e partecipazione dei lavoratori. Anzi proprio nella norma c'è un disegno grafico dove, al centro, al cuore del sistema, c'è la leadership - la spinta dall'alto che orienta tutti i comportamenti - e la partecipazione dei lavoratori.
Quando ho visto per la prima volta questa norma, occupandomi di BBS mi è sembrato che le due cose si stessero avvicinando ovvero che chi ha codificato la nuova 45001 ha dato importanza a questioni che la BBS ha sempre sottolineato (…) al proprio interno.
Riguardo al quesito sugli elementi comuni (…), tra gli elementi comuni sicuramente abbiamo dunque la leadership e la partecipazione dei lavoratori.
Per quanto riguarda la leadership, la BBS, il protocollo di eccellenza, è scelto dall’alta direzione. La scelta della direzione è una scelta di tipo strategico. Strategico perché richiede un impegno di tempo, un investimento importante e richiede la partecipazione di tutti i livelli.
La leadership deve essere visibile, mostrarsi e, tra l’altro la parte alta dell'azienda, che nel protocollo BBS è rappresentata dal comitato direttivo, deve fare anche dei corsi di formazione. Quindi si prepara a governare, dal punto di vista comportamentale, tutti quanti livelli. La leadership ha la responsabilità del processo BBS, lo deve governare.
Per quanto riguarda poi l'aspetto della partecipazione dei lavoratori io non conosco un altro schema, un altro protocollo, dove si veda una partecipazione così diffusa.
Cerco di spiegarmi: nella BBS il motore di sistema è il processo di osservazione e feedback di lavoratori su altri lavoratori, su colleghi. Possiamo pensare al motore BBS come il motore di un'auto in cui pistoni sono gli osservatori è la frequenza con cui girano i pistoni è la frequenza di osservazione.
Nella BBS questi dati sono abbastanza alti numericamente, cioè si parla di centinaia o migliaia di osservazione in un mese. Chi le fa? Sono i lavoratori a effettuare il grosso dell'attività e normalmente partecipano volontariamente al processo della BBS. (…)
Intrinsecamente la BBS ha un elevato livello di partecipazione attiva dei lavoratori. (…)
Se parliamo del livello dei capi, il primo livello dei capi partendo dal basso, questi conducono riunioni il cui scopo è definire il miglioramento, guardano i grafici dei comportamenti e definiscono i rinforzi e stabiliscono dove e come migliorare nel tempo.
Un altro punto in comune lo si trova nell'appendice A della norma 45001, è la cooperazione e fiducia reciproca.
La BBS costruisce una cultura, un ambiente, dove la sicurezza del singolo è affidata al collega: si crea una cultura interdipendente basata sulla fiducia reciproca.
Un'altra questione, citata nella norma 45001, è la promozione della discussione aperta.
Nella BBS non si ricercano colpe, non è sanzionatoria, non si cercano i responsabili, si cercano le cause e queste emergono tramite una discussione aperta tra colleghi, dove anche i colleghi riconoscono i propri errori. Si accetta l'errore, lo sbaglio e si comprendono anche le motivazioni che portano, alle volte, le persone ad avere comportamenti a rischio. (…)
In tutti i sistemi di gestione, e anche nella 45001, viene data grande enfasi allo sviluppo delle competenze - diciamo ‘formazione’, ma viene declinata sotto forma di sviluppo delle ‘competenze’.
Nella BBS c'è tantissimo di questo. Innanzitutto gli osservatori, i lavoratori che osservano, sono formati ad osservare in maniera estremamente precisa i loro colleghi e a dare feedback. Anche i capi (…) sono formati e addirittura il gruppo di progetto – quel gruppo che progetta e governa il processo BBS (…) – fa un corso di tre giornate sulla gestione dei comportamenti.
Quindi l'azienda, l'organizzazione che fa BBS, sviluppa moltissimo le competenze dei propri collaboratori. Sia a livello line sia a livello direttivo, manageriale”.
(…)
Articolo e intervista a cura di Tiziano Menduto
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Rispondi Autore: Helmut Lansbergen - likes: 0 | 09/02/2019 (10:20:34) |
Gentili Signori e Signore, Leggendo l ' articolo, mi manca qualcosa fondamentale. ISO 45001 si distingue decisivamente dalla norma OHSAS 18001 per causa della struttura HLS (High Level Stucture). Adesso è possibile condurre audit di sicurezza sul lavoro in combinazione con le norme ISO 9001/14001/50001. Adesso è possibile integrare parzialmente la documentazione di 4 norme . Questo fatto è importantissimo, abbassando la soglia per prendere provvedimenti proattivi. Un audit separato per la sicurezza infatto non è più necessario. Imprese risparmiano tanti risorsi in tal modo. Non da dimenticare : La norma ISO 45001 è riconosciuta dal INAIL. Helmut Lansbergen Vandoies (BZ) |