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Videoterminali: 10 consigli utili
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E' stata pubblicata e resa disponibile on line la nuova versione dell’opuscolo “ Lavoro al videoterminale. 10 consigli utili per tutelare la salute e il benessere dei lavoratori“.
La pubblicazione aiuta il lavoratore a valutare se assume una corretta postura al videoterminale e se la postazione di lavoro necessita di aggiornamenti.
La pubblicazione aiuta il lavoratore a valutare se assume una corretta postura al videoterminale e se la postazione di lavoro necessita di aggiornamenti.
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Composto da 10 schede, l’opuscolo pone domande dirette per individuare i più comuni errori commessi nel lavoro al videoterminale: ad esempio il tenere lo schermo e la tastiera in posizioni differenti (non paralleli al bordo del tavolo). In tal caso vi è una scorretta organizzazione del posto di lavoro, che costringe il lavoratore a ruotare continuamente la testa o il tronco mentre lavora (tastiera e schermo devono essere paralleli al bordo del tavolo).
Purtroppo questo errore è assai frequente, in particolare negli uffici a contatto con il pubblico, nei quali lo schermo può essere un “ostacolo” tra l’addetto allo sportello ed il cliente.
Benché realizzato per la realtà lavorativa svizzera (la pubblicazione è curata dall’istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro Suva), l’opuscolo può essere adattato anche alla realtà italiana.
La pubblicazione, oltre che in lingua italiana, è stata pubblicata anche in inglesee può essere, quindi, un utile supporto nelle attività di informazione destinate ai lavoratori stranieri.
Purtroppo questo errore è assai frequente, in particolare negli uffici a contatto con il pubblico, nei quali lo schermo può essere un “ostacolo” tra l’addetto allo sportello ed il cliente.
Benché realizzato per la realtà lavorativa svizzera (la pubblicazione è curata dall’istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro Suva), l’opuscolo può essere adattato anche alla realtà italiana.
La pubblicazione, oltre che in lingua italiana, è stata pubblicata anche in inglesee può essere, quindi, un utile supporto nelle attività di informazione destinate ai lavoratori stranieri.
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