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Una guida per le madri lavoratrici
E’ ormai giunto alla terza edizione l’opuscolo Inail “Quando arriva un bambino”, dedicato alla condizione della lavoratrice in gravidanza e della lavoratrice madre.
Nell’opuscolo si trovano riferimenti normativi e indicazioni sui diritti delle madri lavoratrici, a partire della gravidanza; per ogni aspetto è indicato come fruire di tali diritti e quali siano i riflessi economici e sul rapporto di lavoro.
Ad esempio per quanto riguarda la gravidanza, vi sono casi in cui l’attività lavorativa della gestante o l’ambiente in cui questa si svolge possono comportare un rischio per la salute della lavoratrice gestante e/o del nascituro.
Per tale motivo la legge stabilisce che i pericoli dell’ambiente di lavoro siano identificati, controllati e prevenuti con una protezione maggiore. Ad esempio vi è il divieto di adibire la donna durante la gravidanza e per sette mesi dopo il parto a “lavori pericolosi, faticosi ed insalubri” provvedendo allo spostamento ad altre mansioni o concedendo l’astensione anticipata qualora ciò non fosse possibile.
Per usufruire delle particolari forme di tutela previste, le lavoratrici addette ad attività considerate pericolose devono presentare al Responsabile dell’Unità di appartenenza il certificato medico di gravidanza con l’indicazione della data presunta del parto o, in alternativa, un’autocertificazione che dovrà comunque essere integrata entro cinque giorni da certificato medico. In caso di lavorazioni che comportano l’esposizione alle radiazioni ionizzanti la lavoratrice deve notificare il proprio stato di gestazione, non appena accertato.
L’adibizione delle lavoratrici gestanti ad attività diverse da quelle abitualmente svolte non produce alcun effetto sul rapporto di lavoro e non incide in alcun modo sulla retribuzione.
L’opuscolo prende inoltre in esame il caso di interruzione di gravidanza, di adozione o affidamento temporaneo.
Sono inoltre trattati i casi del divieto di licenziamento e delle lavoratrici assunte con contratti di formazione lavoro.
Completa l’opuscolo una raccolta di esempi di domande (congedo per maternità, congedo per maternità, astensione obbligatoria per adozione o affidamento di minore…) ed una appendice normativa.
L’opuscolo è consultabile qui.
Nell’opuscolo si trovano riferimenti normativi e indicazioni sui diritti delle madri lavoratrici, a partire della gravidanza; per ogni aspetto è indicato come fruire di tali diritti e quali siano i riflessi economici e sul rapporto di lavoro.
Ad esempio per quanto riguarda la gravidanza, vi sono casi in cui l’attività lavorativa della gestante o l’ambiente in cui questa si svolge possono comportare un rischio per la salute della lavoratrice gestante e/o del nascituro.
Per tale motivo la legge stabilisce che i pericoli dell’ambiente di lavoro siano identificati, controllati e prevenuti con una protezione maggiore. Ad esempio vi è il divieto di adibire la donna durante la gravidanza e per sette mesi dopo il parto a “lavori pericolosi, faticosi ed insalubri” provvedendo allo spostamento ad altre mansioni o concedendo l’astensione anticipata qualora ciò non fosse possibile.
Per usufruire delle particolari forme di tutela previste, le lavoratrici addette ad attività considerate pericolose devono presentare al Responsabile dell’Unità di appartenenza il certificato medico di gravidanza con l’indicazione della data presunta del parto o, in alternativa, un’autocertificazione che dovrà comunque essere integrata entro cinque giorni da certificato medico. In caso di lavorazioni che comportano l’esposizione alle radiazioni ionizzanti la lavoratrice deve notificare il proprio stato di gestazione, non appena accertato.
L’adibizione delle lavoratrici gestanti ad attività diverse da quelle abitualmente svolte non produce alcun effetto sul rapporto di lavoro e non incide in alcun modo sulla retribuzione.
L’opuscolo prende inoltre in esame il caso di interruzione di gravidanza, di adozione o affidamento temporaneo.
Sono inoltre trattati i casi del divieto di licenziamento e delle lavoratrici assunte con contratti di formazione lavoro.
Completa l’opuscolo una raccolta di esempi di domande (congedo per maternità, congedo per maternità, astensione obbligatoria per adozione o affidamento di minore…) ed una appendice normativa.
L’opuscolo è consultabile qui.
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