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Sicurezza sul lavoro e tutela previdenziale fuori legge nel 44% delle aziende italiane
Sicurezza sul lavoro e tutela previdenziale ancora carente nelle aziende italiane.
Secondo i dati forniti dal Ministero del Lavoro il 44% delle aziende italiane non è in regola.
Le 139.375 ispezioni, condotte nel corso del 2000 dagli ispettori ministeriali, hanno riguardato 118.119 aziende.
La percentuale di aziende irregolari sale al 50%, se si prendono invece in considerazione i controlli congiunti di Guardia di Finanza, Inps, Inail e Asl e addirittura all'85.3%, se si considerano i controlli mirati effettuati nelle zone a rischio dalle task force di Carabinieri e ispettori del lavoro istituite nei mesi scorsi proprio per fronteggiare l'emergenza sicurezza sul lavoro.
Questi ultimi controlli hanno riguardato in particolare le aziende edili delle province di Verbania, Bergamo, Firenze, L'Aquila, Roma, Cosenza, Gioia Tauro e Sassari. Per questo comparto, la percentuale di cantieri irregolari è risultata addirittura del 96% con punte del 100% a Verbania, Roma, Cosenza e Sassari.
Secondo il Ministero, nelle aziende del nord sono state maggiormente riscontrate irregolarità contributive, come il falso impiego del lavoro autonomo, mentre nel sud è maggiore la presenza del lavoro nero.
A fronte di questo quadro negativo c'è la situazione degli infortuni sul lavoro che, pur in continuo aumento nel loro numero assoluto, sono tuttavia in leggera diminuzione se confrontati con il numero di occupati. Nel 2000, infatti, se l'aumento degli occupati è stato dell'1.9%, l'aumento degli infortuni ha toccato l'1.35%.
Secondo i dati forniti dal Ministero del Lavoro il 44% delle aziende italiane non è in regola.
Le 139.375 ispezioni, condotte nel corso del 2000 dagli ispettori ministeriali, hanno riguardato 118.119 aziende.
La percentuale di aziende irregolari sale al 50%, se si prendono invece in considerazione i controlli congiunti di Guardia di Finanza, Inps, Inail e Asl e addirittura all'85.3%, se si considerano i controlli mirati effettuati nelle zone a rischio dalle task force di Carabinieri e ispettori del lavoro istituite nei mesi scorsi proprio per fronteggiare l'emergenza sicurezza sul lavoro.
Questi ultimi controlli hanno riguardato in particolare le aziende edili delle province di Verbania, Bergamo, Firenze, L'Aquila, Roma, Cosenza, Gioia Tauro e Sassari. Per questo comparto, la percentuale di cantieri irregolari è risultata addirittura del 96% con punte del 100% a Verbania, Roma, Cosenza e Sassari.
Secondo il Ministero, nelle aziende del nord sono state maggiormente riscontrate irregolarità contributive, come il falso impiego del lavoro autonomo, mentre nel sud è maggiore la presenza del lavoro nero.
A fronte di questo quadro negativo c'è la situazione degli infortuni sul lavoro che, pur in continuo aumento nel loro numero assoluto, sono tuttavia in leggera diminuzione se confrontati con il numero di occupati. Nel 2000, infatti, se l'aumento degli occupati è stato dell'1.9%, l'aumento degli infortuni ha toccato l'1.35%.
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