SGSL: pianificare e raggiungere obiettivi strategici, tattici e operativi
Roma, 4 Nov – Un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) è orientato al miglioramento continuo. E la sua capacità di raggiungere i risultati attesi “dipende dall’attenzione a una serie di “fattori di successo”, fra i quali:
- “leadership dell’alta direzione e suo impegno, responsabilità e obbligo di rendere conto
- sviluppo, guida e promozione da parte dell'alta direzione di una cultura nell'organizzazione che supporti il conseguimento dei risultati attesi del sistema di gestione per la SSL
- comunicazione
- consultazione e partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
- assegnazione delle risorse necessarie per mantenerle il SGSL
- politiche per la SSL che siano compatibili con gli obiettivi strategici globali e con gli indirizzi dell'organizzazione
- processi efficaci per identificare i pericoli, tenere sotto controllo i rischi per la SSL e sfruttare le opportunità per la SSL
- valutazione continua delle prestazioni e monitoraggio del sistema di gestione per la SSL per migliorare le prestazioni in termini di SSL
- integrazione del sistema di gestione per la SSL nei processi di business dell'organizzazione
- obiettivi per la SSL allineati alla politica per la SSL e che tengano conto dei pericoli, dei rischi e delle opportunità per la SSL dell'organizzazione
- conformità ai requisiti legali e altri requisiti”.
A segnalarlo e a fornirci alcune utili indicazioni sul funzionamento dei sistemi di gestione sono le linee di indirizzo “ Sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari. Linee di indirizzo sgsl-u” pubblicate dall’Inail. Il documento è il risultato di un protocollo d’intesa tra Inail e Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari, che contiene l’impegno a definire piani operativi e a identificare prodotti e azioni per incidere concretamente sui livelli di sicurezza dell’ambiente di lavoro.
In particolare l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Come pianificare gli obiettivi per la salute e sicurezza
- La differenza tra obiettivi strategici, tattici e operativi
- Obiettivi per la SSL: i compiti del datore di lavoro
Come pianificare gli obiettivi per la salute e sicurezza
Riguardo alle politiche per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL), ci soffermiamo oggi sulle attività di pianificazione in relazione agli obiettivi per la SSL.
Si indica che la complessità delle aziende del settore – che, in questo caso, possono riguardare servizi idrici, ambientali, energetici e funerari – “si traduce in una molteplicità di attività, tra loro anche molto diverse, che fanno capo ad una medesima organizzazione”.
E questa complessità “rende necessario, nel momento in cui si stabilisce la politica per il SGSL, che si attribuiscano delle priorità per migliorare settori con eventuali problematiche o particolari esigenze”. E in base alle risorse a disposizione, “il Datore di lavoro deve stabilire degli obiettivi orientati a mantenere e migliorare in modo continuo il sistema di gestione e le prestazioni in termini di SSL, e quindi programmarne tempi e modalità di raggiungimento”.
In particolare il Datore di lavoro “stabilirà gli obiettivi in relazione alle funzioni e ai livelli pertinenti e sulla base della valutazione dei rischi e delle opportunità, fermo restando che non è tenuto a stabilire obiettivi di miglioramento per la SSL per ogni rischio e opportunità”. E gli obiettivi “possono essere integrati con altri obiettivi di business”.
Si segnala che gli obiettivi per la SSL “devono:
- essere coerenti con la politica per la SSL
- essere misurabili (se praticabile) o essere in grado di fornire una valutazione delle prestazioni
- tenere conto dei:
- requisiti applicabili
- risultati della valutazione dei rischi e delle opportunità” (vedere punti 6.1.2.2 e 6.1.2.3 del documento)
- “risultati della consultazione dei lavoratori” (vedere punto 5.4 del documento) e dei RLS
- “essere monitorati
- essere comunicati
- essere aggiornati per quanto appropriato”.
La differenza tra obiettivi strategici, tattici e operativi
Il documento riporta poi una utile distinzione tra diverse tipologie di obiettivi.
Si indica che gli obiettivi, sempre in relazione alle presenti Linee di indirizzo SGSL-U, possono essere:
- “strategici, fissati per migliorare le prestazioni complessive del sistema di gestione per la SSL, ad esempio:
- adottare linee guida per l’affidamento delle forniture di beni e servizi che garantiscano l’integrità del contraente e che favoriscano l’affidamento a imprese che adottano SGSL certificati e che utilizzano metodi “green”
- individuare e adottare metodologie per valutare l’ efficacia formativa
- realizzare nuove infrastrutture ai fini del miglioramento dei servizi al personale e all’utenza
- aggiornare le dotazioni e i collegamenti informatici ai fini del miglioramento della tenuta e della conservazione delle informazioni documentate
- incaricare una struttura per il monitoraggio dell’aspetto cognitivo-comportamentale dei lavoratori allo scopo di identificare e prevenire comportamenti non corretti o potenzialmente pericolosi
- tattici, fissati a livello di stabilimento, progetto o processo, quali ad esempio:
- stabilire procedure per i diversi processi
- ricercare e adottare nuove tecnologie a minor rischio per la salute e la sicurezza
- sostituire sostanze e derivati pericolosi
- stabilire obiettivi differenziati per le diverse attività aziendali da monitorare con cadenze predefinite circa:
- il livello di competenza e di addestramento dei lavoratori
- l’adozione di dispositivi di protezione collettiva
- la sostituzione di una tecnologia pericolosa con una meno pericolosa
- operativi, fissati a livello di attività che costituiscono i risultati dell’implementazione del SGSL, il cui raggiungimento dà evidenza del miglioramento continuo, quali ad esempio:
- ottenere la presenza assoluta dei partecipanti ad un determinato corso di formazione
- sanare le non conformità entro una data prestabilita
- misurare il livello di competenza e di addestramento dei lavoratori rispetto alle procedure (da determinarsi) con cadenza semestrale”.
Inoltre – continua il documento - l’organizzazione potrà distinguere:
- “obiettivi di mantenimento: obiettivi per il mantenimento, nel tempo, dei livelli di SSL raggiunti
- obiettivi di miglioramento: obiettivi per il miglioramento dei livelli di SSL che sono definiti nel programma di miglioramento”.
Obiettivi per la SSL: i compiti del datore di lavoro
Concludiamo segnalando che riguardo al punto 6.2 (Obiettivi per la SSL e pianificazione per il loro raggiungimento) il documento riporta nel dettaglio diverse indicazioni sulle attività richieste (datore di lavoro, dirigenti, persone incaricate dal DL, medici competenti, lavoratori, RLS e preposti), sulle procedure, sui supporti, sulla documentazione di riferimento e sugli indicatori di prestazione.
Ci soffermiamo, ad esempio, sulle attività che fanno capo al datore di lavoro:
- “approvare gli obiettivi e graduarne il raggiungimento in relazione alla priorità di intervento definita sulla base della gravità del rischio e dell’evoluzione normativa
- individuare per ogni obiettivo, indicatori e relativi criteri e modalità di misura
- assicurare le risorse umane, strumentali ed economiche necessarie
- consultare i lavoratori, anche attraverso i RLS, per stabilire gli obiettivi per la SSL e pianificarne il raggiungimento
- definire il programma di miglioramento
- comunicare gli obiettivi”.
Si segnala, infine, al punto 6.2.2 (Pianificazione per il raggiungimento degli obiettivi per la SSL) che il Datore di lavoro “può pianificare il raggiungimento degli obiettivi singolarmente o complessivamente, nonché con tempistiche e modalità in funzione delle proprie caratteristiche (dimensioni, mission, strategie aziendali, risorse)”.
Inoltre i piani “possono essere sviluppati per più obiettivi, se necessario”, e per ogni obiettivo, “il Datore di lavoro dovrà determinare:
- azioni
- risorse
- responsabilità
- tempi
- modalità di valutazione dei risultati, compresi gli indicatori per il monitoraggio
- modalità di integrazione degli obiettivi per la SSL nei processi di business dell'organizzazione”.
In conclusione segnaliamo che il Datore di lavoro deve anche “mantenere e conservare informazioni documentate sugli obiettivi e sui piani della SSL per raggiungere tali obiettivi”.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail, Consulenza statistico attuariale Inail, Dipartimento Dimeila Inail, titolo “ Sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari. Linee di indirizzo sgsl-u”, pubblicazione realizzata attraverso un comitato di coordinamento composto da rappresentanti Inail, di Unitalia e di Fondazione Rubes Triva, edizione 2020 (formato PDF, 2.14 MB).
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