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L’importanza dei sistemi di gestione per la sicurezza

L’importanza dei sistemi di gestione per la sicurezza

Autore: Francesco Naviglio

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

16/12/2022

Nel Rapporto AiFOS 2022 emerge la consapevolezza dell’importanza dei Sistemi di gestione per la sicurezza: i materiali del convegno di Aifos e la campagna Vision Zero. Di Francesco Naviglio e Rocco Vitale.

La lettura periodica dei dati sugli infortuni sul lavoro forniti dall’INAIL fa sorgere la certezza che ormai siamo giunti ad un punto di svolta ed è necessario mutare la strategia con cui si affronta la prevenzione degli infortuni stessi.

 

Gli indici infortunistici ci forniscono un dato chiaro su quale strada imboccare per ottenere innescare il cambiamento nelle aziende.

 

Per raggiungere determinati livelli di efficacia ed efficienza ci vengono in aiuto i sistemi di gestione, nello specifico quelli in materia di salute e sicurezza: modelli organizzativi aziendali che si prefiggono l’obiettivo di assicurare il conseguimento di obiettivi prefissati, andando a lavorare sui processi interni, migliorandoli, in base alle specifiche esigenze dell’organizzazione. È infatti un dato statisticamente inconfutabile che a seguito dell’applicazione di un sistema di gestione per la salute e la sicurezza gli indicatori di frequenza e di gravità degli infortuni scendono considerevolmente in tutti gli ambiti di lavoro.

 

Per questo cambio di paradigma gli strumenti ci sono e sono ampiamente conosciuti e utilizzati da tempo, ma non riescono ancora a scalfire quella sorta di muro che impedisce una sensibile, drastica e definitiva riduzione degli infortuni sul lavoro. Si tratta delle norme del mondo UNI/ISO che regolano e gestiscono i sistemi organizzativi e, in particolare, a quelle dedicate alla sicurezza sul lavoro e al benessere dei lavoratori.


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Quale deve essere l’ulteriore passo da fare per abbattere ancora di più i numeri degli infortuni e delle morti sul lavoro?

In primo luogo, è necessario che i temi della salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e del benessere dei lavoratori salgano ai piani alti delle aziende, che siano parte integrante delle azioni e del pensiero del management. Sono le stesse norme ISO (9001 - 14001 - 45001) che, al punto 5 della loro struttura comune (high level structure), indicano proprio la leadership quale fattore strategico di successo nella corretta ed efficace gestione di un sistema organizzativo.

 

È tempo che i vertici delle aziende dimostrino realmente e con fatti concreti la propria sensibilità verso la salute e il benessere dei lavoratori e che agiscano attraverso la loro leadership per contribuire al consolidamento della cultura della sicurezza all’interno delle organizzazioni. Dopo oltre un decennio di massiccia formazione rivolta prevalentemente ai lavoratori, probabilmente, è giunto il momento di coinvolgere e sensibilizzare sul problema e sulla sua soluzione, ancora di più l’alta direzione, in particolare in quelle aziende di piccole e medie dimensioni, che purtroppo sono le più colpite dal fenomeno infortunistico.

 

Il top management delle aziende, di qualsiasi azienda di qualsiasi dimensione, deve divenire attore della prevenzione nei luoghi di lavoro e non considerare l’ipotesi di infortunio e di malattia professionale come un ineluttabile dazio da pagare nello svolgimento delle attività lavorative. Troppo spesso l’applicazione delle norme ISO sui sistemi di gestione è un mero atto formale, se non addirittura mal sopportata.


 

La campagna Vision Zero di ISSA

Questo è l’ambizioso obiettivo che si è proposto anche l’International Social Security Association (ISSA) nel lanciare oltre cinque anni fa la campagna  Vision Zero, con l’intento di valutarne gli effetti durante il Congresso Mondiale che si doveva tenere a Toronto nel 2020, ma che fu annullato a causa della pandemia. Questa valutazione è in agenda del prossimo Congresso Mondiale della Salute e Sicurezza del Lavoro di Sidney nel 2023, così come stabilito nel Summit tenutosi a Tokyo lo scorso maggio.

 

Vision Zero si basa su sette importanti regole, le cosiddette regole d’oro:

  1. Prendi il comando – dimostra impegno
  2. Identifica i pericoli – controlla i rischi
  3. Definisci obiettivi – sviluppa programmi
  4. Garantisci un sistema sano e sicuro – sii organizzato
  5. Garantisci la sicurezza di machine, attrezzature e luoghi di lavoro
  6. Migliora le qualifiche – sviluppa le competenze
  7. Investi nelle persone – motiva con la partecipazione

 

Come si può notare le sette regole d’oro richiamate dalla strategia di Vision Zero sono dirette, in prima persona, proprio ai datori di lavoro e ai manager: “prendi, identifica, definisci, garantisci, migliora, investi”. Dunque, chi, se non loro, può rispondere a queste richieste.

 

Ricordiamo peraltro che i SGSL, se scrupolosamente progettati e correttamente applicati, risultano conformi ai requisiti stabiliti dall’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, con la conseguente opportunità di vedere riconosciuta la cosiddetta “efficacia esimente” dalla responsabilità amministrativa delle imprese in caso di evento lesivo, in applicazione del D.Lgs. 231/01.

 

È molto facile capire quindi come l’applicazione di un SGSL, che indubbiamente rappresenta un importante cambiamento organizzativo e culturale a livello aziendale, possa aiutare a definire l’efficacia, l’efficienza e l’attendibilità di un’organizzazione, in una società che è sempre più attenta a tematiche come quelle della responsabilità sociale d’impresa.

 

Sono dunque di carattere non solo morale e ideologico, ma anche assai concreto e pragmatico le esortazioni rivolte ai vertici delle aziende, datori di lavoro e/o manager, affinché si rendano promotori di questa prospettiva e di questo cambio di passo senza attendere di essere sollecitati sempre e solo da una compliance legislativa, o per compiacere gli organismi di valutazione e certificazione: ci credano, la attuino e la rendano visibile con atti concreti!


 

Il Rapporto AiFOS 2022

Moltissimi operatori della consulenza alle imprese lamentano una scarsa considerazione alla criticità di molte aziende loro clienti, interessate solo a servizi a basso costo volti a risolvere il problema sul piano formale e non su quello della sostanza e dell’effettività. D’altro canto, si rileva una certa offerta di servizi consulenziali anch’essa incline a dare esclusivamente attenzione agli aspetti di mero adempimento del dettato legislativo, interpretato e attuato per ottemperare in modo formale, ma con scarso valore aggiunto.

 

A fronte di questo scenario, AiFOS e il suo Comitato scientifico hanno ritenuto utile ed opportuno cercare di sondare il mondo degli operatori della salute e sicurezza sul lavoro in modo da aver il loro punto di vista, quello degli addetti ai lavori, per identificare le problematiche e le necessità dei soggetti che prestano consulenza, inclusa la formazione, in materia di salute e sicurezza alle imprese e, indirettamente, ai lavoratori che vi sono impiegati.

 

La visione di riferimento è, evidentemente, quella dei fornitori dei servizi di salute e sicurezza sul lavoro: un punto di vista competente e interessato al proprio lavoro e alle opportunità di svilupparlo e ampliarlo, offrendo servizi a crescente valore aggiunto ai propri clienti.

 

Per rappresentare al meglio tutti i possibili punti di vista di coloro che operano in ambito di salute e sicurezza sul lavoro, sono stati formulate e somministrate due diverse versioni del questionario. La prima, rivolta a tutti soggetti che non hanno fino ad ora mai partecipato alla progettazione ed implementazione di un SGSL nelle realtà lavorative in cui operano, la seconda, rivolta invece a coloro che hanno direttamente svolto attività di consulenza e/o formazione nella realizzazione e implementazione di SGSL e MOG-SSL presso almeno alcuni dei propri clienti.

 

Sono stati analizzati complessivamente quasi 800 questionari, suddivisi in esperti e non esperti.

I risultati della ricerca condotta da AiFOS sono stati presentati in convegno a Bologna in occasione della manifestazione fieristica Ambiente Lavoro e verranno riproposti a Brescia il 20 gennaio 2023 in un convegno in presenza in occasione del 20° anniversario dell’associazione.

 

I materiali del convegno, il Quaderno della Sicurezza n. 4/2022 a commento del Rapporto AiFOS e i dati statistici emersi dalla ricerca condotta sono liberamente consultabili a questa pagina.

 

https://bit.ly/Rapporto-AiFOS-2022

 

 

Francesco Naviglio

Rocco Vitale





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