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Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza: l’evoluzione delle norme

Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza: l’evoluzione delle norme
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

14/03/2025

Un documento Inail e Accredia si sofferma sull’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. L’evoluzione delle norme sui SGSL e la UNI EN ISO 45001:2023.


Roma, 14 Mar – Come indicato nelle linee guida UNI INAIL, un documento di indirizzo alla progettazione, implementazione e attuazione di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSL), un SGSLintegra obiettivi e politiche per la salute e sicurezza nella progettazione e gestione di sistemi di lavoro e di produzione di beni o servizi’. Inoltre, un SGSL è un sistema organizzativo volontario che ‘definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti’.

 

Proprio per l’importanza di tali sistemi di gestione, con i quali la gestione di salute e sicurezza sul lavoro diventa parte integrante della gestione di un’organizzazione, ci soffermiamo oggi brevemente sulla storia delle norme sui SGSL. E lo facciamo attraverso un contributo presente nel documento “ L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione dei risultati: dall’attualità alle prospettive” realizzato nel 2024 dalla Consulenza statistico attuariale (CSA) e la Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (CTSS) dell’ Inail insieme ad Accredia, ente italiano di accreditamento.

 

Il contributo – dal titolo “Evoluzione delle norme sui SGSL” e a cura di F. Benedetti, P. Fioretti, L. Mercadante, A. Terracina (Inail - Direzione generale – CTSS) e I. Uccello (Accredia) – ripercorre la storia partendo dalla BS 8800 del 1996, pubblicata dal BSI -British Standard Institute, “a cui sono seguite le OHSAS 18001 del 1999, diventate norma inglese nel 2007”. Si ricordano poi le, già citate, Linee guida Uni Inail del 2001, le linee guida emesse nel 2001 dall’ILO (International Labour Organization), fino ad arrivare alla norma UNI EN ISO 45001 (Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro - Requisiti e guida all’uso), pubblicata da ISO e “contestualmente anche in Italia da UNI nel 2018 e recentemente, nel 2023, recepita anche dal CEN” e ad altre norme della serie 45000.

 

L’articolo, soffermandosi su qualche aspetto di questa lunga storia, affronta i seguenti argomenti:



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La storia dei sistemi di gestione e l’approccio nuovo al rischio

Rimandando ad una lettura integrale dell’intervento, riguardo alle prime norme indicate sopra, veniamo alla nascita della UNI EN ISO 45001 e, ancor prima, al tema del risk management.

 

Si ricorda che le norme volontarie “non introducono soluzioni per la gestione organizzativa, stabiliscono invece un sistema strutturato di requisiti, la cui regolare applicazione può aiutare le organizzazioni ad adottare strumenti adeguati di analisi che favoriscono la razionalità delle decisioni, nell’ottica del miglioramento continuo”. E l’applicazione sistematica del modello organizzativo “è uno strumento attraverso cui l’organizzazione può dimostrare a sé stessa e a terzi che le soluzioni individuate, anche all’interno dei nuovi e più ampi margini di discrezionalità legati a scenari in evoluzioni, sono il risultato di un percorso logico e tracciabile, in cui a ciascuna soluzione corrispondono rischi e opportunità”.

 

Questo percorso implica una trasformazione che la definizione di "risk-based thinking" ossia “pensiero/decisione basato sul rischio”, adottato dalle norme tecniche volontarie dei sistemi di gestione (SG), “sintetizza efficacemente”.

 

In particolare gli standard dei moderni sistemi di gestione, inclusi quelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL) della 45001, definiscono il rischio come "l’effetto dell’incertezza". Ciò – indicano gli autori - è inteso “in relazione al raggiungimento dei risultati e degli obiettivi aziendali pianificati o attesi. Di conseguenza, il rischio comprende sia i rischi negativi sia quelli positivi o opportunità”.

 

L’adozione del risk-based thinking implica, quindi, “l’adozione di un approccio nuovo al rischio (negativo: crisi - positivo: opportunità) ed è un approccio strategico e sistemico per esaminare attentamente le ragioni oggettive delle decisioni organizzative”.

 

I sistemi di gestione e la UNI EN ISO 45001:2023

Veniamo dunque alla UNI EN ISO 45001:2023 che è frutto di un “lungo periodo di gestazione e maturazione, basato sulla necessità di un consenso condiviso a livello internazionale sia sui principi, sia sui contenuti”.

 

Si indica che rispetto alla OHSAS 18001, la UNI EN ISO 45001:23 “è stata sviluppata come strumento utile alle organizzazioni, conformandosi, in primo luogo, ai dettati normativi ISO in termini di sistemi di gestione, contenuti nell’Annex SL delle ISO/IEC Directives Part 1 del 2021 (Procedures for the technical work — Consolidated ISO Supplement — Procedures specific to ISO):

  • norme di più semplice comprensione
  • identica struttura per tutti i sistemi di gestione
  • stessa terminologia per tutti i sistemi di gestione
  • applicazione efficiente dei sistemi di gestione integrati”.

E tutto questo “ne assicura la piena integrabilità con altri sistemi di gestione adottati secondo gli standard ISO e nella gestione complessiva delle attività dell’organizzazione”; inoltre introduce alcune nuove definizioni che “rivestono particolare interesse e originalità”.

 

Ad esempio si parla dell’estensione della definizione di “lavoratore” che ora “comprende sicuramente i dipendenti, ma anche l’alta direzione, i collaboratori esterni e le altre persone presenti nei luoghi di lavoro”. Ma anche della definizione di “opportunità per la SSL”, che è “indispensabile per un efficace approccio al rischio” e della figura dell’”appaltatore” e dell’”appaltare all’esterno” che rivolgono “l’attenzione a parti interessate e modalità contrattuali diffuse e immancabili nella moderna ripartizione dei carichi e delle competenze lavorative”. Si indica poi che la definizione di “outsourcing” ha “dato luogo a controversie e per tale ragione si pone come uno degli obiettivi di miglioramento da traguardare per la futura revisione della 45001”.

 

I sistemi di gestione: differenze tra OHSAS 18001 e ISO 45001

Riprendiamo, infine, dal documento alcune delle novità introdotte dalla nuova ISO 45001 rispetto alla OHSAS 18001 e che sono esplicitate come segue:

  1. risk based thinking” di cui si è già parlato sopra;
  2. strumento di pianificazione strategica: l’analisi del contesto costituisce l’avvio per l’adozione del SGSL, con lo scopo di evidenziare i fattori, interni ed esterni, che possano influenzare l’applicazione e la gestione della SSL e i relativi risultati e, in un’ottica di approccio basato sul rischio, che possano impattare sulla strategia aziendale”;
  3. leadership del management aziendale: il Top Management è ‘leader’ dell’organizzazione. Il maggior coinvolgimento nell’attuazione del SGSL si sostanzia nella attenzione alla stesura della Politica aziendale, ma anche nella definizione e nel controllo dei processi, adeguati al contesto e con riferimento stretto a obiettivi e strategie, nonché in un più ampio commitment a sostegno di una azione di guida e promozione di una cultura organizzativa orientata alla piena integrazione degli obiettivi di salute e sicurezza negli obiettivi strategici dell’organizzazione”;
  4. attenzione a tutte le parti interessate: l’attenzione al contesto è uno degli aspetti innovativi della UNI EN ISO 45001:2023. L’organizzazione guarda al di là della gestione immediata ma opera in termini complessivi, tenendo in considerazione come la propria attività possa influire sulle parti interessate (lavoratori, fornitori, enti locali, comitati locali, cittadinanza ecc.) e quali siano le loro esigenze ed aspettative in materia di SSL”;
  5. adozione di processi per il coinvolgimento dei lavoratori in tutte le fasi del SGSL: il requisito prevede l’attuazione di processi per la consultazione e la partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli dell’organizzazione e il mantenimento degli stessi durante lo sviluppo, la pianificazione, l’attuazione, la valutazione delle prestazioni. Messaggio chiaro che afferma che un SGSL dipende dall’impegno di tutti i livelli e di tutte le funzioni dell’organizzazione, sostenuto e reso maggiormente efficace mediante processi di consultazione e partecipazione attenta, attiva e consapevole di tutti i lavoratori. L’alta direzione sostiene la consultazione e la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, elementi gestionali chiave; incoraggia i lavoratori a segnalare le situazioni pericolose senza il timore di minacce, di licenziamento, di azioni disciplinari o altre ritorsioni e dedica puntale attenzione a garantire modi, tempi, formazione ad hoc”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento che si sofferma anche sull’evoluzione della ISO 45001 e su altre norme della serie 45000, ricordando tuttavia che il documento è stato scritto nel mese di febbraio 2024.

 

A questo proposito, ricordiamo, in conclusione, che, come ricordato sul sito UNI, è presente una nuova edizione della norma, la UNI EN ISO 45001:2023+A1:2024. Tuttavia la nuova edizione si differenzia dalla precedente per la sola inclusione dell'aggiornamento A1 che riguarda le azioni relative al cambiamento climatico. 

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Consulenza statistico attuariale Inail, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Inail, Accredia, “ L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione dei risultati: dall’attualità alle prospettive”, versione 2024 (formato PDF, 3.00 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ Le certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro - 2024”.

 



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