Gli infortuni stradali e i rischi per la sicurezza e per la salute
Imola, 17 Nov – Sappiamo che sono tante le attività lavorative soggette al rischio di infortuni stradali. Ne è soggetto ogni lavoratore che per esigenze lavorative impiega mezzi aziendali e non aziendali, “includendo per esempio mezzi a noleggio se in trasferta, per trasferimenti presso clienti, fornitori, altre sedi aziendali, ecc”. In questo senso sono soggetti a questo tipo di rischio i lavoratori in attività di assistenza tecnica, attività commerciale (vendita, promozione, marketing), attività di consulenza, attività che richiedono in genere trasferta e pendolarismo, autotrasportatore/addetto consegne. E se il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico/TU) prevede la valutazione di “tutti” i rischi, “nella applicazione pratica il rischio da infortuni stradali può riguardare: rischi per la sicurezza, rischi per la salute, rischi organizzativi”.
A ricordarlo e a riportare utili informazioni sulla prevenzione del rischio stradale è un intervento al convegno “La gestione aziendale del rischio infortuni stradali” che si è tenuto a Imola il 9 novembre 2016 nell’ambito delle Settimane della Sicurezza 2016 organizzate dall' Associazione Tavolo 81 Imola.
Nell’intervento “ Esempi e metodi di valutazione del rischio infortuni stradali”, a cura di Lucio Alberti (Im.Tech Srl), si ricordano innanzitutto i possibili rischi per la sicurezza, per la salute e organizzativi.
Questi i rischi per la sicurezza:
- “rischio caduta da scivolamenti/inciampi per superfici scivolose o i gradini del mezzo stesso;
- rischio elettrico;
- rischio di incendio del mezzo e/o della merce;
- rischio di esplosione per la presenza di gas/liquidi infiammabili;
- rischio di tagli derivanti da urti contro vetri e/o carichi;
- rischio urti e contusioni derivante per es. da carichi;
- rischio di impigliamento, cesoiamento, schiacciamento;
- rischio di caduta di materiale in movimento libero (rotolamento, scivolamento, ribaltamento);
- rischio di schizzi di liquidi;
- rischio derivante dal sollevamento di carichi con modalità scorrette;
- rischi di investimento, collisione;
- rischio ustioni derivanti dal contatto”.
Invece i principali rischi per la salute sono:
- “rischio da vibrazioni corpo intero;
- rischio da condizione di illuminazione;
- rischi connessi con il mantenimento prolungato di posture”.
Questi, infine, alcuni rischi organizzativi:
- “rischio connesso all’interrelazione tra attività svolte da addetti interni o esterni all’azienda;
- rischio connesso a fattori psicologici;
- rischio per lavoratori stranieri per la comprensione della lingua”.
L’intervento riprende poi alcune indicazioni, con riferimento anche ai “Profili di Rischio di Comparto Autotrasportatori” dell’Inail.
Ad esempio riguardo a “cosa valutare”, si affronta la preparazione del piano di carico:
- “aprire le sponde del mezzo;
- ancorare il carico al cassone;
- coprire con telone (tipo 1: che scorre su guide poste sui traversi laterali operando da terra; tipo 2: operare in quota per togliere le stecche di irrigidimento)”.
Sono “attività complesse col mezzo carico: costringono l’autista ad operare dall’esterno utilizzando scale”. Queste alcune misure preventive protettive:
- “Utilizzo di scale conformi, vincolate o trattenute al piede da altra persona per evitare il ribaltamento o lo scivolamento;
- Formazione sulle corrette procedure di assistenza al carico/scarico;
- Utilizzo di D.P.I. (guanti, scarpe, ecc.)”.
Riguardo poi al carico-scarico della merce, l’intervento si sofferma sui carichi unitari (UNI EN 445: singolo articolo o insieme di articoli progettato per essere movimentato come una entità singola) realizzati anche “mediante involucro termoretraibile (UNI EN 445: involucro in materia plastica per carico unitario che, riscaldato, si ritrae per garantire una migliore stabilità e sicurezza del carico) e/o per reggettatura (UNI EN 445: striscia flessibile di materia plastica o di metallo, generalmente di sezione piatta o circolare, utilizzata per fissare l’imballaggio o gli articoli su un pallet)”.
E si indica che:
- il carico (e lo scarico) “può avvenire da piazzale o da banchine, rampe o baie di carico\scarico, con diverse tipologie di attrezzature (traspallet, carrello elevatore, gru, ecc.);
- i materiali possono essere: palletizzati, in big-bags, in cisterne o bombole, sfusi, pezzi unici, profilati metallici, attrezzature di varie dimensioni, ecc”.
Queste alcune misure preventive protettive:
- “Corretto stazionamento del mezzo;
- Corrette modalità di carico;
- Uso di D.P.I ( scarpe antinfortunistica, guanti, ecc.);
- Sicurezza strutturale di rampe e pedane;
- Segnalazione di dislivelli e ostacoli”.
Veniamo alla guida del mezzo.
Bisogna valutare “il traffico, le condizioni atmosferiche, le condizioni del mezzo, percorso stradale obbligato dal tipo di destinazione”, ad esempio con riferimento a:
- “incidente per mancato rispetto delle norme del codice della strada dell’autista o di altri utenti della strada, per condizioni ambientali (nebbia, ghiaccio, pioggia, neve, forti venti ecc.), per cattiva manutenzione e/o mal sistemazione del carico;
- ribaltamento del mezzo;
- incendio, esplosione;
- ritmi elevati, turni di lavoro prolungati;
- posture legate alla posizione di guida a “ginocchia flesse”;
- vibrazioni al corpo e alla colonna vertebrale”.
Queste alcune misure preventive protettive:
- “Formazione: effetti dell’alcol/farmaci; corretta alimentazione; comportamento in caso di emergenza (es.: indumento ad alta visibilità); addestramento in condizioni particolari (bagnato, ghiaccio, ostacoli improvvisi, ecc.);
- Regolare manutenzione dei mezzi”.
L’intervento, che vi invitiamo a leggere integralmente e che si sofferma anche sulla formula per esprimere il valore di rischio, presenta utili indicazioni relative alla guida dei veicoli:
- “il mezzo dovrà essere dotato di Libretto Matricolare, Assicurazione, Bollo;
- il conducente dovrà portare con sé patente di guida in corso di validità ai sensi del vigente Codice della Strada (il mantenimento dei requisiti per il rispetto della validità della patente sono a carico del conducente del mezzo);
- i conduttori dei veicoli sono personalmente responsabili di qualsiasi violazione delle norme sulla circolazione stradale, compresi eventuali danni conseguenti;
- i conduttori dei veicoli rispondono della buona conservazione del mezzo (e del carico)”.
E si indica che le verifiche preliminari all’uso dei mezzi di competenza del conduttore consistono in:
- “tenere pulito il mezzo compresi il parabrezza anteriore e posteriore, lo specchio retrovisore e gli specchietti;
- accertare se vi siano eventuali perdite di carburante, lubrificante, acqua e liquido dei freni;
- assicurarsi che gli apparecchi di bordo (contachilometri, indicatori della pressione dell’olio e del livello di benzina, spie, ecc.) siano perfettamente funzionanti;
- assicurarsi che i freni (a mano e a pedale) funzionino regolarmente e se necessitino di registrazione o manutenzione;
- assicurarsi del buon funzionamento dei tergicristalli anteriore/posteriore e dell’efficienza delle spazzole;
- controllare a vista la pressione dei pneumatici, …;
- controllare i dispositivi luminosi (es.: luci, indicatori di direzione, ecc.);
- apportare preventivamente le regolazioni dei dispositivi necessari alla guida (es.: posizione sedile, regolazione specchietti retrovisori interni ed esterni, regolazione poggiatesta per non peggiorare i danni conseguenti al colpo di frusta nel caso di collisione del veicolo/tamponamento, ecc.)”.
Inoltre ogni conduttore dovrà:
- “attenersi alle norme vigenti presso gli stabilimenti ‘ospitanti’;
- utilizzare personalmente e far usare ai passeggeri le cinture di sicurezza in dotazione;
- è vietato scrivere appunti, inviare sms o mail o effettuare telefonate in uscita dal telefono cellulare mentre si è alla guida”.
E risulta vietato anche:
- “assumere bevande alcoliche e/o sostanze stupefacenti, assumere medicinali in modo errato;
- fare salire sul mezzo terzi (es.: parenti, amici, conoscenti, ecc.)”.
Infine:
- “quando le condizioni meteo lo richiedano oppure se richiesto espressamente dalla autorità che regolamenta il traffico, ogni lavoratore dovrà verificare che il mezzo sia dotato dei pneumatici invernali o delle catene antineve;
- in caso di malfunzionamento l’utilizzatore chiamerà telefonicamente il numero dell’assistenza …;
- in caso di sinistro l’utilizzatore chiamerà telefonicamente il numero dell’assistenza che lo guiderà nelle pratiche necessarie”.
Concludiamo segnalando che l’intervento fornisce anche utili indicazioni su carico e scarico con riferimento anche alla sponda idraulica, una “speciale pedana per sollevamento applicata normalmente nella parte posteriore di autocarri, furgoni, ecc” che viene “utilizzata principalmente per la movimentazione delle merci, dal piano di carico a terra o viceversa”.
RTM
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“ Esempi e metodi di valutazione del rischio infortuni stradali”, a cura di Lucio Alberti (Im.Tech Srl), intervento al convegno “La gestione aziendale del rischio infortuni stradali” che si è tenuto a Imola nell’ambito delle Settimane della Sicurezza 2016 (formato PDF, 1.41 MB).
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