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Privacy e giornalismo
Se in un servizio televisivo sono mostrate, da uno dei genitori, le fotografie di un minore si puo' ravvisare una violazione delle leggi sulla privacy?
Il caso e' stato presentato nella Newsletter settimanale del Garante per la privacy.
Una donna si e' rivolta all'Authority per presentare ricorso contro una testata radiotelevisiva, ritenendo che fossero stati violati la legge sulla privacy ed il codice deontologico dei giornalisti, poiche' nel corso di un servizio era stato citato il nome della figlia ed erano state riprese le fotografie della bambina, mostrate dal padre.
La donna lamentava anche il fatto che non le era stato chiesto il consenso alla divulgazione dei dati presentati nel servizio, relativo al rimpatrio della minore a seguito di una decisione di un tribunale straniero.
Il Garante, trattando il caso, ha respinto il ricorso ritenendo che, al di là delle questioni di tipo procedurale, riguardo alla mancata preventiva richiesta di accesso ai dati della figlia da parte della ricorrente, non e' stata violata ne' la legge sulla privacy e ne' il codice deontologico dei giornalisti.
'' Le fotografie riprodotte nel filmato, pur riguardando un minore, sono state mostrate dal padre, per di più nel contesto di un servizio che rappresentava una complessa vicenda familiare che aveva destato in più di un'occasione il pubblico interesse, tale, quindi, da giustificare un'ampia informazione.''
Il caso e' stato presentato nella Newsletter settimanale del Garante per la privacy.
Una donna si e' rivolta all'Authority per presentare ricorso contro una testata radiotelevisiva, ritenendo che fossero stati violati la legge sulla privacy ed il codice deontologico dei giornalisti, poiche' nel corso di un servizio era stato citato il nome della figlia ed erano state riprese le fotografie della bambina, mostrate dal padre.
La donna lamentava anche il fatto che non le era stato chiesto il consenso alla divulgazione dei dati presentati nel servizio, relativo al rimpatrio della minore a seguito di una decisione di un tribunale straniero.
Il Garante, trattando il caso, ha respinto il ricorso ritenendo che, al di là delle questioni di tipo procedurale, riguardo alla mancata preventiva richiesta di accesso ai dati della figlia da parte della ricorrente, non e' stata violata ne' la legge sulla privacy e ne' il codice deontologico dei giornalisti.
'' Le fotografie riprodotte nel filmato, pur riguardando un minore, sono state mostrate dal padre, per di più nel contesto di un servizio che rappresentava una complessa vicenda familiare che aveva destato in più di un'occasione il pubblico interesse, tale, quindi, da giustificare un'ampia informazione.''
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