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Gestione della privacy in rete
Che fine fanno i nostri dati una volta immessi nei questionari che sovente si compilano in rete per accedere a servizi gratuiti?
Questa domanda, in un prossimo futuro, non dovrebbe piu' preoccupare i milioni di utenti della rete.
A vegliare sulla privacy degli utenti potrebbe esserci Platform for Privacy Preferences Project (P3P), uno strumento automatizzato portato avanti da World Wide Web Consortium (W3C), che permetterebbe di individuare se il sito, al quale ci si vuole collegare, adotta una politica della privacy rispondente esigenze dell'utente e, quindi, di autorizzarne o meno l'accesso.
Ogni navigatore potrebbe cosi' comprendere come saranno utilizzati i propri dati.
Pare che Microsoft sia favorevole a questo tipo di approccio e che stia sviluppando una nuova versione di Internet Explorer che consenta al software di rispondere automaticamente alle questioni inerenti alla privacy.
Il browser leggera' le informazioni riguardanti la privacy policy del sito e le confrontera' con le preferenze dell'utente, selezionando in questo modo i siti che operano conformemente alle sue esigenze.
Lo strumento Platform for Privacy Preferences Project (P3P) proposto da World Wide Web Consortium, prevede che le informazioni riguardanti la privacy siano codificate secondo uno schema standard in linguaggio XML, memorizzate in uno specifico file e che, nel caso la politica adottata dal sito in materia di trattamento dei dati si discosti dalle esigenze dell'utente, ne blocchi l'accesso.
All'utente saranno inoltre noti i destinatari dei dati, gli scopi per i quali ogni informazione e' raccolta e per quanto tempo sara' conservata in archivio.
Questa domanda, in un prossimo futuro, non dovrebbe piu' preoccupare i milioni di utenti della rete.
A vegliare sulla privacy degli utenti potrebbe esserci Platform for Privacy Preferences Project (P3P), uno strumento automatizzato portato avanti da World Wide Web Consortium (W3C), che permetterebbe di individuare se il sito, al quale ci si vuole collegare, adotta una politica della privacy rispondente esigenze dell'utente e, quindi, di autorizzarne o meno l'accesso.
Ogni navigatore potrebbe cosi' comprendere come saranno utilizzati i propri dati.
Pare che Microsoft sia favorevole a questo tipo di approccio e che stia sviluppando una nuova versione di Internet Explorer che consenta al software di rispondere automaticamente alle questioni inerenti alla privacy.
Il browser leggera' le informazioni riguardanti la privacy policy del sito e le confrontera' con le preferenze dell'utente, selezionando in questo modo i siti che operano conformemente alle sue esigenze.
Lo strumento Platform for Privacy Preferences Project (P3P) proposto da World Wide Web Consortium, prevede che le informazioni riguardanti la privacy siano codificate secondo uno schema standard in linguaggio XML, memorizzate in uno specifico file e che, nel caso la politica adottata dal sito in materia di trattamento dei dati si discosti dalle esigenze dell'utente, ne blocchi l'accesso.
All'utente saranno inoltre noti i destinatari dei dati, gli scopi per i quali ogni informazione e' raccolta e per quanto tempo sara' conservata in archivio.
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