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Movimentare in sicurezza i carichi manualmente e con mezzi ausiliari

Movimentare in sicurezza i carichi manualmente e con mezzi ausiliari
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Movimentazione carichi

22/12/2017

Un documento propone un quadro riepilogativo dei pericoli e delle possibili misure di sicurezza per il sollevamento, la movimentazione manuale o con mezzi ausiliari di trasporto, la deposizione e la sicurezza del carico.

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Movimentazione manuale dei carichi - 1 ora
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 81/2008 - La movimentazione manuale dei carichi in sicurezza

 

Lucerna, 22 Dic – Nella movimentazione manuale di carichi nei luoghi di lavoro è necessario non affidarsi al caso, a movimentazioni improvvisate, e operare un’idonea pianificazione dell’attività considerando tutti i rischi possibili per gli operatori. E per ridurre infortuni e danni alla salute - connessi sia alla movimentazione manuale che al trasporto dei carichi con agevolatori semplici - è necessaria una “perfetta armonizzazione dell’intero processo di movimentazione merci che comprende le seguenti fasi:

- preparazione (pianificazione, messa a disposizione degli agevolatori, sistemare il carico pronto per essere trasportato);

- sollevamento del carico;

- movimentazione manuale o con agevolatori;

- deporre il carico e assicurarlo convenientemente”.

 

A ricordarcelo e a proporre un interessante quadro riepilogativo dei pericoli e delle possibili misure di sicurezza in queste attività è il documento “Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nella movimentazione manuale di carichi”, elaborato in Svizzera dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL) in collaborazione con Suva, ICL, SECO, santésuisse, ASA.

 

Il quadro riepilogativo proposto - uno strumento “per preparare i lavori, per analizzare le fasi di trasporto e per trovare soluzioni pratiche” – segnala, per ogni fase, i pericoli, le conseguenze e le possibili misure di sicurezza.

 

Partiamo dal sollevamento del carico

 

Questi i principali pericoli e le possibili misure di prevenzione:

- carico da trasportare con spigoli vivi o bave, punti di schiacciamento, imballaggi difettosi (conseguenze: ferite da taglio, contusioni): valutare il carico prima di afferrarlo, senza fretta; “usare imballaggi o contenitori appropriati; riparare gli imballaggi difettosi; eliminare o coprire gli spigoli vivi o le bave; usare guanti di lavoro o manopole protettive di cuoio; richiedere o far effettuare delle modifiche costruttive”; 

- carico troppo pesante, postura non corretta (stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale): non trasportare manualmente i carichi troppo pesanti, usare “agevolatori, frazionare il carico o trasportarlo in due; avere cura della corretta posizione del corpo in fase di sollevamento (tecnica di sollevamento corretta). Evitare torsioni del tronco in fase di trasporto”;

- carico che scivola per terra o sfugge di mano (escoriazioni, contusioni, fratture): “pulire il materiale prima di trasportarlo; usare agevolatori adatti, quali organi di presa a pinza, a ganci, a calamita; usare guanti con superficie antiscivolo”; 

- spostamento, rovesciamento del carico (escoriazioni, ferite da taglio, contusioni, fratture): “depositare e accatastare in modo sicuro il materiale trasportato; disfare le cataste dall’alto verso il basso”.

 

Veniamo all’attività vera e propria di movimentazione manuale del carico

 

Queste le indicazioni del CFSL:

- postura non corretta (stiramenti, strappi, mal di schiena, danni alla colonna vertebrale): “distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta (tecnica corretta di sollevamento)”; 

- scarsa collaborazione tra le persone coinvolte (stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale, contusioni, fratture): “concordare prima le fasi del trasporto e i comandi da usare; i comandi devono essere dati da una sola persona; istruire e promuovere il lavoro di squadra”;  

- urto contro strutture fisse od ostacoli (contusioni): “tenere libere le vie di trasporto; usare solo le vie di trasporto sufficientemente larghe; evitare la fretta”. 

- scivolare su fondo umido e sdrucciolevole, inciampare in asperità del terreno o contro ostacoli (stiramenti, contusioni, fratture, ferite alla testa): “vie di trasporto con superfici di calpestio sicure e libere da ostacoli; garantire una regolare manutenzione delle vie di trasporto; eliminare immediatamente le asperità del terreno, ossia buche e ostacoli; avere cura dell’ordine e della pulizia; in inverno badare al pericolo di ghiaccio; segnalare i punti pericolosi sulle vie di trasporto; assicurare una buona illuminazione e prevedere interruttori della luce pratici da azionare”. 

- carichi che limitano la visuale (contusioni, lesioni gravi da caduta): “trasportare il carico in modo da vedere eventuali ostacoli e asperità del terreno; evitare di trasportare carichi ingombranti su scale a pioli e scale a gradini; trasportare in due i carichi ingombranti”; 

- modo inidoneo adottato nella movimentazione di carichi, ad es. le botti (tagli e contusioni): “usare agevolatori appropriati, ad es. ‘fassboy’; far rotolare le botti tenendo sempre la mano aperta; usare i guanti”; 

- peso eccessivo del carico (sforzo fisico eccessivo, perdita dell’equilibrio, strappi muscolari, stiramenti, lesioni alla colonna vertebrale e alle articolazioni): “utilizzare agevolatori appropriati; frazionare il carico; trasportare il carico in due”;  

- errata valutazione del baricentro del carico (perdita dell’equilibrio): “segnare il baricentro sul carico stesso o sull’imballaggio; aprire i carichi di contenuto sconosciuto per poter valutare correttamente la posizione del baricentro oppure sollevare il carico brevemente da diversi lati”;

- sopravvalutare le proprie forze, trasportare da soli invece che in due (sforzo eccessivo): “rivedere l’organizzazione del trasporto; lavorare in gruppo”. 

 

Tuttavia anche la movimentazione del carico con mezzi ausiliari di trasporto non è senza rischi:

- uso di mezzi ausiliari di trasporto inadeguati o danneggiati, disposizione sbagliata del carico (ferite da leggere a letali – a seconda del tipo e del peso del carico o dell’agevolatore): “lavorare solo con agevolatori adatti: carrelli porta-bombole, carrelli per casse, sacchi, ecc; controllare periodicamente l’agevolatore; ritirare immediatamente gli agevolatori danneggiati e farli riparare; evitare di caricare l’agevolatore su un solo lato”;  

- urti spingendo gli agevolatori, ribaltamento del carico a causa di asperità del terreno o di ostacoli: evitare la fretta; “contrassegnare e tenere libere le vie di trasporto; usare solo vie di trasporto sufficientemente larghe e libere; eliminare i dislivelli e le asperità nel terreno, quali buche e soglie; in presenza di piccole asperità nel terreno, usare agevolatori con ruote di gomma o pneumatici; curare l’ordine e la pulizia”;  

- caduta di carichi instabili, spostamento del carico e ribaltamento dei mezzi di trasporto circolanti a velocità eccessiva, ad es. ribaltamento nelle curve con veicoli sovraccarichi (ferite da leggere a letali – a seconda del tipo e del peso del carico o del mezzo di trasporto): “fissare i carichi, ad es. con sponde, cinghie, dispositivi di bloccaggio; usare contenitori adatti per il trasporto; adattare la velocità per evitare il ribaltamento del mezzo di trasporto o spostamenti del carico nelle curve; rispettare la portata dell’agevolatore; non superare la portata dei contenitori usati per il trasporto; mettere a disposizione contenitori di trasporto in numero sufficiente”.  

 

Infine concludiamo l’articolo riportando le indicazioni per l’ultima fase, relativa al “posare e assicurare il carico”: 

- postura non corretta (stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale): “distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta (tecnica corretta di sollevamento). Nel posare a terra il carico evitare torsioni del tronco”; 

- impigliamento o schiacciamento delle mani infilate sotto il carico o a causa della superficie di appoggio cedevole o non piana (ferite alle dita o alle mani): “appoggiare il carico prima su uno spigolo; posare i carichi su superficie resistenti e piane; usare appoggi adatti quali legname squadrato delle giuste dimensioni”;  

- colpo di frusta degli agevolatori di trasporto quali carrelli a due ruote, bilancieri, leve (contusioni, fratture, ferite al viso e agli occhi): “non usare agevolatori per lo spostamento manuale di carichi non controllabili con le proprie forze; tenere lontano il corpo o parti del corpo dalla zona di possibili colpi di frusta degli agevolatori”. 

- ribaltamento del carico, carichi sfuggiti di mano (ferite da taglio, contusioni, fratture semplici o complicate): “usare accorgimenti contro il ribaltamento; per quanto possibile, posare a terra il carico in senso orizzontale e non verticale; deporre il carico sulla sua superficie più grande; pulire il materiale prima di trasportarlo; usare agevolatori adatti, quali organi di presa a pinza, a ganci, a calamita; usare guanti con superficie antiscivolo”.      

 

 

N.B.: I riferimenti legislativi e i dati sugli infortuni contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, ma i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro, in collaborazione con Suva, ICL, SECO, santésuisse, ASA, “ Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nella movimentazione manuale di carichi”, a cura di Guido Fischer, Urs Gübeli, Robert Meier, Dieter Schmitter, Margot Vanis e Dieter Zgraggen; collaborazione alla nuova stesura di Urs Hof, Christophe Iseli, Thomas Läubli, Yvonne Straub, Thomas Hilfiker, aggiornamento settembre 2017 (formato PDF, 1.63 MB).



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