Le immagini dell’insicurezza: peccato veniale
Brescia, 22 mar - Recentemente durante un sopralluogo in cantiere ho rilevato la situazione riportata nelle immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi.
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Durante la realizzazione di una muratura in laterizio, un paio di operai - anziché utilizzare le previste attrezzature presenti in cantiere (così come disciplinato sia nei documenti della sicurezza, che indicato loro dal preposto) - avevano pensato di utilizzare il vecchio metodo: alcuni elementi di laterizio come colonne e dei tavoloni come piano di lavoro.
Al richiamo a quanto previsto e concordato la risposta di uno dei due lavoratori è stata molto precisa: “ma siamo sotto ai due metri e perciò non ci sono rischi”.
Forse non è proprio così, la caduta – anche se solo da 50 cm – per il cedimento del “piano di lavoro” comporterebbe comunque dei rischi per il lavoratore.
Rispetto ad altre situazioni quella illustrata oggi è certamente un peccato veniale, ma è necessario che anche questi comportamenti e la sottovalutazione del pericolo vengano evidenziati al fine di evitare che siano ripetuti nel tempo con rischio infortunio.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS e Referente Gruppo di Lavoro Costruzioni di AiFOS.
Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni.
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Rispondi Autore: Massimo Tedone - likes: 0 | 25/03/2019 (23:13:35) |
Egr. Geom. Farina, io non mi meraviglio più di tanto anche perchè in passato. ho visto pile di mattoni più alte e "installate" con certosina precisione su un improvvisato ponteggio utilizzate a mo di rampa per la carriola. Cmq è un bene che vengano alla luce certe situazioni che oltrettutto non interessano solo gli addetti ai lavori ma anche nel privato e questo perchè siamo, in qualche modo, tutti coinvolti. |