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Le immagini dell’insicurezza
Torino, 11 Dic - Con l’arrivo del Natale, anche quest’anno la tradizione di montare le “luminarie natalizie” senza il rispetto delle regole è stata - scusate il gioco di parole - rispettata.
Da nord a sud, da est ad ovest del nostro Paese, mi sono arrivate immagini che documentano la scellerata procedura di montaggio senza alcun rispetto delle regole. Che si tratti del centro di una città o di una strada di periferia, di un incrocio trafficato o dopo una semicurva, le situazioni non cambiano, sembra quasi che, per questo tipo di allestimento, ci sia una generale deroga delle norme in materia di sicurezza.
Lo scorso anno in calce all’articolo “ Ed anche quest’anno... non potevano mancare le luminarie natalizie!!! “ commentando le eloquenti immagini pubblicate, qualcuno scriveva: “Ma ci sarà qualcuno che ce li ha mandati…” ed anche quest’anno la domanda che ci poniamo è la medesima:
- chi li ha mandati ad eseguire la lavorazione?
- chi verifica che quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, dagli Accordi Stato Regioni, dal Codice della Strada venga effettivamente rispettato?
- chi….
un altro commento recitava: “Mi son fermato visti i ‘carichi sospesi’, ma mi hanno detto di proseguire perché non c'era nessun pericolo !!! “
ed anche in questo caso varie domande sorgono spontanee:
- questi lavoratori avranno fatto i corsi di formazione secondo gli Accordi Stato Regioni?
Ed in caso affermativo:
- visti i risultati. A cosa è servita tale formazione ?
Ed ancora:
- Questi lavoratori avranno fatto i corsi di formazione previsti dal Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 (criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare)?
Ma forse in questo caso, visto che, nonostante la necessità e le norme, essi non posizionano alcun tipo di segnaletica e non effettuano alcuna segnalazione e gestione del traffico veicolare, probabilmente il D.I. 4 marzo 2013 a nessuno è venuto nemmeno in mente di considerarlo.
Per non parlar della scala lasciata in bella posizione sul marciapiede, della mancanza dei d.p.i. anticaduta, …
Si ringrazia l’Arch. Lara Calanni Pileri per le fotografie.
Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Andrea Molon - likes: 0 | 11/12/2015 (08:28:31) |
Buongiorno. Molto interessanti, ma mi domando se viste le palesi violazioni, sia stato avvisato uno dei vari organi di vigilanza. Saluti |
Rispondi Autore: edordo - likes: 0 | 16/12/2015 (08:10:37) |
Organi di vigilanza? se non c'è un infortunio per cui (e pure scocciati) devono uscire dal loro caldo ufficio non si presentano neanche sotto minaccia. Ho provato alcune volte a chiamarli inutilmente, è la dimostrazione che la "P" nella loro sigla non significa "prevenzione", ma "punizione" o forse (più reale) "PECUNIA"... |