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Expo 2015 e dismantling: gli strumenti per migliorare la sicurezza

Expo 2015 e dismantling: gli strumenti per migliorare la sicurezza
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Edilizia

20/06/2016

Un intervento si sofferma sulla fase di dismissione di Expo 2015 e sull’uso di strumenti di cantiere per agire sulla sicurezza dei lavoratori. Riunione congiunta tra datore di lavoro e CSE, non conformità ad personam e fase ispettiva.

Milano, 20 Giu – Come abbiamo ricordato in molti articoli sull’Esposizione Universale a Milano, Expo 2015 si è posta e si pone tuttora come un cantiere laboratorio per l’applicazione di protocolli volti a migliorare la sicurezza sul lavoro. Protocolli che sono applicati in un quadro particolarmente complesso, con elevatissimi  rischi di interferenze e intensi ritmi lavorativi, su un’area di 110 ettari dove hanno lavorato anche 10.000 lavoratori su più turni. Un cantiere laboratorio che ha avuto risultati positivi in fase di costruzione dell’evento e che vuole continuare ad averli anche nella lunga fase di dismissione, di dismantling del sito espositivo.
E per questo motivo con il nuovo Protocollo - siglato a dicembre 2015 - si rinnova l’impegno dell’INAIL e dell’Ente Bilaterale dell’Edilizia per la sicurezza nei Cantieri Expo anche nella fase altrettanto critica delle operazioni di Dismantling.

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Per poter accennare alle problematiche e alle soluzioni applicate in questa delicata fase lavorativa, ci soffermiamo su un intervento a un convegno, organizzato dall’ ATS Milano – Città Metropolitana, dal titolo “ Realizzare le Grandi Opere nel rispetto della sicurezza. Evoluzione dell’attività di controllo e delle buone pratiche per la sicurezza dei lavoratori”. Un convegno che si è tenuto a Milano il 14 dicembre 2015.
 
L’intervento “EXPO MILANO 2015 - FASE DISMANTLING. Uso di strumenti di cantiere per agire sulla sicurezza dei lavoratori: dal cronoprogramma alla riunione della sicurezza far emergere e risolvere le criticità e favorire la cooperazione”, a cura dell’Ing. Vanessa Manfrè (MM SpA), ricorda innanzitutto gli strumenti a disposizione.
 
Ad esempio si indica che il Coordinatore in materia di Sicurezza e salute durante la Esecuzione dell’opera (CSE) nella fase di dismantling dispone degli strumenti “tradizionali” già impiegati nella fase di costruction
- Piani Operativi di Sicurezza delle Imprese (POS);
- Riunioni di Intercoordinamento della Sicurezza;
- Permessi di lavoro (ambienti confinati o a sospetto inquinamento);
- Riunioni di Coordinamento della Sicurezza;
- Riunioni di sensibilizzazione per maestranze;
- Ispezioni;
- Ordini di servizio;
- Sospensioni/ripresa dei lavori;
- Lettere di richiamo e Proposte sospensione badge e di allontanamento”.
 
Tuttavia gli strumenti “tradizionali” sono poi integrati e affiancati da strumenti di “nuova introduzione” nei cantieri EXPO
Questi gli strumenti relativi allaprevenzione:
- “Riunione di coordinamento congiunta DL+CSE;
- Restituzione planimetria dei cantieri attivi dell’intero sito;
- Istituzione di registro di non-conformità ad personam”.
E in relazione al controllo e condivisione:
- “Ispezioni in cantiere con contestuale redazione del verbale;
- Intercoordinamento con le attività in Titolo I (conduzione, manutenzioni ordinarie e straordinarie)”.
Infine riguardo all’informazione:
- “Condivisione on line delle informazioni importanti per la gestione della sicurezza del sito con le imprese”.
 
A proposito di questi strumenti, vediamo più nel dettaglio la riunione congiunta tra datore di lavoro (DL) e CSE:
- “riunione di coordinamento effettuata in modo congiunto con la Direzione Lavori e l’Affidataria;
- nella riunione emergono eventuali ‘scollamenti’ causati da difetti informativi;
- all’impresa vengono quindi fornite indicazioni univoche tra il DL e il CSE;
- consente una efficace programmazione preventiva delle attività, pianificando il programma lavori a seguire in assenza di interferenze, a volte non note al DL;
- è uno strumento preventivo di grande efficacia”.
Si indica che è una riunione “aggiuntiva e integrativa alla riunione periodica di coordinamento della sicurezza”.
 
Si parla poi dell’importanza della planimetria che permette di identificare in modo sintetico, con indicazione “visuale” immediata delle interferenze spaziali, i cantieri attivi, finiti o in fase di attivazione.
 
Riguardo poi al registro di non-conformità ad personam si fa riferimento all’introduzione di un deterrente che ricorda un noto strumento impiegato nel mondo calcistico. Alla terza non-conformità personale “il CSE propone al RL l’allontanamento del lavoratore dai cantieri”.
Altre indicazioni su questa tipologia di deterrente:
- “il deterrente induce nel lavoratore maggiore attenzione nell’attività svolta in relazione al pericolo di essere ‘espulso’ dal cantiere;
- in caso di non-conformità di area non si imputa la responsabilità sul preposto;
- purtroppo non corregge consuetudini non corrette;
- si sta rilevando molto efficace”. 
 
Veniamo al controllo e condivisione e alle modifiche alla fase ispettiva:
- il verbale di ispezione “è redatto direttamente in cantiere;
- contraddittorio con l’impresa Affidataria e con ogni preposto delle imprese esecutrici presenti;
- consente di chiudere formalmente le non-conformità lievi, contestualmente alla redazione del verbale;
- riflette fedelmente, ciò che avviene nella realtà fino alla conclusione del processo ispettivo;
- l’impresa è edotta delle non-conformità rilevate in real time e non potrà contestare in fase successiva;
- consente di ottimizzare i processi interni, dedicando maggiore tempo a favore di studio, ricerca e attenzione su altre attività”. 
 
La relazione si sofferma poi sull’informazione, sulla condivisione e diffusione on line, sulla accessibilità alle informazioni importanti ai fini della sicurezza per chiunque operi nel sito.
 
Veniamo infine alle conclusioni del relatore e alle proposte per il futuro
 
Innanzitutto è importante la consapevolezza di dover migliorare sempre, anche attraverso opportunità come quelle descritte.
Inoltre è possibile:
- “ aumentare il coinvolgimento del personale sul campo e non solo delle Affidatarie per traguardare l’obiettivo comune;
- rendere trasparenti e facilmente accessibili gli strumenti principali di gestione del ‘grande cantiere’”;
- realizzare un “APP dedicata al grande cantiere, quale megafono della vita e della conduzione in sicurezza del ‘grande cantiere’, disponibile alla libera consultazione e che fornisca servizi utili”.  
 
 
 
EXPO MILANO 2015 - FASE DISMANTLING. Uso di strumenti di cantiere per agire sulla sicurezza dei lavoratori: dal cronoprogramma alla riunione della sicurezza far emergere e risolvere le criticità e favorire la cooperazione”, a cura dell’Ing. Vanessa Manfrè (MM SpA),  intervento al convegno “Realizzare le Grandi Opere nel rispetto della sicurezza. Evoluzione dell’attività di controllo e delle buone pratiche per la sicurezza dei lavoratori” (formato PDF, 3.47 MB).
 
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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