Manifesti per la sicurezza: non spezzare la schiena

Manifesti per la sicurezza: non spezzare la schiena

Spesso sono le nostre azioni a portare il sorgere stesso dei problemi e, nel periodo di pandemia, quando molti lavoratori si sono ritrovati in smart working, la cosa è risultata più evidente. Il manifesto proposto vuole rappresentare questa condizione.

In occasione delle Campagne Europee promosse all’Agenzia EU-OSHA, di cui Puntosicuro e AiFOS sono partner nazionali, continua l’organizzazione del concorso “Manifesti per la sicurezza”, in collaborazione con Accademia Santa Giulia.

Il tema dell’ultimo concorso è stata la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2020-2022 “Alleggeriamo il carico! Prevenzione delle problematiche muscolo scheletriche”, in occasione della quale gli studenti sono stati coinvolti nella realizzazione di manifesti grafici che possano essere utilizzati da formatori, consulenti, RSPP e operatori della prevenzione in generale nelle realtà aziendali per sensibilizzare i lavoratori, realizzare delle esercitazioni o essere semplicemente appesi nei luoghi di lavoro.

Negli anni passati sono stati realizzati più di 150 manifesti, dedicati al tema generico della sicurezza sul lavoro, allo stress lavoro correlato, all’age management, all’uso in sicurezza delle sostanze pericolose e alla prevenzione delle problematiche muscolo scheletriche.

E’ possibile trovare alcuni dei manifesti delle precedenti edizioni in questo articolo: vedi Manifesti AIFOS per la sicurezza.

Guarda anche gli altri manifesti pubblicati:

Smart Working

Pubblichiamo uno dei manifesti del concorso, il vincitore assoluto.

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Molto spesso il luogo di lavoro può portare ad una condizione di alienazione, descritta da molti filosofi, da Hegel fino a Marx; il dolore può portare ad una accentuazione di questa condizione, senza che ci si renda conto che sono le nostre azioni a portare il sorgere stesso dei problemi. Nel periodo di pandemia, dove molti lavoratori si sono ritrovati in smart working, questo tema è tutt’altro che anacronistico ed il manifesto proposto vuole rappresentarlo.

Il concetto di alienazione viene espresso rappresentando il profilo del capo di una persona con proporzioni maggiori rispetto al resto del corpo. L’occhio ed il colore utilizzato per il volto vogliono comunicare il senso di estraniamento provato in diverse situazioni durante il lavoro. Il corpo passa in secondo piano e viene rappresentato con una linea che viene spezzata solo nei punti dove si trovano le articolazioni coinvolte dal dolore. Quest’ultimo viene evidenziato da elementi dello stesso colore del volto, per legare l’influenza che il dolore ha non solo sul corpo, ma anche sulla nostra mente ed emotività.

Per avere i file in alta definizione per la stampa, contattare la Fondazione AiFOS all’indirizzo info@fondazioneaifos.org

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