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Un sondaggio con dati contrastanti

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

21/05/2009

PuntoSicuro ha chiuso il sondaggio “Perché nel 2008 sono calati gli infortuni sul lavoro in Italia rispetto al 2007?”: i risultati.

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La maggior parte dei lettori di PuntoSicuro ha identificato nella crisi economica la causa del calo degli infortuni tra il 2007 e 2008 (si vedano i dati Inail 2008 degli infortuni). Ben il 45% ha scelto questa motivazione. Il dato fa certamente riflettere in quanto un giudizio di tale tenore da parte degli operatori del settore della sicurezza esprime in modo netto il concetto che il Testo Unico non abbia contribuito e anzi sia stato un ostacolo. Solo il 9% ha infatti identificato l'emanazione del Testo Unico come motivo di tale calo. 

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Un dato importante è invece quello relativo alla maggiore attenzione dei media. Ben il 21% ha identificato in tale maggiore attenzione il motivo del calo degli infortuni. E' certo che una maggiore attenzione c'è stata e che in tv e sui quotidiani si sia parlato con maggiore frequenza rispetto agli anni precedenti di sicurezza sul lavoro. Peccato che le notizie siano state date quasi esclusivamente in forma di cronaca senza nessun tipo di approfondimento sulle cause, sui motivi, sulle soluzioni e sugli sviluppi (Thyssen esclusa per ovvie ragioni).
 
Insomma il sondaggio lancia un messaggio forte e chiaro: per fare diminuire i dati sugli infortuni la strada da percorrere è ancora molto lunga e il lavoro da fare, da parte di tutti gli operatori del settore, sarà cospicuo.
 
Puntosicuro è a disposizione dei lettori per ospitare eventuali ulteriori considerazioni che possono essere espresse anche nell'apposito spazio "commenti all'articolo" disponibile in questa pagina, in alto a destra, sopra il titolo.
 
I dati del sondaggio
 
SONDAGGIO: Perché nel 2008 sono calati gli infortuni sul lavoro in Italia rispetto al 2007?
 
 
 

 
 

 
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Rispondi Autore: Stefano Gini - likes: 0
21/05/2009 (08:27)
Il sondaggio rivela uno scenario integrato, non contraddittorio. Ogni dato può essere in relazione ad altri o la relazione con altri. Non lo leggerei separato. Non ci sarebbe stata l'81 se il Presidente della Repubblica non lo avesse fermamente chiesto; non ci sarebbe stata attenzione dei media, senza il dibattito politico seguito all'81, dove i morti sul lavoro sono ritornati ad essere notizia ecc. E' chiaro che la crisi colpisce duro. Ma in questo caso rileggiamo il dato con più attenzione. Siamo sicuri che il rapporto fra ore lavorate, lavoratori impegnati e n. di infortuni avvenuti dia un risultato positivo? Risentiamoci a settembre....avremo un dato molto, molto diverso da quello sbandierato dall'INAIL e dal buon ministro del lavoro....un cordiale saluto e grazie per ciò che puntosicuro fa....
Rispondi Autore: dott. chim.Valter Ballantini - likes: 0
21/05/2009 (09:20)
Spett. redazione
pur comprendendo lo spirito dell'iniziativa del sondaggio in oggetto e
concordando in linea di principio che il decreto 81 non può essere
stato il motivo principale della diminuzione del numero di infortuni,
anche perché i suoi effetti hanno inciso su un arco temporale ridotto
a pochi mesi, ritengo che i colleghi che in maggioranza hanno risposto
che il motivo sia da ricercarsi nella crisi economica e nella
diminuzione del numero degli occupati sia sbagliato e basato su
pregiudizi e mancata conoscenza dei dati (anche da parte di chi ha
formulato le possibili risposte alternative).
Infatti dai dati ISTAT il numero degli occupati nel 2008 è aumentato
rispetto al 2007, 23 milioni e 222 mila unità nel 2007 contro 23
milioni 405 mila nel 2008.
Il calo del PIL corretto per il numero di giornate lavorate nel corso
del 2008 è stato poi dello 0,9% mentre il calo degli infortuni è stato
del 4,1%, quindi anche rispetto a questi dati macroeconomici sembra di
poter dire che la crisi economica ha probabilmente inciso ma non è
stata la causa principale.
Rispondi Autore: dott. chim. Alfredo Guerra - likes: 0
21/05/2009 (11:46)
Concordo con Stefano Gini nell'affermare che il Dlgs 81/08 è stato pubblicato ad aprile, entrato in parte in vigore a maggio e posticipato, in alcuni obblighi, addirittura al 2009 (16 maggio!). Inoltre c'è da dire che, sostanzialmente, se nulla è cambiato sotto l'aspetto della sicurezza dei lavoratori, viceversa sono inasprite le sanzioni. Questo ultimo aspetto potrebbe aver indotto l'imprenditore a considerare amggiormente gli aspetti legati alla sicurezza e non altri che, ripeto, non sono cambiati.
Rispondi Autore: Antonio Masala, già ispettore del lavoro - likes: 0
21/05/2009 (12:17)
Inasprire le leggi seve a ben poco se il numero dei controlli è irrilevante rispetto al numero delle aziende e poichè gli ispetori costano e parecchio allora bisognerebbe:
-incentivare in maniera signigicativa le aziende virtuose ed in tal senso sarebbe opprtuno la certificazione in merito all'attuazione della normativa in materia di sicurezza, prediligendo i controlli subito dopo la certificazione, che dovrebbe essere comunicata obbligatoriamente ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL ed alle Direzioni Prov.li del Lavoro. Tali comunicazioni sarebbero un deterrente incisivo per i "furbetti" Incentivare dovrebbe significare la prefenza negli appalti e forniture (inserendo il tutto nell'attuale articolo 26 del D.L.vo 81/08), un congruo sgravio contributivo Inail,ecc. ecc., rendendo in altri termini conveniente per l'imprenditore attuaresd un Sistema di Gestione della Sicurezza efficiente e funzionante. Sarebbe importante prevedere che i "furbetti" restituissero da 7 a 10 volte lo sgravio ottenuto, oltre poi le sanzioni (ammende)e l'automatica esclusione dagli appalti eventualmente acquisiti in relazione alle certificazioni di comodo;
-inserire in tutti i programmi scolastici la sicurezza dei luoghi di lavoro, ovviamente non ci saranno grossi risultati in tempi brevi.
Il tutto sarebbe un onere per lo Stato, ma se si tiene presente il bilancio dell'INAIL, i costi per l'assistrenza sanitaria, la mancata "produttività" di tutti i soggeti con gravi deficit.
Rispondi Autore: Laura - likes: 0
21/05/2009 (17:18)
Sono diminuiti gli infortuni perchè sono aumentate le persone prese in nero e diminuite quelle assunte, soprattutto nei cantieri (dove avvengono la maggior parte degli infortuni).
E le persone prese in nero sicuramente non denunciano l'infortunio!!!!
Rispondi Autore: Dr.antonio susta - likes: 0
21/05/2009 (19:49)
Una sola è la vera chiave per invertire in modo netto la tendenza: creare una vera e propria Cultura della Sicurezza. Non Cultura in senso filosofico o tecnico ma delle azioni pratiche e concrete per imparare ed insegnare a "vedere la sicurezza". Leggi, controlli e sanzioni da soli non servono a cambiare i comportamenti. Facciamo tutti una pausa di riflessione perchè la responsabilità è nostra. Di tutti noi.
Antonio susta
www.sicuro.it

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