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Ispezioni…a basso costo
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Nelle ditte di facchinaggio di Reggio Emilia che chiedono meno di 14 euro all'ora scattano le ispezioni da parte dell'Ispettorato del lavoro.
Lo prevede il nuovo tariffario elaborato dalla Direzione provinciale del lavoro di Reggio Emilia, con decreto n. 7/2007, in collaborazione con l'Osservatorio sul facchinaggio composto da Provincia, Inps, INAIL, Camera di commercio, cooperative di facchini, associazioni datoriali e sindacati.
Il decreto sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La cifra di 14 euro all'ora è stata stimata come il costo minimo del lavoro ed è ritenuto che probabilmente, al di sotto di tale tariffa, l'azienda o la cooperativa non sia in regola, non rispetti il contratto collettivo nazionale e molti operai siano perciò in nero o irregolari.
Le nuove tariffe minime (18 euro all'ora per traslochi e facchinaggio comprendendo in tale cifra anche il guadagno dell'azienda) hanno decorrenza da ieri. Chi applicherà invece prezzi troppo bassi, inferiori ai 14 euro, dovrà aspettarsi i controlli.
“Il giro di vite nel settore del facchinaggio - spiegano all’Inail - si è reso necessario in quanto il comparto risulta inquinato da imprese o cooperative con sede nel reggiano (o provenienti da altre realtà territoriali che operano nell'hinterland) le quali, impiegando manodopera irregolare, si offrono a prezzi "fuori mercato" e, con la logica del massimo ribasso, riescono anche ad aggiudicarsi molti appalti.”
Nuove tariffe sono sia determinate sia su base oraria sia per tonnellate.
"La tariffa minima – ha affermato il direttore dell'Ispettorato del lavoro, Giulio Bertoni - rappresenta una garanzia per il committente che, è bene ricordarlo, è corresponsabile in solido di eventuali violazioni ed è inoltre un mezzo a tutela del mercato e delle tante imprese sane che vanno salvaguardate".
Lo prevede il nuovo tariffario elaborato dalla Direzione provinciale del lavoro di Reggio Emilia, con decreto n. 7/2007, in collaborazione con l'Osservatorio sul facchinaggio composto da Provincia, Inps, INAIL, Camera di commercio, cooperative di facchini, associazioni datoriali e sindacati.
Il decreto sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La cifra di 14 euro all'ora è stata stimata come il costo minimo del lavoro ed è ritenuto che probabilmente, al di sotto di tale tariffa, l'azienda o la cooperativa non sia in regola, non rispetti il contratto collettivo nazionale e molti operai siano perciò in nero o irregolari.
Le nuove tariffe minime (18 euro all'ora per traslochi e facchinaggio comprendendo in tale cifra anche il guadagno dell'azienda) hanno decorrenza da ieri. Chi applicherà invece prezzi troppo bassi, inferiori ai 14 euro, dovrà aspettarsi i controlli.
“Il giro di vite nel settore del facchinaggio - spiegano all’Inail - si è reso necessario in quanto il comparto risulta inquinato da imprese o cooperative con sede nel reggiano (o provenienti da altre realtà territoriali che operano nell'hinterland) le quali, impiegando manodopera irregolare, si offrono a prezzi "fuori mercato" e, con la logica del massimo ribasso, riescono anche ad aggiudicarsi molti appalti.”
Nuove tariffe sono sia determinate sia su base oraria sia per tonnellate.
"La tariffa minima – ha affermato il direttore dell'Ispettorato del lavoro, Giulio Bertoni - rappresenta una garanzia per il committente che, è bene ricordarlo, è corresponsabile in solido di eventuali violazioni ed è inoltre un mezzo a tutela del mercato e delle tante imprese sane che vanno salvaguardate".
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Rispondi Autore: patrizio - likes: 0 | 03/08/2007 (15:18) |
vorrei porre alla vostra attenzione il fatto che il "tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" (DM 17/01/1997 n. 58) è la figura preposta anche a simili ispezioni. Mentre l'ispettorato del lavoro, svolge nei luoghi di lavoro un ruolo di verifica oramai residuale |