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L’efficacia delle certificazioni accreditate per sistemi di gestione

L’efficacia delle certificazioni accreditate per sistemi di gestione
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

18/04/2024

Un documento Inail e Accredia si sofferma sull’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Focus sulla ricerca e sull’importanza di pensare alla prevenzione come un investimento.

Roma, 18 Apr – I sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro (SGSL) e i modelli di organizzazione, gestione e controllo (MOG), strumenti di adozione volontaria da parte delle aziende, rappresentano “una presa di coscienza sulla necessità di rendere effettiva l’azione prevenzionale attraverso l’adozione di un approccio manageriale alla salute e sicurezza sul lavoro”.

 

A ricordarlo è la premessa del presidente Inail al documento “L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione dei risultati: dall’attualità alle prospettive” realizzato dalla Consulenza statistico attuariale (CSA) e la Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (CTSS) dell’ Inail insieme ad Accredia, ente italiano di accreditamento. Un documento che presenta sia i risultati di un confronto degli indici infortunistici delle aziende con una certificazione accreditata del proprio sistema di gestione Uni En Iso 45001 rispetto alle omologhe a livello nazionale, sia una serie di approfondimenti sui temi correlati ai SGSL e alla certificazione.

Il confronto, che mostra una riduzione del 22,6 % per l’indice di frequenza e del 29,2% per il rapporto di gravità, dimostra, dunque, l’importanza dell'approccio gestionale alla salute e sicurezza sul lavoro nel migliorare le prestazioni di sicurezza delle organizzazioni.

 

 

Nel presentare il documento ci soffermiamo sui seguenti argomenti:


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Decreto Legislativo 231 del 2001 - Modelli organizzativi - 1 ora
Corso online di approfondimento della formazione per la prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001

 

La ricerca, l’indice di frequenza e l’indice di gravità

Per avere qualche informazione sulla ricerca e sui risultati possiamo fare riferimento, nel documento, anche alla premessa del presidente Accredia, Prof. M. De Felice.

 

Si segnala che, se la vigente normativa sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sui modelli organizzativi è da giudicare “di alta qualità”, gli interventi per mitigare i livelli del rischio lavorativo difficilmente possono dipendere da una revisione delle norme. E dunque “diverse debbono essere le leve operative di azione”.

 

In questo senso i risultati della ricerca – che è stata “realizzata utilizzando un insieme di circa 26.000 imprese certificate, un ‘corrispondente’ insieme di non-certificate, e la serie storica degli infortuni accaduti nel periodo 2017-2021” - indicano “linee strategiche, utili da considerare e generalizzare”. E “il ruolo della certificazione sotto accreditamento dei SGSL e dei MOG risalta come fattore rilevante per mitigare il rischio”.

 

Riguardo ai risultati si segnala che l’indice di frequenza degli infortuni “si riduce per le imprese certificate rispetto alle non-certificate da un minimo del 14% a un massimo del 41% (differenziando per ‘tipo di attività economica’); sempre in riduzione è l’‘indice di gravità’ dell’infortunio: da un minimo del 13% a un massimo del 39%”.

Nella ricerca è poi valutato anche il peso economico per quelli che sono definiti «costi indiretti scaturiti dal manifestarsi dell’evento lesivo».

 

La prevenzione come investimento e la riduzione dei costi

Proprio in relazione all’importanza di essere consapevoli di questi costi scaturiti dal manifestarsi di eventi lesivi, di cui abbiamo parlato più volte anche sul nostro giornale, riprendiamo la parte finale di uno dei vari contributi presenti nel documento.

 

Il contributo “Dagli approcci ai risultati: l’evidenza della riduzione degli andamenti infortunistici nelle aziende certificate”, a cura di S. Amatucci, S. D’Amario e G. Morinelli (Inail , CSA), M.I. Barra, F. Benedetti e A. Terracina (Inail, CTSS), mostra con varie tabelle, come, nel complesso, i dati confermino “la bontà dell’approccio gestionale organizzativo e dei SGSL certificati sotto accreditamento come metodologia finalizzata al miglioramento delle prestazioni di prevenzione e della riduzione del fenomeno infortunistico”.

Gli autori si soffermano poi sulla “prevenzione come investimento”.

È infatti importante quantificare questa riduzione anche dal punto di vista economico “allo scopo di dimostrare come la prevenzione sui luoghi di lavoro possa essere un investimento e non un costo”.

 

Si segnala uno studio condotto dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro che ha calcolato “i soli costi sociali correlati agli infortuni e malattie professionali in cinque Paesi Europei, tra cui l’Italia”.

Riprendiamo la tabella con i risultati:

 

 

Investire in sicurezza – continua il contributo – “comporta certamente una riduzione nelle spese da sostenere sia per la riduzione della probabilità di accadimento sia perché, nel caso accada un infortunio, questo, mediamente, questo sarà meno grave, e minore gravità vuol dire, ad esempio, tempi di rientro più rapidi e, quindi, spese collegate più basse”.

 

Se poi, con riferimento ai dati presentati nel contributo, “circa l’8% degli addetti svolge la propria attività in una impresa che hanno adottato un SGSL certificato sotto accreditamento”, abbiamo circa “sette milioni di lavoratori che hanno una probabilità inferiore del 23 per cento circa di infortunarsi rispetto ai loro omologhi che lavorano presso una impresa non certificata”.

E applicando a questi sette milioni di lavoratori “in maniera uniforme la frequenza di infortunio relativa alle imprese certificate (18,8 x1000) otterremmo che in un anno si infortunerebbero mediamente 131.600 lavoratori, ma se invece calcolassimo, su questi sette milioni di lavoratori, il numero medio di infortuni utilizzando nel calcolo la frequenza di infortunio delle imprese non certificate (24,3 x 1000) vorrebbe dire che si avrebbero mediamente 170.100 infortuni sul lavoro. Inoltre, questi 131.600 infortunati teorici, nel 29% dei casi, avrebbero una gravità dell’infortunio minore rispetto ai 170.100”.

 

In definitiva la stima degli oneri complessi correlati all’evento infortunistico pari a 54.964 euro, come indicato nella tabella, “applicata alla riduzione infortunistica sopra calcolata, arriva a quantificare una riduzione di costi pari a 2 miliardi di euro per i sette milioni di lavoratori operanti nelle imprese certificate. Un costo che le imprese, le famiglie e il Paese hanno evitato insieme alle sofferenze legate al verificarsi di un infortunio sul lavoro”.

 

E chiaramente, conclude il contributo, se il numero delle imprese certificate “aumentassero anche solo di un fattore 10, il numero e le conseguenze degli infortuni si ridurrebbero, in funzione della riduzione di frequenza e gravità misurata nell’ambito di questo studio, in maniera assai rilevante e potremmo iniziare a vederlo anche nei dati complessivi” che l’Inail registra e pubblica periodicamente.

 

L’indice del documento Inail/Accredia

Concludiamo rimandando alla lettura integrale e riportando l’indice del documento “L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione dei risultati: dall’attualità alle prospettive”.

 

PREMESSA del Presidente Inail

PREMESSA del Presidente Accredia

 

EVOLUZIONE DELLE CERTIFICAZIONI ACCREDITATE

 

EVOLUZIONE DELLE NORME SUI SGSL

 

2017-2021: CINQUE ANNI SULLE MONTAGNE RUSSE, IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO ALLA BASE DELLO STUDIO DELLE STRATEGIE DI APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INFORTUNISTICO. IL CONFRONTO TRA IMPRESE CERTIFICATE E NON CERTIFICATE

 

DAGLI APPROCCI AI RISULTATI: L’EVIDENZA DELLA RIDUZIONE DEGLI ANDAMENTI INFORTUNISTICI NELLE AZIENDE CERTIFICATE

 

IL D.LGS. 231/2001 PER LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE E IL D.LGS. 81/2008

 

LE OPPORTUNITÀ DELL’ADOZIONE DI UN SGSL CERTIFICATO

 

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Consulenza statistico attuariale Inail, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Inail, Accredia, “ L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Norme tecniche, regolamenti, sostegno e rilevazione dei risultati: dall’attualità alle prospettive”, versione 2024 (formato PDF, 3.00 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ Le certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro - 2024”.

 


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