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I rischi e la sicurezza nel settore dei trasporti e dello stoccaggio

I rischi e la sicurezza nel settore dei trasporti e dello stoccaggio
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Trasporti e magazzinaggio

27/11/2023

Un report dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro si sofferma sulle attività di trasporto e stoccaggio con riferimento ai risultati dell’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti.

Bilbao, 27 Nov – Il settore dei trasporti e dello stoccaggio copre un'ampia gamma di attività diverse, come il trasporto di merci e passeggeri, i servizi postali, il magazzinaggio e lo stoccaggio delle merci. E in questo settore non solo esiste un'ampia varietà di lavori e mansioni diverse da svolgere, ma sono anche molte le tipologie di rischi che richiedono approcci mirati per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro (SSL).

 

Proprio a partire da queste considerazioni l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) ha commissionato un report che contiene un’analisi delle pratiche di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Europa sulla base dei risultati di tre edizioni dell’ indagine ESENER (indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti) arricchita da varie interviste a lavoratori del settore.

 

 

La relazione “Transportation and storage activities – Evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)” (Attività di trasporto e stoccaggio: elementi fattuali tratti dall’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti - ESENER) individua alcuni dei più importanti fattori che incidono sulla salute e sicurezza, i principali fattori di rischio professionale e le strategie di miglioramento.

 

Nel presentare il report l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

 


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Settore dei trasporti e dello stoccaggio: rischi e infortuni

Nel documento – a cura di Jacqueline Snijders, Martin Clarke, Jan de Kok, Paul Vroonhof (Panteia), Iñigo Isusi, Jessica Durán (IKEI), Dr Kudász Ferenc (National Public Health Centre, Hungary) – si sottolinea che lavoratori del settore dei trasporti e dello stoccaggio sono particolarmente colpiti dalle conseguenze della posizione seduta prolungata, dai movimenti ripetitivi delle mani o delle braccia, dal rischio di incidenti con le macchine e dai rischi connessi al sollevamento o spostamento di carichi pesanti.

Inoltre questi lavoratori devono anche affrontare rischi psicosociali connessi, ad esempio, alla necessità di avere a che fare con clienti difficili, alla pressione del tempo e alla presenza di orari di lavoro lunghi e irregolari.

 

Il settore ha poi il terzo più alto numero di infortuni non mortali nell'UE (14,3% di tutti gli infortuni mortali), dopo i settori delle costruzioni e dell'industria manifatturiera. E i problemi più comuni in termini di salute si riferiscono ai disturbi muscolo-scheletrici, anche dovuti a incidenti (lussazioni, distorsioni, stiramenti, …).

 

Si segnala poi che il 79% delle aziende del settore dei trasporti e dello stoccaggio nell'UE-27 effettua regolarmente valutazioni dei rischi sul luogo di lavoro, un dato leggermente superiore alla media dell'UE-27 (75%).

 

Settore dei trasporti e dello stoccaggio: misure, visite e ispezioni

Si indica poi che le misure più ricorrenti adottate dalle aziende del settore per affrontare i rischi in materia di salute e sicurezza riguardano la fornitura di attrezzature per il sollevamento/spostamento e di attrezzature ergonomiche.

Inoltre circa l'82% delle imprese del settore organizza regolarmente visite mediche. E si sottolinea che in alcuni ambiti, come il trasporto ferroviario e aereo, le visite mediche regolari sono una componente fondamentale della capacità di un dipendente di svolgere il proprio lavoro.

 

L’indagine mostra poi che l'80% delle aziende del settore con 20 o più dipendenti fornisce ai dipendenti una formazione sulle procedure di emergenza e su come sollevare e spostare carichi pesanti. Circa tre quarti (74%) degli stabilimenti i cui dipendenti sono esposti a "sostanze chimiche o biologiche" hanno poi offerto una formazione sull'uso di sostanze pericolose ai propri dipendenti, e il 69% di tutti gli stabilimenti sull'uso corretto e la regolazione delle attrezzature di lavoro. Mentre solo il 35% delle aziende del settore offre una specifica formazione sulla prevenzione dei rischi psicosociali.

Si indica poi che il 41% della formazione ai dipendenti viene erogata in altre lingue, la percentuale più alta tra i settori dell'UE-27 (la media UE per tutti i settori è del 21%).

 

Inoltre, circa il 44% delle aziende del settore è stato visitato dall'ispettorato del lavoro negli ultimi tre anni, un dato leggermente superiore alla media dell'UE-27 e superiore a quello di altri settori.

 

L’indice del documento EU-OSHA

Riportiamo, in conclusione, l’indice del report “Transportation and storage activities – Evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)”:

 

Executive summary

 

1. General introduction to the report 

1.1 Objectives and goals of this report 

1.2 Key research questions

1.3 Conceptual framework used in the context of this research

1.4 Methodology used

 

2. Characterisation of the Transportation and storage sector 

2.1 Introduction 

2.2 Enterprises and employment

2.3 The main OSH risk factors in the Transportation and storage sector

2.3.1 General OSH risks and hazards 

2.3.2 Psychosocial and organisational risks

2.4 Health outcomes within the transportation and storage sector

 

3. OSH Management in the Transportation and storage sector 

3.1 Introduction 

3.2 Presence and characterisation of risk assessment practices

3.2.1 Presence of risk assessment practices

3.2.2 Characterisation of risk assessment practices 

3.2.3 Reasons for not carrying out risk assessment practices regularly 

3.2.4 Evolution in time of the reporting and characteristics of workplace risk assessments 

3.3 Presence of measures to prevent OSH risks, including OSH training activities

3.3.1 General health promotion measures

3.3.2 Measures for preventing MSDs

3.3.3 Measures for reducing/coping with psychosocial risks

3.3.4 Evolution in time of the presence of preventive measures to cope with OSH risks 

3.4 Use of health and safety services and access to external sources of OSH information

3.4.1 Arrangement of regular medical examinations to monitor the health of employees

3.4.2 Use of health and safety services

3.4.3 Use of OSH information from other organisations

3.4.4 Evolution in time of the use of health and safety services and external providers, access to external sources of OSH information 

3.5 Discussion on OSH issues at different levels 

3.5.1 Management commitment: Discussion on OSH issues by top management

3.5.2 Discussion of OSH in staff or team meetings 

3.5.3 Evolution in time on the discussion on OSH issues at different levels 

3.6 Training on health and safety issues

3.6.1 Management training

3.6.2 Employees training on OSH issues

3.6.3 Evolution in time on training on health and safety issues

 

4. Main drivers and barriers for OSH management 

4.1 Introduction 

4.2 Drivers for OSH management

4.2.1 Reasons that motivate enterprises to address OSH issues 

4.2.2 Visits of labour inspectorates

4.3 Barriers for OSH management 

4.3.1 Difficulties for engaging in OSH management practices

4.3.2 Main obstacles to dealing with psychosocial risks 

4.4 Additional elements influencing OSH management practices 

4.4.1 The impact of COVID-19 pandemic on OSH management practices

4.4.2 Digitalisation and OSH management practices

4.4.3 Other emerging factors influencing OSH management practices

 

5. Worker participation in OSH management practices

5.1 Introduction 

5.2 Extent and forms of employee participation in OSH management practices 

5.3 Discussion of OSH between employee representatives and the management 

5.3.1 Discussion between employee representatives and management

5.3.2 Employee involvement in the design and implementation of OSH measures 

 

6. Conclusions and policy pointers 

6.1 Main conclusions from the research 

6.2 Policy pointers

 

7. Bibliography

 

Annex 1: Regression analysis on commitment to OSH management as determinant of the management of psychosocial risks

Annex 2: Regression analysis on drivers and barriers of OSH management practices

Annex 3: Identifying a typology: cluster analysis on attention for OSH management practices

 

 

RTM

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “Transportation and storage activities – Evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)”, Report a cura di Jacqueline Snijders, Martin Clarke, Jan de Kok, Paul Vroonhof (Panteia), Iñigo Isusi, Jessica Durán (IKEI), Dr Kudász Ferenc (National Public Health Centre, Hungary), edizione 2023.

 


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