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28 aprile: giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

27/04/2012

Posti di lavoro “verdi”: promuovere la sicurezza e la salute nella “green economy”.

 
I posti di lavoro “verdi” coprono ambiti di attività quali il lavoro in siti di produzione energetica senza carbonio, la produzione e l’installazione di pannelli solari, il riciclaggio dei rifiuti o, ancora, il lavoro in siti contaminati. I lavoratori possono essere esposti a una serie di rischi di vario genere: da quelli di tipo tradizionale come il rischio di caduta, ad esempio, durante l’installazione di turbine eoliche, fino a rischi ancora pressoché sconosciuti, quali l’esposizione a materiali nuovi, solo di recente introdotti nell’ambiente di lavoro. I rischi possono essere fisici, biologici, chimici e psicosociali e, poiché alcuni ambiti di lavoro sono nuovi, non tutte le aziende potrebbero disporre di sistemi adeguati di gestione della salute e della sicurezza.


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L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha avviato un progetto pluriennale sui posti di lavoro verdi. L’anticipazione dei rischi costituisce un importante compito dell’Agenzia ed essa, in consultazione con le parti interessate nel dialogo tripartito, sta elaborando una serie di possibili scenari per analizzare in che modo si svilupperà il lavoro nell’ambito dei posti di lavoro verdi e quali sfide ne deriveranno dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro (si vedano le relazioni di valutazione intermedia Foresight of New and Emerging Risks to OSH Associated with New Technologies in Green Jobs by 2020 - Phase I: Key drivers of change, Phase II: Key technologies). Verrà evidenziato il modo in cui le tecnologie di prevenzione possono essere applicate ai processi decisionali e di formulazione delle politiche nell’ambito della sicurezza e della salute sul lavoro. Parallelamente saranno avviate attività di follow-up per analizzare più approfonditamente i posti di lavoro, i settori e i gruppi di lavoratori “verdi” considerati ad alto rischio e/o le tecnologie di particolare rilevanza nei suddetti scenari.
 
L’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) celebra la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro il 28 aprile per promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali a livello globale. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione che mira a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulle tendenze emergenti nel settore della sicurezza e della salute del lavoro e sull’entità delle lesioni, malattie e infortuni mortali in tutto il mondo. La celebrazione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro costituisce parte integrante della Strategia globale sulla sicurezza e la salute sul lavoro dell’OIL e promuove la creazione di una cultura globale di prevenzione nell’ambito della sicurezza e della salute con la partecipazione di tutte le parti interessate.
 
 
 
Leggi il rapporto dell'ILO  Promuovere la sicurezza e la salute in una economia verde che mette in evidenza la SSL come parte integrante della promozione di posti di lavoro verdi e un'economia più verde per ottenere uno sviluppo economico e sociale che è anche ambientalmente sostenibile.
 
Fonte: Eu-osha.


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Rispondi Autore: Angelo Marzaroli - likes: 0
27/04/2012 (07:51:49)
Facciamo ancora troppo poco per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per la formazione dei lavoratori.
Rispondi Autore: timeo bartimeo - likes: 0
27/04/2012 (08:49:43)
Si fanno solo gran parole, sempre a disgrazia avvenuta. Ma nei fatti non si fa nulla. Avete visto quanta evasione sta emergendo in seguito ai controlli? E gli anni scorsi perchè non li hanno mai fatti? Lo stesso vale per la sicurezza.
Rispondi Autore: Massimo Tedone - likes: 0
27/04/2012 (10:02:40)
E' tutto vero, sempre e comunque un gran parlare e sempre a fatti avvenuti. Naturalmente i nostri legislatori tutto fanno tranne preoccuparsi veramente di rendere sicuro il paese e, soprattutto, gli ambienti di lavoro e non solo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. Fintantochè la nostra cultura non cambia, ovvero non si comincia a rinunciare ai soliti "cosa vuoi che succeda" o "tanto non succede nulla" o "vabbè ma è solo un attimo" e si comincia a fare le cose sul serio, partendo con collaborazioni alle poche associazioni o gruppi NO PROFIT che veramente si impegnano con risorse proprie e proprio tempo, partendo a convincere quei pochissimi politici veramente sensibili a premere affinchè vengano emanate norme chiare e severe nello stesso tempo, non i cosiddetti mallopponi come il T.U. o altre come il SISTRI dove non si capisce bene cosa sia, se sia in vigore e chi debba fare e cosa si debba fare per l'ambiente. Fintantochè non vengono emanate vere norme e finanziamenti importanti per la raccolta e il riuso del differenziato, e chissà quante altre cosa si possono fare ma nessuno vuole fare, non si va da nessuna parte, continueremo a parlare di morti bianche o stragi post qualcosa (oggi è l'amianto, domani non si sa). Fintantochè il Ministero dell'Istruzione non obbliga gli istituti scolastici già dalla prima infanzia a proporre la cultura della sicurezza e finchè gli Enti preposti (VVF, ASL, CC, ecc.) non provvedono a proporsi nelle scuole a titolo gratuito(questo perchè se aumenta la percezione del pericolo di incidente lavorativo, domestico o altro) non si va da nessuna parte. A mio parere a nulla servono e valgono tutti quei corsi che vengono fatti solo per essere in regola col T.U. se poi non c'è effettivo controllo da parte di nessuno. Mi viene il sospetto che le aziende, tutte, propongano corsi e altro unicamente per dimostrare che fanno e sfruttare le varie agevolazioni fiscali che i nostri legislatori han così gratuitamente loro concesso.
Rispondi Autore: timeo bartimeo - likes: 0
27/04/2012 (14:24:32)
E' proprio così. Alla maggiornaza degli imprenditori non interessa minimamente la sicurezza, si attivano solo se hanno paura di essere sanzioanti. E gli organi preposti latitano. E i partiti pensano solo a rubare. Un esempio concreto: sono stato appena aspramente rimproverato per sver fatto fare delle manutenzioni ritenute "non necessarie": un intervento era su un portone che rischiava di cadere, l'altro su un tetto in cui entrava acqua...Buon lavoro!

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