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Le immagini dell’insicurezza

 
Roma, 1 Lug - La vita lavorativa degli autisti professionali si svolge esclusivamente guidando il proprio taxi ed i rischi a cui sono esposti sono numerosi.


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- vibrazioni: gli autisti sono esposti alle vibrazioni prodotte dal veicolo. Tali vibrazioni risultano più o meno dannose a seconda del tipo di veicolo, della velocità media sostenuta e del numero di ore passate alla guida;
-movimentazione manuale di carichi sollevati, mantenuti, depositati, spinti, tirati, trasportati: i tassisti movimentano manualmente dei carichi, per esempio quando sollevano un bagaglio, quando spingono una sedia a rotelle o quando aiutano un disabile a sostenersi;
- rischi da postura seduta prolungata, compresi DMS del collo, delle spalle e della schiena nonché malattie cardiovascolari;
- rischi correlati alla permanenza ‘su strada’”.
 
Le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi ci mostrano proprio un problema legato alla permanenza su strada connesso alla guida ed al mancato rispetto delle regole relative all’utilizzo della cintura di sicurezza, ovvero l’usanza (peraltro diffusa non solo tra i tassisti) di non utilizzare le cinture di sicurezza durante la guida del proprio veicolo.
 
 
 
 
 
 
 
In caso di tamponamento, le conseguenze del mancato utilizzo delle cinture possono comportare danni elevati all’autista, anche a causa dei contraccolpi causati dall’esplosione dell’airbag.
 
Naturalmente le vetture prodotte negli ultimi anni hanno un sistema di segnalazione acustica di avviso che si protrae fino a quando le cinture non sono state allacciate correttamente (un cicalino intermittente o un bip continuo), ed è qui che la fantasia entra in gioco: il tassista, al posto di indossare le cintura di sicurezza, utilizza un “finto gancio cintura” aggiuntivo, bypassa il sistema ed evita il “fastidio” della segnalazione acustica.
 
Semplice? direi proprio di no!!!
Secondo alcuni studi  specialistici, se consideriamo i danni che possono derivare da un impatto a 40 km/h, il rischio di morte tra chi non indossa la cintura e chi la indossa è circa il doppio e si incrementa notevolmente all’aumento della velocità, ed il tutto senza contare gli altri danni (ad esempio il colpo di frusta, la proiezione contro il cristallo anteriore, ecc.) che si possono subire in caso di urto senza cinture.
 
Un ulteriore considerazione riguarda l’aspetto tecnologico. Alcune case automobilistiche, al fine di ridurre i danni sull’automobilista,  hanno introdotto sistemi di attivazione differenziato dell’airbag in caso di mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Bypassando il sistema con il “finto gancio” il funzionamento ordinario dell’airbag comporta invece un aumento del danno fisico sul conducente “non cinturato”.
 
Ricordiamo infine che le cinture di sicurezza sono certamene uno dei dispositivi più importanti nel campo della sicurezza nell’ambito delle attività lavorative alla guida di un veicolo e pertanto è fondamentale utilizzarle e non per evitare eventuali contestazioni o multe, ma per salvaguardare la propria vita e la propria salute e questo vale non solo per gli autisti professionali, ma per tutti i conducenti ed i passeggeri.
 
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS e Responsabile Comitato AiFOS COSTRUZIONI
 



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Rispondi Autore: Eugenio Roncelli - likes: 0
01/07/2016 (09:36:31)
Della sua incolumità non mi preoccupo proprio: semmai è ancor più grave la guida con il cellulare all'orecchio, che coinvolgerebbe anche i passeggeri, che si osserva con la stessa facilità.
Rispondi Autore: Carlo Parducci - likes: 0
01/07/2016 (11:58:03)
Le situazioni evidenziate,per tassisti e corrieri, sono una costante anche per i mulettisti con tanto di patentino e corsi di aggiornamento. Le ragioni addotte per tali comportamenti? "Non posso perdere tempo durante le continue salite/discese sul mezzo".
Rispondi Autore: Claudio Forghieri - likes: 0
02/07/2016 (11:35:24)
Ma c'è di peggio: gli autisti degli autobus cittadini con il cellulare all'orecchio o gli autisti dei pullman che accompagnano in gita ignari turisti.
La sospensione della patente, quando vengono sorpresi, non credo risolva il problema culturale.

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