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Arresto di un pregiudicato...grazie al rilevatore di impronte digitali
E' stato recentemente arrestato dalla Squadra mobile di Milano un pregiudicato riconosciuto responsabile di due rapine effettuate presso due agenzie di credito del capoluogo lombardo.
Ad incastrarlo sono state le impronte digitali che il bandito aveva dovuto lasciare nel rilevatore installato all'ingresso di un'agenzia della Banca Commercio e Industria.
Da quasi tre anni, infatti, per entrare in 60 delle 180 agenzie della Banca Commercio e Industria è necessario premere l'indice su un'apposita apparecchiatura digitale che prende l'impronta e la archivia per una settimana.
Da una comparazione di questi dati con le impronte custodite nell'archivio delle persone schedate, la polizia è risalita all'identità del bandito, riconosciuto in seguito anche dai dipendenti della banca che avevano visionato le relative foto segnaletiche.
Il ''Biodigital'', questo il nome dell'apparecchiatura utilizzata per raccogliere le impronte digitali, ha, quindi, confermato la propria efficacia, ma per un corretto utilizzo è importante tener presente il pronunciamento del Garante per la privacy (cfr. il numero 413 del quotidiano).
Il rilevatore di impronte, infatti, deve essere utilizzato in situazioni a rischio; non si deve effettuare nessuna schedatura e soltanto la polizia può controllare i dati registrati, che devono essere distrutti dopo una settimana.
Ad incastrarlo sono state le impronte digitali che il bandito aveva dovuto lasciare nel rilevatore installato all'ingresso di un'agenzia della Banca Commercio e Industria.
Da quasi tre anni, infatti, per entrare in 60 delle 180 agenzie della Banca Commercio e Industria è necessario premere l'indice su un'apposita apparecchiatura digitale che prende l'impronta e la archivia per una settimana.
Da una comparazione di questi dati con le impronte custodite nell'archivio delle persone schedate, la polizia è risalita all'identità del bandito, riconosciuto in seguito anche dai dipendenti della banca che avevano visionato le relative foto segnaletiche.
Il ''Biodigital'', questo il nome dell'apparecchiatura utilizzata per raccogliere le impronte digitali, ha, quindi, confermato la propria efficacia, ma per un corretto utilizzo è importante tener presente il pronunciamento del Garante per la privacy (cfr. il numero 413 del quotidiano).
Il rilevatore di impronte, infatti, deve essere utilizzato in situazioni a rischio; non si deve effettuare nessuna schedatura e soltanto la polizia può controllare i dati registrati, che devono essere distrutti dopo una settimana.
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