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Cattive abitudini multate
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Chi parla al cellulare mentre è alla guida, anche se con auricolare o vivavoce, ha un rischio relativo 4, cioè ha 4 volte più probabilità di rimanere coinvolto in un incidente rispetto a chi non lo utilizza. Un rischio che corrisponde a quello indotto da un tasso alcolemico pari a 0,8 g/l (il limite legale in Italia è pari a 0,5 g/l).
Il rischio, valutato da uno studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato sulla rivista il Centauro, dovrebbe far riflettere le migliaia di automobilisti italiani che alla guida trascorrono il tempo conversando.
Sulla pericolosità di questa abitudine “non ci sono dubbi. – afferma Giordano Biserni, Presidente Asaps - Provate ad utilizzare il telefonino per alcuni chilometri. Alla fine della telefonata cercate di ricordare qualche particolare significativo del tratto di strada percorso. Il vostro cervello non lo ha assolutamente percepito. Forse non ricorderete neppure le località attraversate (o un casello di uscita).”
Se parlare al telefono mentre si guida è pericoloso, perché distrae l’attenzione, lo è ancora di più se lo si fa senza viva voce o senza auricolare. E in questi casi si commette una infrazione al Codice della Strada...
Eppure è una cattiva abitudine diffusa tra gli italiani. Nel 2006 si è confermato infatti il trend di crescita delle violazioni accertate dalla Polizia Stradale per l'utilizzo del telefonino senza vivavoce o auricolare. Nell'anno appena trascorso le infrazioni contestate ai sensi dell'art. 173 del Codice della Strada sono state complessivamente 40.349, con un incremento del 10,5% rispetto alle 36.517 del 2005. Il costo complessivo per i conducenti, a causa di questa infrazione, è stato di 201.745 punti della patente.
Sulla rete autostradale, dove la violazione è oggettivamente più difficile da contestare, l'incremento è stato del 9,3%, sulle altre strade: statali, regionali, provinciali e comunali l'incremento delle sanzioni è stato dell' 11,3%.
A queste ovviamente si devono aggiungere poi le non poche infrazioni accertate dalla Polizia Locale e dai Carabinieri.
Ma non è tutto. “Sta anche dilagando l'utilizzo degli SMS al volante. - rileva Biserni, Presidente Asaps - I messaggini, in entrata e uscita, sono ancor più incompatibili con una minima condizione di sicurezza alla guida.
Una distrazione di soli 2 secondi ad appena 100 km/h fa percorrere alla nostra macchina 56 metri prima che percepiamo un ostacolo, poi fra tempo di reazione (un secondo) e frenata in condizioni ottimali ne servono altri 71 (28+43). Totale 127 metri. Mica pochi!”
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Chi parla al cellulare mentre è alla guida, anche se con auricolare o vivavoce, ha un rischio relativo 4, cioè ha 4 volte più probabilità di rimanere coinvolto in un incidente rispetto a chi non lo utilizza. Un rischio che corrisponde a quello indotto da un tasso alcolemico pari a 0,8 g/l (il limite legale in Italia è pari a 0,5 g/l).
Il rischio, valutato da uno studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato sulla rivista il Centauro, dovrebbe far riflettere le migliaia di automobilisti italiani che alla guida trascorrono il tempo conversando.
Sulla pericolosità di questa abitudine “non ci sono dubbi. – afferma Giordano Biserni, Presidente Asaps - Provate ad utilizzare il telefonino per alcuni chilometri. Alla fine della telefonata cercate di ricordare qualche particolare significativo del tratto di strada percorso. Il vostro cervello non lo ha assolutamente percepito. Forse non ricorderete neppure le località attraversate (o un casello di uscita).”
Se parlare al telefono mentre si guida è pericoloso, perché distrae l’attenzione, lo è ancora di più se lo si fa senza viva voce o senza auricolare. E in questi casi si commette una infrazione al Codice della Strada...
Eppure è una cattiva abitudine diffusa tra gli italiani. Nel 2006 si è confermato infatti il trend di crescita delle violazioni accertate dalla Polizia Stradale per l'utilizzo del telefonino senza vivavoce o auricolare. Nell'anno appena trascorso le infrazioni contestate ai sensi dell'art. 173 del Codice della Strada sono state complessivamente 40.349, con un incremento del 10,5% rispetto alle 36.517 del 2005. Il costo complessivo per i conducenti, a causa di questa infrazione, è stato di 201.745 punti della patente.
Sulla rete autostradale, dove la violazione è oggettivamente più difficile da contestare, l'incremento è stato del 9,3%, sulle altre strade: statali, regionali, provinciali e comunali l'incremento delle sanzioni è stato dell' 11,3%.
A queste ovviamente si devono aggiungere poi le non poche infrazioni accertate dalla Polizia Locale e dai Carabinieri.
Ma non è tutto. “Sta anche dilagando l'utilizzo degli SMS al volante. - rileva Biserni, Presidente Asaps - I messaggini, in entrata e uscita, sono ancor più incompatibili con una minima condizione di sicurezza alla guida.
Una distrazione di soli 2 secondi ad appena 100 km/h fa percorrere alla nostra macchina 56 metri prima che percepiamo un ostacolo, poi fra tempo di reazione (un secondo) e frenata in condizioni ottimali ne servono altri 71 (28+43). Totale 127 metri. Mica pochi!”
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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