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Lo smart working e il miglioramento della gestione del tempo

Lo smart working e il miglioramento della gestione del tempo
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Smart working e telelavoro

14/04/2023

Una tesi di laurea si sofferma sull’implementazione della legge di Parkinson e del principio di Pareto allo smart working con riferimento alla possibile riduzione della settimana lavorativa. La struttura, il 4 day-week e le conclusioni.

Brescia, 14 Apr – Come ricordava Marco Carlomagno (FLP) in una intervista sui vantaggi del lavoro agile, i cambiamenti organizzativi connessi all’emergenza COVID-19 non hanno che accelerato “una necessità ineludibile”, un cambio di paradigma “sempre più necessario” che ha mostrato come spesso “la produttività possa aumentare e i servizi possano essere erogati meglio e con maggiore tempestività e fruibilità, con modalità organizzative e tecnologiche diverse rispetto al passato”. In questo senso l’implementazione del lavoro agile è stata “una formidabile occasione, pur nei limiti derivanti da un’applicazione improvvisata e da sistemi organizzativi digitali non sempre al passo con i tempi”.

 

Partendo da queste possibili considerazioni sui recenti mutamenti organizzativi, non c’è dubbio che sia importante affrontare oggi il tema del lavoro a distanza, dello smart working in particolare, proprio per comprenderne, anche dal punto di vista della sicurezza e delle conseguenze sulla salute psicofisica, gli aspetti più rilevanti in termini di vantaggi e svantaggi.

 

Per farlo ci facciamo aiutare da una tesi di laurea che, come spesso accade, risulta essere un ottimo spazio di riflessione e previsione per il futuro; tesi di laurea che è stata, tra l’altro, premiata all’edizione 2020 del “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità” che organizza la Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS e la partnership, dal 2022, di PuntoSicuro.

 

La tesi risulta oltremodo interessante perché già in premessa l’autrice indica che, prima ancora dell’emergenza sanitaria, era rimasta colpita “dal rapporto tra il rendimento lavorativo di un dipendente e il suo benessere generale, e di come quest’ultimo potesse influenzare enormemente il primo”. Insomma l’implementazione dello smart working e un organizzazione diversa del tempo possono favorire il benessere dei lavoratori?

 

Per presentare la tesi di laurea ci soffermiamo sui seguenti argomenti:


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La tesi di laurea su smart-working e riduzione della settimana lavorativa

La tesi è intitolata “4 day-week: implementazione della legge di Parkinson e del principio di Pareto allo smart working. Analisi del caso Perpetual Guardian” ed è stata realizzata, nell’anno accademico 2019/2020, da Veronica Previde Massara per il Corso di Laurea in Scienze Linguistiche – Lingue per l’Impresa ( Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano, Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere).

 

 

In premessa l’autrice indica che, a seguito delle vicende relative al coronavirus, il lavoro agile e i suoi vantaggi potrebbero “rappresentare uno strumento fondamentale per la ripresa economica, soprattutto ora che le aziende hanno avuto un assaggio delle sue potenzialità e sono maggiormente disposte alla sua applicazione”.

In questo senso l’obiettivo di questa tesi di laurea è quello di “fornire un’analisi dettagliata dei possibili risparmi ottenibili nel caso dell’implementazione dello smart working in ogni area aziendale, dimostrando inoltre che questi risultino maggiori dei relativi costi”.

 

Ed in particolare – come si evince dal titolo che fa riferimento a “4 day-week” – nella tesi “si vuole andare a verificare come la riduzione della settimana lavorativa canonica da cinque a quattro giorni possa avere impatti positivi e rilevanti a livello di produttività e profittabilità aziendale”.

Per fare questo la tesi utilizza alcuni dati raccolti in diverse ricerche (“per produrre una stima di costi e risparmi relativa ad un’azienda fittizia”) e analizza un case study di un’azienda che ha “già implementato integralmente il modello”.

 

In particolare l’elaborato si compone di tre capitoli:

  • nel primo viene fornita “un’introduzione allo smart working, elencando le sue generalità, le possibili applicazioni all’interno dell’organizzazione aziendale e le modalità di implementazione”;
  • nel secondo “vengono descritti i principi e le teorie sulle quali la 4-day week si basa, seguite dall’analisi di dati relativi ai benefici ed ai possibili guadagni per le aziende”. E sulla base di questi valori “raccolti tramite ricerche ed esperimenti di applicazione si è andato a creare il modello di costi e risparmi di un’impresa fittizia, comparando e commentando infine i risultati ottenuti” (anche con riferimento al principio di Pareto e alla legge di Parkinson);
  • nel terzo viene presentato il case study di un’azienda neozelandese, “il cui fondatore ha teorizzato ed applicato per primo il concetto della 4-day week”. Vengono poi analizzati “i risultati qualitativi e quantitativi del trial dell’impresa, esponendo successivamente le considerazioni che hanno portato il consiglio d’amministrazione alla decisione dell’adozione definitiva del modello”.

 

4 day week, gestione del tempo, principio di Pareto e legge di Parkinson

Ricordiamo, come segnalato nella tesi, che lo smart working in realtà non “rappresenta un insieme definito di istruzioni e direttive da seguire in modo da implementare il cambiamento, ma esprime una nuova concezione del modo di lavorare versatile in base alle necessità di ogni business”. In questo senso “i metodi e le modalità con le quali è possibile applicarlo alla propria azienda” sono molteplici” e la tesi si focalizza su un “modello” specifico, il modello4 day week”, riguardante la riduzione della settimana lavorativa canonica da cinque a quattro giorni. Un modello sviluppato per la prima volta da Andrew Barnes, fondatore di Perpetual Guardian”, un’azienda neozelandese, come risultato delle ricerche fatte “per riuscire ad ottenere una migliore gestione del tempo per i suoi dipendenti senza andare ad intaccare la produttività della propria impresa”.

E proprio per supportare l’idea con solide basi scientifiche è nato un progetto di studio che ha coinvolto tre ricercatori della University of Auckland Business School and Technology e uno della University of Oxford e “due postulati cardine sui quali modulare l’intero progetto: il principio di Pareto e la legge di Parkinson”.

 

Ricordiamo che il principio di Pareto è una “legge empirica di natura statistica che afferma che il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti. Di conseguenza, con solo il 20% di un’intera azione è possibile ottenere l’80% dei risultati, mentre per il restante 20%, nella maggior parte dei casi, è dunque necessario l’80% del tempo”. È un principio enunciato da Vilfredo Pareto, “un ingegnere, sociologo ed economista del 20esimo secolo, a seguito di una ricerca nel 1897 che aveva dimostrato che il 20% degli italiani possedeva l’80% della ricchezza totale”. Sebbene questo principio mostri “l’ineguaglianza tra le persone e la mancanza di bilanciamento tra profitto e risorse impiegate”, può essere opportunamente “utilizzato nel campo della gestione del tempo” per “portare numerosi benefici, permettendo di raggiungere il maggior risultato possibile adoperando il minimo sforzo”.

 

Mentre la legge di Parkinson, che afferma che: ‘Il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo’, è stata “pubblicata per la prima volta nel 1955 in un articolo di The Economist da Cyril Northcote Parkinson, uno storico navale inglese, ed era stata pensata come critica all’efficienza dell’amministrazione pubblica e della burocrazia del tempo”.

 

Nella tesi questi principi, leggi, insieme a studi, dati ed esperimenti, sono analizzati per rispondere alla domanda: è possibile ottenere dei risparmi significativi per l’azienda oltre al benessere dei propri dipendenti tramite la 4-day week?

 

E i primi risultati hanno dimostrato - indica la tesi - “che l’azienda, anche nel primo anno di implementazione, durante il quale bisogna tenere conto dei costi una tantum per le modifiche strutturali, registra dei risparmi a livello di risorse e spazi e dei guadagni relativamente alla maggiore produttività del personale nettamente superiori ai costi”.

Successivamente viene poi presentato l’esperimento di otto settimane dell’azienda Perpetual Guardian: i dati riportati “hanno confermato l’ipotesi del fondatore dell’impresa, ovvero che era possibile portare a termine gli stessi risultati, se non aumentarli, anche diminuendo di un giorno la settimana lavorativa”.

 

Chiaramente “i dati presentati devono essere comparati con le differenze strutturali ed organizzative intrinseche in ogni impresa, in modo da ottenere risultati veritieri e coerenti con il capitale economico di quest’ultima”. E, conclude l’autrice, un suggerimento per ulteriori ricerche future “potrebbe essere quello di prendere ad esame un’azienda di maggiori dimensioni ed operante in diversi paesi, per scoprire se il modello risulti più produttivo in base all’area geografica in cui viene applicato, e di ampliare le variabili stesse prese in considerazione”.

 

L’indice della tesi di laurea

Concludiamo rimandando alla lettura integrale della tesi “4 day-week: implementazione della legge di Parkinson e del principio di Pareto allo smart working. Analisi del caso Perpetual Guardian” che è scaricabile anche attraverso il portale BTS “ Biblioteca Tesi Sicurezza”, una biblioteca virtuale dedicata alle tesi di laurea in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità che hanno partecipato al “Premio tesi di laurea” dal 2013 ad oggi.

 

Introduzione

 

Capitolo I. Smart working e azienda

1.1. Prefazione

1.2. Generalità

1.2.1 Behaviours

1.2.2 Bytes

1.2.3 Bricks

1.3. Vantaggi

1.3.1 Benessere organizzativo del dipendente

1.3.2 Concetto di etica aziendale

1.3.3 Razionalizzazione di risorse economiche

1.3.4 Impatto sul territorio

 

Capitolo II. La settimana lavorativa su 4 giorni

2.1. La nascita della 4-day week

2.1.1 Principio Pareto

2.1.2 Legge di Parkinson

2.2. Modello di costi e risparmi

2.2.1 Variabili

2.2.2 Dati relativi all’azienda

2.2.3 Dati relativi al dipendente

2.2.4 Tabelle

 

Capitolo III. Il caso Perpetual Guardian

3.1. Il Pre-trial

3.2. Il Trial

3.3. Il Post-trial

3.3.1 Risultati qualitativi

3.3.2 Risultati quantitativi

 

Conclusione

 

Bibliografia

Sitografia

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

4 day-week: implementazione della legge di Parkinson e del principio di Pareto allo smart working. Analisi del caso Perpetual Guardian”, tesi realizzata, nell’anno accademico 2019/2020, da Veronica Previde Massara per il Corso di Laurea in Scienze Linguistiche – Lingue per l’Impresa - Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano, Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere.

 

Il link per accedere alla Biblioteca Tesi Sicurezza.

 


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