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Finanziamenti: le domande accettate e i chiarimenti dell’Inail

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Normativa

28/01/2011

L’Inail ha pubblicato sul suo sito l’elenco di tutte le aziende beneficiarie dei finanziamenti recentemente erogati. Le domande poste all’Inail da PuntoSicuro e, in risposta, la dichiarazione del presidente Sartori.

In relazione ai recenti finanziamenti INAIL - erogati per le imprese che realizzano progetti di investimento, di formazione e adottano modelli organizzativi e di responsabilità sociale – l’ Inail,  per favorire la trasparenza dell’iniziativa, ha pubblicato sul suo portale l’ elenco di tutte le aziende beneficiarie dei finanziamenti: le aziende sono catalogate in base alla regione, con relativa denominazione, sede territoriale e orario di invio telematico della domanda.
 
Il numero finale delle domande regolarmente accettate dal sistema informatico è risultato pari a 1.444: una cifra “difforme dalle 1.438 dichiarate dall'Inail il giorno successivo alla gara”.
In riferimento a questa differenza, viene precisato che l’elenco “comprende quattro domande la cui transazione è stata registrata due volte a causa di invii molteplici da parte di postazioni informatiche differenti (dunque, quattro casi di ‘duplicati’ che sono stati, tuttavia, conteggiati una sola volta nel conto finale) e due domande risultate confermate alle aziende partecipanti a seguito della risoluzione di una difformità tecnica”.
Dunque in definitiva i progetti accettati dall’Inail sono risultati 1.440.
 
A titolo esemplificativo e sfogliando gli elenchi messi a disposizione dall’ Inail possiamo rilevare il numero di progetti approvati in alcune regioni:
- Lombardia: 230;
- Veneto: 92;
- Emilia Romagna: 103/104;
- Lazio: 153/154;
- Campania: 104.


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Ricordiamo che l’operazione " click day" del 12 gennaio aveva suscitato nei giorni scorsi  alcune prese di posizione critiche riguardo al meccanismo di accesso ai finanziamenti. I finanziamenti erogati – 60 milioni di euro – si sono esauriti in brevissimo tempo e molte aziende non ne hanno beneficiato perché, per disguidi tecnici, non hanno potuto presentare la domanda.
 
In relazione a questi avvenimenti PuntoSicuro ha inviato al Presidente Inail, Marco Fabio Sartori, alcune domande per conoscere meglio il meccanismo dei finanziamenti erogati dall’Inail.
Questi gli argomenti che volevamo approfondire:
- come nascono questi stanziamenti e con quali criteri vengono pianificati riguardo ai tempi (ad esempio ogni tot di anni) e all’importo?
- con quali criteri sono stati ripartiti i diversi budget regionali?
- riguardo al recente stanziamento c’è stato un “disguido tecnico”. Ma non era prevedibile un accesso così massiccio delle aziende al sito Inail?
- probabilmente anche 60 milioni di euro sono una “briciola” rispetto alle esigenze delle aziende. Una “briciola” che rischia di essere alla mercé di chi arriva primo e non di chi ha i requisiti migliori o le necessità maggiori. Non è forse da rivedere il meccanismo di assegnazione dei fondi?
- in Europa gli incentivi economici si suddividono generalmente in sussidi, finanziamenti statali, incentivi basati sui regimi fiscali e modifiche dei premi assicurativi. In Italia sono possibili tutte queste possibilità? Sono state provate? E con quali risultati?
- in Europa si suggerisce di prestare particolare attenzione alle esigenze specifiche della sicurezza nelle microimprese, con meno di 10 addetti. Sono previsti stanziamenti specifici per queste aziende? Non potrebbero essere più efficaci stanziamenti mirati a specifici comparti o situazioni lavorative e aziendali particolari?
- quali sono le principali motivazioni relative alla richiesta di finanziamenti delle aziende? Finanziamento di formazione aziendale? Rinnovo di attrezzature e impianti? Adozione di modelli organizzativi?
- sono già previsti incentivi economici futuri? E in che misura?
 
A queste domande il presidente Sartori ha risposto con una comunicazione che pubblichiamo integralmente. Risponde ad alcuni dei nostri quesiti, ma non ne tocca altri che speriamo possano trovare risposta nei prossimi giorni…
 
La dichiarazione del presidente dell’Inail
“Come ripeto spesso, la sicurezza non ha prezzo. E, come ripeto spesso alle aziende, ogni euro speso in sicurezza non è un costo sul bilancio, ma un investimento. Sono stati questi paradigmi – tra i principali punti fermi che hanno caratterizzato da subito la mia attività alla presidenza dell’INAIL – a farmi ritenere, da sempre, gli incentivi (insieme a una reale formazione, garantita non solo ai lavoratori, ma a partire dagli studenti, direttamente dagli anni di scuola) uno strumento in grado di svolgere un ruolo strategico nella promozione di una vera cultura della prevenzione e capace, dunque, di sostenere al meglio le imprese nel miglioramento dell’incolumità e della salute dei proprio dipendenti.
 
Da qui, dunque, scatta l’input più autentico che (anche nel rispetto delle finalità assegnate all’Istituto dal Testo Unico sulla sicurezza) ha spinto l’INAIL a volere sostenere concretamente tutte quelle aziende italiane che hanno deciso di fare della prevenzione una delle loro priorità di intervento. Sessanta milioni di finanziamenti sono stati già assegnati lo scorso 12 gennaio nell’ambito dell’operazione “click day”: solo la prima tranche di un intervento a carattere strutturale che, nel triennio 2011/2013, arriverà a stanziare un complesso di circa 750 milioni di euro. Si tratta di un’operazione che, senza retorica, già in questa tappa iniziale di avvio, ha riscosso un successo davvero straordinario.
 
I numeri, infatti, parlano chiaro. A dimostrazione di quanto le imprese abbiano apprezzato l’iniziativa, i fondi – richiedibili mediante il portale dell’INAIL nell’ambito di una gara a tempo (dopo una prima fase della procedura, anch’essa a carattere informatico, finalizzata alla verifica delle condizioni di ammissibilità dei progetti proposti) – sono stati esauriti nel giro di un’ora, con una media di 27 minuti per regione. Al  termine della giornata il traffico sulla nostra piattaforma telematica è stato di oltre 12 milioni di accessi, per circa 1 milione 800mila pagine e oltre 142mila login di utenti registrati, con valori mediamente triplicati rispetto a quelli medi giornalieri. Ancora, è stato raggiunto un picco di un milione e 500mila connessioni contemporanee: un’affluenza davvero incredibile che è arrivata a determinare un black-out del servizio di sette minuti. Un incidente, questo, di cui certo mi rammarico e che ha scatenato qualche polemica nei giorni successivi, ma che allo stesso tempo non ha inficiato in alcun modo l’assoluta correttezza dell’operazione, essendo stato l’Istituto in quei momenti irraggiungibile per chiunque (e riguardo al quale garantisco il mio impegno totale per fare in modo che cose del genere non si verifichino più).
 
Ancora: a fronte di 19.410 progetti ritenuti ammissibili – e che avrebbero richiesto un budget di 778 milioni di euro – i 60 milioni sono stati assegnati nell’ambito di 1.438 domande accolte: finanziamenti per quasi tre quarti (74%) relativi a investimenti (acquisto attrezzature), per il 20% all'adozione di modelli organizzativi e socialmente responsabili e per un restante 6% alla formazione. La manifattura, le costruzioni e l’agricoltura sono risultate le attività più frequenti delle aziende vincitrici (rispettivamente con il 41,7%, il 20,5% e il 9,2% delle domande).
 
Ma c’è un dato che, più di tutti, mi preme sottolineare. Ovvero come quest’operazione sia stata attuata specificatamente per incentivare alla prevenzione le piccole e medie imprese: di fatto, la tipologia che costituisce il 98% del tessuto economico italiano. Ebbene, da questo punto di vista, il successo è stato a dir poco sbalorditivo. Con assoluta specularità, infatti, il 98% di questi 1.438 progetti accettati ha riguardato proprio le pmi, in particolare le microaziende (711 domande, a fronte di 539 presentate da piccole imprese e 166 da medie imprese). Un risultato che ci fa capire quanto le pmi – quelle spesso tacciate di poca sensibilità riguardo queste tematiche – abbiano, al contrario a cuore la prevenzione. E, soprattutto, un risultato che mi spinge a credere con ancora più forza che davvero la sicurezza non ha prezzo e che l’INAIL, su questo terreno cruciale per aziende e lavoratori, oggi più che mai è intenzionato a giocare un ruolo da protagonista”.
 
 
 
 
 
 
 
 


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Rispondi Autore: mimmo sisto - likes: 0
30/01/2011 (20:08:31)
Rimane una operazione pubblicitaria di facciata dell'INAIL. Non si può favorire un'azienda rispetto ad un'altra sulla base delle proprie capacità informatiche. E' un progetto che non raggiunge l'obiettivo prefissato: ridurre gli infortuni sul lavoro a livello nazionale. Tanto meno aiuta l'economia nazionale.

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