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Imparare dagli errori: quando si cade dalle scale portatili

Imparare dagli errori: quando si cade dalle scale portatili
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

15/10/2015

Esempi di infortuni tratti da Suva: un apprendista cade dalla scala e si frattura il polso. La dinamica dell’incidente, le riflessioni sulle cause e le regole vitali di prevenzione. L’uso e la scelta delle scale portatili.

Brescia, 15 Ott – Sono molti i documenti, le campagne di prevenzione, gli articoli dedicati in questi anni al rischio di caduta dalle scale portatili.
Tuttavia dalle scale in genere, e in particolare dalle  scale portatili, si continua a cadere con infortuni che possono essere più o meno gravi, ma che sono comunque ancora troppo frequenti.
 
Per questo motivo si soffermiamo oggi in “ Imparare dagli errori” sulla caduta dalle scale e lo facciamo attraverso una scheda pubblicata da  Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e correlata alla campagna elvetica “ Visione 250 vite”.
 
Nella scheda, dal titolo “Apprendista cade dalla scala e si ferisce”, sono riportate le dinamiche, le riflessioni sulle cause dell’incidente e le “regole vitali” da seguire in futuro per evitarlo. Riflessioni e regole che, malgrado le differenze della legislazione elvetica rispetto alla nostra, ci possono aiutare a prevenire errori e carenze nei luoghi di lavoro del nostro paese.

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Scale - utilizzo in sicurezza - 1 ora
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 81/2008 - L'utilizzo delle scale in ufficio, in magazzino, nella grande distribuzione

Il caso
Durante alcuni lavori di ristrutturazione si verifica un grave infortunio: un’apprendista installatore elettricista cade da una scala da un’altezza di 3 m.
 
L’apprendista, che ha iniziato da poco l’apprendistato per diventare installatore elettricista,  durante alcuni interventi di ristrutturazione “ha l’incarico di smontare una scatola di derivazione posta su una parete a 3 m di altezza”.
Prende “una scala semplice e l’appoggia alla parete. Sale in cima fino all’ultimo gradino. Spostandosi a destra per raggiungere la scatola di derivazione, la scala scivola lateralmente e si ribalta. Il giovane precipita a terra”.
La conseguenza è una contusione al torace e una frattura complessa del polso. Sono necessarie due operazioni al polso, ricovero in ospedale e varie terapie. Tuttavia il risultato è una limitazione permanente della mobilità del polso.
 
Perché l’incidente è avvenuto?
Non avendo altro a disposizione, l’apprendista ha “usato una scala corta. Per raggiungere la scatola di derivazione è dovuto salire sull’ultimo gradino. In azienda non aveva mai ricevuto istruzioni sui pericoli e sull’uso in sicurezza delle scale”.
Sulla scala l’apprendista “ha spostato il peso del corpo verso destra per avvicinarsi il più possibile alla scatola di derivazione. Questo ha fatto ribaltare la scala”.
 
Dunque, al di là delle evidenti carenze di formazione, la scheda riassume le cause della caduta:
- “l’apprendista non sapeva come utilizzare le scale in condizioni di sicurezza;
- ha usato una scala troppo corta (attrezzatura inadeguata);
- la sorveglianza da parte del superiore era insufficiente;
- l’apprendista è salito sull’ultimo gradino (troppo in alto per lavorare in condizioni di sicurezza);
- ha spostato il peso lateralmente”.
 
Prevenzione
Per dare qualche suggerimento ulteriore per la prevenzione di questa tipologia di incidenti, la scheda di Suva propone le “ Dieci regole vitali per chi lavora nell’industria e nell’artigianato”: 
 
1.Impedire le cadute dall’alto
2. Utilizzare scale portatili adeguate (la regola rilevante per il caso in questione!)
3. Mettere in sicurezza i materiali
4. Utilizzare le macchine secondo le istruzioni
5. Disattivare e mettere in sicurezza gli impianti
6. Utilizzare vie di circolazione sicure  
7. Solo professionisti per i lavori elettrici  
8. Utilizzare i prodotti chimici in modo sicuro  
9. Evitare le polveri di amianto
10. Utilizzare i dispositivi di protezione individuale
 
Ci soffermiamo in particolare su quanto indicato nel documento riguardo alla seconda regola:  “scegliamo la scala portatile più adatta alla situazione e la usiamo nel modo corretto”.
Queste le indicazioni per i lavoratori e i superiori:
- “Lavoratore: scelgo solo scale adeguate e integre e le utilizzo correttamente;
- Superiore: provvedo affinché le scale vengano impiegate unicamente se non esiste un’alternativa valida. Prima di iniziare i lavori discuto con i dipendenti su come impiegare la scala”.
 
Nel documento si indica che è “necessario disporre di una scala adeguata al luogo e alla situazione, utilizzarla con la dovuta precauzione e in modo corretto”. Inoltre che le scale “sono adatte unicamente a lavori leggeri e di breve durata” e che bisogna “utilizzare le scale portatili solo quando è necessario”.
 
Il documento riporta alcuni suggerimenti relativi all’uso di scale portatili:
- “utilizzare la scala portatile adatta al lavoro;
- prima dell’impiego verificare che la scala non sia danneggiata o difettosa;
- per scendere e salire tenersi con entrambe le mani ai pioli;
- bloccare l’estremità superiore della scala per evitare lo slittamento;
- la parte superiore della scala deve sporgere di almeno 1 m dal piano di accesso;
- non stare mai in piedi sugli ultimi tre pioli di una scala di appoggio;
- non utilizzare mai la scala doppia per salire su un altro punto;
- creare sbarramenti intorno al luogo dove è posizionata la scala, se può essere urtata da veicoli in movimento;
- verificare il corretto angolo di appoggio della scala, in modo che non scivoli (70° circa);
- indossare scarpe resistenti e che calzino perfettamente”.
 
Per avere qualche indicazione ulteriore possiamo sfogliare un Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili, elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail, dal titolo “ Scale portatili”.
 
Il documento, a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT), realizzato con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), riporta questa destinazione d’uso per le scale portatili:
- “nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza;
- nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile) solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure a causa delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare”.
 
Sono riportate poi le opportune considerazioni nelle scelta della scala.
 
La scala doppia:
- “non è idonea come sistema di accesso ad altro luogo,
- non deve superare l’altezza di 5 m”.
 
La scala in appoggio:
- “è idonea come sistema di accesso ad altro luogo,
- usata per l’accesso dovrà essere tale da sporgere a sufficienza (ad esempio, per almeno 1 metro) oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscano una presa sicura,
- non deve superare l’altezza di 15 m”.
 
La scala trasformabile:
- “nelle sue possibili configurazioni deve essere usata con una altezza massima di 5 metri per la configurazione doppia e con una altezza massima di 15 metri per la configurazione in appoggio,
- in configurazione di scala doppia non è idonea come sistema di accesso ad altro luogo,
- in configurazione di scala in appoggio è idonea come sistema di accesso ad altro luogo,
- in configurazione di scala in appoggio, usata per l’accesso, dovrà essere tale da sporgere a sufficienza (ad esempio, per almeno 1 metro) oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscano una presa sicura”.
 
Senza dimenticare che in ogni caso per tutte le tipologie di scale portatili “la scelta deve avvenire dopo aver considerato che:
- si dovrà salire sulla scala fino a un’altezza tale da consentire al lavoratore di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicura;
- non ci si dovrà esporre lateralmente per effettuare il lavoro;
- non si dovrà salire/scendere su/dalla scala portando materiali pesanti o ingombranti che pregiudichino la presa sicura;
- una scala a pioli permette un breve posizionamento in altezza della persona;
- una scala a gradini permette un breve posizionamento in altezza della persona, con un confort maggiore rispetto a quella a pioli.
 
Nel documento si fa riferimento anche alle istruzioni della scala, alla normativa tecnica e alla necessaria conformità della scala al D.Lgs. 81/2008.
 
 
Riportiamo infine qualche informazione sulla normativa italiana relativa all’apprendistato:
 
 
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.
 
 
Suva, “ Apprendista cade dalla scala e si ferisce”, dinamica di un incidente correlata alla campagna elvetica “Visione 250 vite”  (formato PDF, 905 kB).
 
Suva, “ Dieci regole vitali per chi lavora nell’industria e nell’artigianato. Vademecum”, edizione febbraio 2014 (formato PDF, 2.38 MB).
 
 
Tiziano Menduto
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

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Rispondi Autore: giampaolo calgaro - likes: 0
15/10/2015 (11:22:15)
Purtroppo, la UNI EN 131, visti i test della Parte 2, non può garantire la sicurezza della scala...
E'caldamente consigliabile ottemperare in concreto al p.6.e. dell'art 113 DLgs81/08,LEGANDO supplettivamente I MONTANTI DEGLI ELEMENTI INNESTABILI.Grazie

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