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Nel mondo 2,2 milioni di morti bianche

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Ogni anno nel mondo 2,2 milioni di lavoratori perdono la vita a causa di infortuni sul lavoro o di malattie professionali.
E’ come se, ogni anno, una città come Parigi si perdesse e le sue case e le sue strade rimanessero deserte, in un atroce silenzio.
Oltre 270 milioni sono gli incidenti sul lavoro che si verificano ogni anno e 160 milioni i nuovi casi di malattie professionali.

Le cifre sono contenute in un rapporto presentato nei giorni scorsi a Ginevra dall’Ilo, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
L’organizzazione ha lanciato un nuovo appello a favore delle buone pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro (tra cui la denuncia degli incidenti e delle malattie professionali, l’ispezione del lavoro e il rispetto delle norme) come mezzi per ridurre il numero degli incidenti, delle lesioni e delle malattie sul lavoro e per migliorare la produttività.

“Gli incidenti - ha affermato Sameera Maziadi Al-Tuwaijri dell’Ilo - non sono intrinsechi al lavoro. L’esperienza dimostra che la maggior parte degli incidenti si possono evitare. C’è bisogno dell’impegno dei governi, degli imprenditori e dei lavoratori per attuare sistematicamente le buone pratiche di prevenzione al livello nazionale e al livello dell’impresa».
Dal punto di vista economico, gli infortuni e le malattie professionali rappresentano una perdita economica pari al 4% del PIL mondiale, “il che equivale a 20 volte l’ammontare complessivo dell’aiuto ufficiale allo sviluppo al livello mondiale.”

Il rapporto dell’ILO evidenzia inoltre il legame tra lavoro dignitoso e salute e sicurezza sul lavoro. L’ILO ha adottato nel 2006 la Convenzione-quadro promozionale per la sicurezza e la salute sul lavoro. “La nuova Convenzione-quadro intende promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro. Al contempo, la convenzione incoraggia l’impegno politico a sviluppare delle strategie nazionali per promuovere il miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro e prevenire le lesioni, le malattie e i decessi legati al lavoro, ad adottare le misure necessarie per creare progressivamente degli ambienti lavorativi salubri e sicuri, a considerare periodicamente le misure da intraprendere per ratificare le convenzioni dell’ILO in materia di salute e sicurezza.”

Il Rapporto dell’Ilo è consultabile in lingua inglese e francese

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