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Igiene e sicurezza in piscina

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

09/07/2007

Disponibile on line una pubblicazione dell’ISS su aspetti igienico sanitari e gestionali delle piscine ad uso natatorio.

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Svolgere costantemente attività fisica aiuta a mantenere e recuperare la salute psicofisica; ma per beneficiare degli effetti salutari derivanti dalle attività sportive, è necessario non solo che siano praticate sotto una costante sorveglianza sanitaria, ma anche che siano svolte in ambienti adeguati dal punto di vista igienico-ambientale.

L’uso di impianti sportivi come le piscine può rappresentare una condizione di rischio, non solo di traumi, lesioni e annegamenti.
Gli impianti natatori, per le loro caratteristiche di ambienti circoscritti e, in alcuni casi, affollati, rappresentano siti dove il rischio più rilevante è quello di carattere igienico-sanitario.
La salubrità dell’ambiente è influenzata da numerosi fattori, tra i quali: la presenza di un elevato numero di impianti tecnologici, le caratteristiche di qualità delle acque, il numero e le condizioni di salute dei fruitori dell’impianto.
L’acqua in vasca, come anche le superfici degli spazi perimetrali, i percorsi a piedi nudi, gli spogliatoi, e gli stessi impianti idrici dei servizi, possono infatti rappresentare una via di trasmissione di infezioni e malattie sostenute da microrganismi che, in condizioni ambientali favorevoli, possono sopravvivere e moltiplicarsi.

L’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente pubblicato un rapporto sugli aspetti igienico-sanitari e gestionali delle piscine ad uso natatorio per l’applicazione della nuova normativa, in particolare dell'Accordo del 16 gennaio 2003 tra il Ministero della Salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Tale Accordo ha contribuito alla definizione dei requisiti minimi igienico-sanitari, tecnici e gestionali degli impianti natatori.

I contributi presentati nella pubblicazione intendono prendere in considerazione quegli aspetti che possono rappresentare “un aggiornamento culturale e scientifico, utile nelle attività di controllo e prevenzione e di tutela della salute dei bagnanti e del personale operativo. Inoltre, sono anche evidenziati alcuni punti critici dell'attuale normativa con proposte di adeguamento, modifica e integrazione.”

“Il volume – affermano i curatori della pubblicazione - può costituire un documento utile, non solo per tutte le attività di prevenzione e di verifica che l'autorità sanitaria deve eseguire, ma anche per quelle attività che, come è stabilito nell'Accordo, sono a carico dei gestori degli impianti.”

Gli argomenti affrontati nella pubblicazione sono i seguenti:

-Legislazione italiana, europea e internazionale sulle piscine natatorie
-Piscine ad uso natatorio: inquadramento giuridico e operatività
-Piscine ad uso natatorio: controlli di vigilanza
-Laghi artificiali ad uso natatorio
-Epidemiologia dei rischi fisici nelle piscine
-Agenti microbici associati alle acque di piscina
-Pseudomonas aeruginosa come causa di infezioni associate alle piscine
-Rischi correlati alla contaminazione microbica delle superfici negli impianti natatori
-Epidemiologia e gestione del rischio biologico con metodi molecolari:
-stato dell’arte e prospettive per le acque ad uso ricreazionale
-Epidemie associate agli adenovirus nelle acque di piscina
-Indagine su un’epidemia di meningite asettica da Echovirus 30
-Agenti disinfettanti nelle acque di piscina: rischio chimico
-Strumentazione portatile per controlli analitici in piscina
-Trattamento dell’acqua: principi e schemi generali dei sistemi di filtrazione
-Controlli interni e autocontrollo nelle piscine
-Norme UNI relative ai requisiti per il controllo e la gestione degli impianti natatori

Il documento è disponibile qui.
(Documento segnalato da Professione Acqua)


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Rispondi Autore: Morando - likes: 0
17/05/2014 (13:59:24)
Piscina privata piscina Comunale..c'è però differenze sostanziali le piscine pubbliche Comunali di solito sono frequentate da innumerevoli persone tanti bambini più che le scuole pubbliche..ma in Italia NON poche piscine Comunali di solito date poi in gestione a cooperative,privati e società sportive NON sono del tutto a norma di legge sia di igiene che strutturali non mancano rischi in fattore sicurezza ambientale vedi legionella e cloramine a rischio per tutti e non manca neppure il rischio sicurezza dei vari Lavoratori che lavorano nelle varie piscine (spesso senza contratti di legge e senza corsi D.lgs 81/2008) che poi ricadono a proprio rischio su chi frequenta le piscine Comunali.dove i COMUNI non ne possono essere esenti di quanto accade nelle varie piscine Comunali date in gestione in quanto molto e non dirado..sanno bene cosa accade nelle piscine durante le gestioni..ripetendo sia in sicurezza e igiene mancante che di contratti..fasulli rasente truffa a bagnino Istruttore nuoto ecc. sanno..e ne sono sempre responsabili codesti Comuni interessati ! Comunque ci sono pecche di ricaduta virulenta in certi Comuni con le proprie piscine Comunali ( che poi sono di noi tutti) date in gestione. Una cittadina del Piemonte ad esempio è per così dire malata cronica..infatti Saluzzo in Provincia di Cuneo Italia..da più di un decennio finisce sempre su tutti i giornali locali e non solo, precedenti articoli al 2007 ve ne sono molti ma spicca quello fatto su il giornale La Stampa di Cuneo del 13-11-2007 idem su il mensile La Strada del 09-10-2007 e attualmente nuovamente in ricaduta..tanto da finire in piscina nella bufera in recenti articoli su sito Asl Cuneo 1 : www.aslcn1.it del 23 gennaio 2014 e su Il Corriere di Saluzzo di stessa data 23-01-2014 e seguenti..Insomma se letti i dettagliati articoli vecchi e recenti si potrà notare che ricapitano a scadenza le quasi stesse IDENTICHE pessime situazione con i soliti danni ad i Lavoratori e rischi vari..che sono naturalmente non solo di Saluzzo ma anche di altre piscine dell'Italia intera dove da anni le gestioni sono sempre uguali..anche se poi falliscono per ricomparire poco dopo sotto altri nomi societari..ma dalle stesse facce che più Uffici Pubblici Comunali conoscono bene..facce conosciute anche da chi sportivamente frequenta più più piscine Comunali d'Italia..Un caso? NO !
Ispezioni contrapposte Asl e Ispettori Vigili del Fuoco e Ispettori del Lavoro se si mettessero in comunicazione tra più Regioni Province Italiane scoprirebbero l'arcano mistero..senza andare dagli illuminati che sono in bella vista e nuotano ancora in certe piscine Comunali..il cloro non serve e crea danni alla salute come i virus che nuotano o insegnano a bordo piscina soci..vari di sempre che da fratelli..si aiutano gli uni agli altri creando gli stessi danni !Da anni e anni!Tutto risaputo ma purtroppo tutto continua come prima..La solita Italia.
Morando

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