Individuata in Gran Bretagna ''l'arma finale'' contro i virus informatici con maggiori capacita' di diffusione

Il centro di ricerca britannico DERA, che collabora con il ministero della Difesa e con altre agenzie governative, sembra aver individuato un sistema per fermare la diffusione dei virus informatici più pericolosi degli ultimi due anni.
I virus in questione, da LoveLetter a Anna.worm, si auto-inviano all'infinito, sfruttando tutti gli indirizzi presenti nella rubrica di Windows dell'utente infettato, grazie ad alcuni codici, scritti in Visual basic e inseriti negli allegati delle e-mail.

Il software elaborato da DERA pare sia in grado di bloccare questo processo di auto-invio, assicurando tre livelli di protezione.
La protezione più ''leggera'' intercetta semplicemente i messaggi di posta elettronica in uscita e richiede all'utente la conferma precisa prima dell'invio effettivo.

Il secondo strato di protezione consente, invece, di inviare e-mail solo dopo specifici controlli effettuati tramite tastiera o mouse dall'interno dell'applicazione di posta elettronica dell'utente. Questa soluzione permette di disattivare tutte le altre procedure di invio della posta elettronica, che vengono generalmente utilizzate dai virus per diffondersi.

In base al terzo livello di sicurezza si incrociano le informazioni, che arrivano all'interno di una rete protetta da firewall, con le e-mail inviate dalle macchine appartenenti alla rete stessa, in modo da impedire anche ai singoli utenti di inviare involontariamente virus sofisticati o di rilasciare e-mail fantasma.
Ora resta solo da verificare per quanto tempo questo sistema sarà in grado di scoraggiare i creatori di virus.