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Informazione e prevenzione

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Dopo il clamore nulla, fino alla successiva emergenza, piccola o grande che sia.
Così è accaduto dopo il terremoto che fece crollare la scuola di S.Giuliano; si parlò di sicurezza scolastica, di prove di evacuazione nelle scuole.
Così accade all’indomani di gravi infortuni sul lavoro; “indignazione” e “prevenzione” sono i termini che ricorrono, poi il nulla, fino al successivo dramma.
 
Iniziative di informazione sui rischi e sulle misure di prevenzione non dovrebbero essere limitati ai giorni successivi alla “denuncia” dell’emergenza.
 
Un buon esempio di informazione “lungimirante” è offerto dalla campagna di comunicazione che parte in questi giorni in Emilia Romagna, per la lotta alla zanzara tigre, veicolo di malattie.
 
Con l’avvicinarsi dell’inverno, le zanzare vengono considerate solo un ricordo fastidioso delle giornate estive, e mai si penserebbe a fare prevenzione. Eppure la chiave della  diffusione di questo insetto è che bastano piccole raccolte d’acqua affinché le uova (deposte in autunno nelle parti asciutte di contenitori) si schiudano in primavera, quando le temperature si alzano e l’acqua piovana o di condensa copre questi luoghi di riparo invernali.


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Affinché i cittadini non dimentichino le misure di prevenzione che essi stessi possono attuare, la Regione ha attivato una campagna attraverso radio, tv e internet, articolata in due momenti informativi: uno all’inizio dell’autunno, l’altro nel periodo primaverile, momento in cui la zanzara riprenderà il suo ciclo vitale e sarà dunque molto importante riprendere la lotta all’insetto.
 
“Contro la zanzara tigre facciamoci in quattro”, è lo slogan scelto per la campagna che invita i cittadini a intervenire direttamente nelle proprie abitazioni, contribuendo all’impegno della Regione e dei Comuni che hanno avviato un piano straordinario di disinfestazione.
 
Quattro infatti sono le azioni con le  quali ogni cittadino può contribuire alla proliferazione della zanzara tigre.
 
1. Partecipare alla lotta contro la zanzara tigre. Facendo quanto segue:

2. Evitare i ristagni d’acqua: alla zanzara tigre bastano pochi centimetri d’acqua per depositare le sue uova. Nei giardini o sui balconi è necessario evitare il ristagno d’acqua nei sottovasi, negli annaffiatoi, nei secchi, nelle grondaie, sui teli di copertura che si usano all’aperto, nei giochi per bambini, nelle vasche, nelle fontane.

3. Usare prodotti larvicidi  facilmente reperibili in commercio da versare nei tombini. E’ un trattamento importante ed efficace da ripetere nel tempo. Contro la zanzara tigre facciamoci in quattro.

4. Informarsi. Il numero 800 033 033 è a disposizione dei cittadini.

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