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Etichette piu' dettagliate per i prodotti a base di carne
Dal 1° luglio i consumatori dell’UE saranno più informati sul contenuto dei prodotti a base di carne.
In tale data infatti è scaduto il periodo di adeguamento alla Direttiva della Commissione europea, entrata in vigore nel gennaio 2003, che modifica l’attuale normativa comunitaria in materia di etichettatura (direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo).
La direttiva, che impone norme comunitarie più restrittive sull'etichettatura dei prodotti a base di carne, rende più rigorosa ed armonizza a livello comunitario la definizione del termine “carne” ai fini dell’etichettatura.
La nuova definizione consente di sapere chiaramente se ciò che si sta mangiando è carne di muscolo, grasso o frattaglie. Essa si applica unicamente ai preparati aventi la carne come ingrediente e non alla carne non lavorata. Tra i prodotti interessati risultano le salsicce, il paté, le carni cotte, i piatti pronti e la carne in scatola.
La definizione di carne introdotta dalla direttiva è limitata ai muscoli scheletrici, il che rappresenta un notevole passo avanti. Altre parti dell'animale destinate al consumo umano, quali le frattaglie (inclusi cuore, fegato e intestini) o il grasso, dovranno essere da ora in poi indicate in quanto tali e non con la dicitura “carne”.
Nei limiti stabiliti dalla definizione, è tuttavia previsto che una certa percentuale di grasso che aderisce al muscolo può rientrare nella dicitura carne.
La direttiva pone inoltre l'obbligo di indicare sistematicamente la specie di provenienza della carne, consentendo di distinguere per esempio tra “carne bovina” e “carne suina”.
La definizione esclude infine la “carne separata meccanicamente” che, nel caso delle carni bovine, viene vietata del tutto a causa della BSE mentre per le altre specie essa dovrà essere indicata con una dicitura a sé e non potrà costituire parte del contenuto di carne dei prodotti in cui viene utilizzata.
"Solo un sistema chiaro di etichettatura rende il consumatore libero di decidere cosa comprare e cosa mangiare" - ha affermato David Byrne, commissario europeo per la salute e la tutela dei consumatori.
A partire da luglio, tutti i prodotti dovranno essere etichettati secondo le nuove regole. I prodotti etichettati prima di fine giugno saranno tuttavia ammessi sui banchi fino ad esaurimento delle scorte.
In tale data infatti è scaduto il periodo di adeguamento alla Direttiva della Commissione europea, entrata in vigore nel gennaio 2003, che modifica l’attuale normativa comunitaria in materia di etichettatura (direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo).
La direttiva, che impone norme comunitarie più restrittive sull'etichettatura dei prodotti a base di carne, rende più rigorosa ed armonizza a livello comunitario la definizione del termine “carne” ai fini dell’etichettatura.
La nuova definizione consente di sapere chiaramente se ciò che si sta mangiando è carne di muscolo, grasso o frattaglie. Essa si applica unicamente ai preparati aventi la carne come ingrediente e non alla carne non lavorata. Tra i prodotti interessati risultano le salsicce, il paté, le carni cotte, i piatti pronti e la carne in scatola.
La definizione di carne introdotta dalla direttiva è limitata ai muscoli scheletrici, il che rappresenta un notevole passo avanti. Altre parti dell'animale destinate al consumo umano, quali le frattaglie (inclusi cuore, fegato e intestini) o il grasso, dovranno essere da ora in poi indicate in quanto tali e non con la dicitura “carne”.
Nei limiti stabiliti dalla definizione, è tuttavia previsto che una certa percentuale di grasso che aderisce al muscolo può rientrare nella dicitura carne.
La direttiva pone inoltre l'obbligo di indicare sistematicamente la specie di provenienza della carne, consentendo di distinguere per esempio tra “carne bovina” e “carne suina”.
La definizione esclude infine la “carne separata meccanicamente” che, nel caso delle carni bovine, viene vietata del tutto a causa della BSE mentre per le altre specie essa dovrà essere indicata con una dicitura a sé e non potrà costituire parte del contenuto di carne dei prodotti in cui viene utilizzata.
"Solo un sistema chiaro di etichettatura rende il consumatore libero di decidere cosa comprare e cosa mangiare" - ha affermato David Byrne, commissario europeo per la salute e la tutela dei consumatori.
A partire da luglio, tutti i prodotti dovranno essere etichettati secondo le nuove regole. I prodotti etichettati prima di fine giugno saranno tuttavia ammessi sui banchi fino ad esaurimento delle scorte.
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