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Imparare dagli errori: allestimento di un palco e smontaggio di un tendone

Imparare dagli errori: allestimento di un palco e smontaggio di un tendone
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

04/06/2020

Esempi di infortuni di lavoro avvenuti in attività di allestimento di un palco per un concerto, di smontaggio di un tendone di un circo e nella preparazione di un chiosco prefabbricato per una sagra. Gli spunti per migliorare la prevenzione.

 

Brescia, 4 Giu – L’allentamento del lockdown conseguente all’emergenza COVID-19 e le indicazioni fornite dalla normativa nazionale e da alcune linee guida regionali, presentate nell’articolo “ Le nuove linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive”, permetteranno la ripartenza di spettacoli dal vivo, fiere e sagre.

 

Tuttavia proprio in relazione ai tanti infortuni mortali che sono avvenuti negli anni passati nelle attività di montaggio, smontaggio, allestimento e utilizzo di palchi per spettacoli, torniamo a ricordare - attraverso la rubrica “Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali – alcuni esempi di infortuni, anche con riferimento ad altre realtà come circhi e sagre. Cerchiamo poi di fornire, almeno per quanto riguarda i palchi, qualche indicazione per la sicurezza con riferimento al Decreto interministeriale sulla sicurezza dei palchi e degli allestimenti fieristici del 22 luglio 2014, un decreto che ha esteso al comparto dell’organizzazione dei grandi eventi di spettacolo le disposizioni in materia di prevenzione previste dal titolo IV del D.Lgs. 81/2008 per i cantieri temporanei e mobili.

 

Come sempre i casi di infortuni che presentiamo sono tratti dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati:



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Gli infortuni durante l’allestimento e smontaggio di palchi e tendoni

Nel primo caso l’infortunio avviene durante le operazioni di allestimento di un palco per un concerto musicale all'interno di un palazzetto.

Un lavoratore è adibito al trasporto di quanto necessario per l'allestimento degli impianti audio e video/luci. La struttura metallica denominata 'ground support' (la struttura metallica adibita ad appendere gli impianti e le scenografie) collassa ed una parte imprecisata della stessa colpisce alla testa il lavoratore, che muore all'istante.

 

Questo il fattore causale dell’infortunio individuato nella scheda: “Collasso/cedimento della struttura metallica denominata 'Ground Support'”.

 

Il secondo caso riguarda invece un infortunio avvenuto durante le operazioni di smontaggio del tendone di un circo.

Dopo lo spettacolo, gli operai e gli artisti iniziano le operazioni di smontaggio della struttura del tendone del circo. Tali operazioni prevedono prima la rimozione degli arredi interni, sedie ecc, poi lo smontaggio del tendone.

Un lavoratore per mezzo di una scala a pioli sale sul tendone avviando le operazioni di sbollettatura cioè la slegatura degli spicchi di tela che compongono il tendone. Il lavoratore inizia a slegare i primi metri per poi salire e slegare le parti più in alto. Improvvisamente scivola precipitando al suolo, da un’altezza di circa 4 metri, passando attraverso l'apertura fra i teli del tendone. I soccorritori lo trovano in corrispondenza dell'apertura del tendone. Il decesso avviene a seguito di contusione al cranio. L'operatore non indossava imbragatura di sicurezza (non fornita).

 

I fattori causali:

  • “l'infortunato è salito sul tendone ed ha iniziato a slegare gli spicchi di telo dal basso, aprendo dei varchi in cui poi è scivolato”;
  • “mancanza di dispositivi di sicurezza individuale (imbragatura)”.

 

Il terzo caso riguarda invece l'allestimento di un chiosco prefabbricato in pannelli e lamiera da adibire alla cottura dei cibi per una sagra.

Un operatore è intento a sistemare sulla copertura del chiosco le lamiere metalliche sagomate che gli venivano passate dai compagni che si trovavano a terra operando da una altezza di 2,8 metri dal suolo senza disporre né di attrezzature per il lavoro in quota (trabattelli, ponteggi etc.) né di dispositivi anticaduta.

L’operatore cade a terra con il capo rivolto verso il basso impattando quindi violentemente con il capo sulla pavimentazione in cemento procurandosi le lesioni (fratture craniche multiple) che ne determinano il decesso istantaneo.

 

Anche in questo caso il fattore causale della scheda rileva l’assenza di “opere per stazionare ed operare in sicurezza in quota”.

 

La sicurezza nel montaggio e smontaggio delle opere temporanee

Con particolare riferimento al primo caso relativo all’allestimento di un palco riprendiamo alcune indicazioni tratte dalla Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che contiene le “Istruzioni operative tecnico – organizzative per l'allestimento e la gestione delle opere temporanee e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e di manifestazioni fieristiche alla luce del Decreto Interministeriale 22 luglio 2014”.

 

In particolare la Circolare indica anche che i lavori di montaggio, smontaggio, allestimento e disallestimento di una Opera Temporanea (OT) “possono essere svolti senza l'ausilio di opere provvisionali diverse dalla stessa OT qualora la stessa OT sia in grado di permettere di svolgere le attività lavorative in condizioni di sicurezza mediante l'utilizzo di DPI o di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi. È necessario che nella documentazione di progetto della OT, contestualmente all'esplicitazione delle procedure di lavoro, vengano individuati i punti di ancoraggio che permettono il corretto utilizzo dei DPI o dei sistemi di accesso e posizionamento mediante funi”.

 

Si evidenzia “la necessità che il montaggio e lo smontaggio della OT:

  • avvenga secondo quanto previsto da uno specifico progetto relativo al sito di realizzazione dell'evento;
  • avvenga secondo le relative procedure e/o istruzioni (vincoli, sequenze particolari, ecc.);
  • sia effettuato da lavoratori appositamente formati, informati ed addestrati;
  • venga effettuato sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori al fine di garantire la corrispondenza di ogni configurazione strutturale prevista nel progetto;
  • sia garantito il controllo e la manutenzione degli elementi delle OT secondo le informazioni fornite dal produttore degli stessi allo scopo di mantenere inalterate le caratteristiche tecniche dichiarate e la loro funzionalità. In particolare il controllo degli elementi costituenti la OT deve essere effettuato prima di ogni montaggio. Oltre a quanto indicato dal costruttore della stessa OT costituiscono un pertinente riferimento, per quanto applicabili, le indicazioni contenute nell'Allegato XIX del d.lgs. n. 81 del 2008”.

 

Riportiamo alcune informazioni riguardo alle manifestazioni fieristiche.

 

La circolare si sofferma anche Capo II del DI del 22 luglio 2014 che concerne le disposizioni relative all'attività di approntamento e smantellamento di strutture allestitive, tendostrutture o opere temporanee utilizzate nelle manifestazioni fieristiche, ricordando che tali disposizioni “si applicano esclusivamente alle fasi di montaggio e smontaggio di strutture allestitive, tendostrutture o opere temporanee, configurandosi un'attività assimilabile a quella cantieristica”.

In particolare sono escluse dal campo di applicazione:

  • “le strutture allestitive aventi un ridotto sviluppo in altezza, inferiori a 6,50 m o aventi, nel caso delle strutture allestitive biplanari, il secondo livello di contenute dimensioni”, inferiore a 100 m2;
  • “le tendostrutture con un'altezza all'estradosso fino a 8,50 m e strutturalmente indipendenti, fornite dal fabbricante sotto forma di kit con dettagliate indicazioni circa configurazioni e carichi massimi”.

 

Ricordiamo infine che se nel contesto di manifestazioni fieristiche vengono allestite specifiche opere temporanee destinate a spettacoli musicali, cinematografici e teatrali, per queste trova applicazione il Capo I del Decreto Interministeriale 22 luglio 2014.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 3493, 5281 e 2350 (archivio incidenti 2002/2016).



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