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Le conseguenze sulla sicurezza dell’automazione delle attività cognitive

Le conseguenze sulla sicurezza dell’automazione delle attività cognitive

Un documento dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro si sofferma sull’automazione delle attività cognitive e sulle conseguenze per la sicurezza e la salute sul lavoro. La riduzione dei compiti ripetitivi e i fattori psicosociali.

Bilbao, 13 Giu – Come ricordato dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) in una sezione del suo sito e in molti documenti presentati anche dal nostro giornale, l’evoluzione tecnologica e la digitalizzazione stanno trasformando rapidamente il mondo del lavoro e richiedono soluzioni nuove e aggiornate in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

 

In particolare in un nuovo report l’Agenzia espone le opportunità e le problematiche in materia di salute e sicurezza connesse all’automazione delle attività cognitive, ad esempio in riferimento all’assistenza all’adozione di decisioni, al trattamento dei dati, all’assistenza all’apprendimento e all’insegnamento o all’elaborazione linguistica e testuale che si avvalgono di sistemi basati sull’ intelligenza artificiale (IA).

 

Quali sono le conseguenze sui lavoratori dei cambiamenti e dell’interazione con questi sistemi?

 

Per rispondere a questa domanda ci soffermiamo sul nuovo report EU-OSHA, in lingua inglese, dal titolo “Cognitive automation: implications for occupational safety and health” (Automazione delle attività cognitive: conseguenze per la sicurezza e la salute sul lavoro) e a cura di Patricia Helen Rosen, Robert Donoghue, Eva Heinold, Phoebe Moore, Susanne Niehaus e Sascha Wischniewski.

 

 

L’articolo presenta il documento con riferimento ai seguenti aspetti:


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L’automazione delle attività cognitive e il nuovo report

Nell’introduzione del documento si sottolinea che lo sviluppo di tecnologie recenti - come l' intelligenza artificiale (AI) e la robotica avanzata - ha da un lato creato nuove possibilità di automazione dei compiti e dall’altro ha ravvivato il dibattito sugli aspetti psicosociali e organizzativi legati al lavoro e sulla sicurezza e salute dei lavoratori.

 

In relazione a questi temi l’Agenzia europea ha lanciato un programma di ricerca quadriennale con l'obiettivo di sviluppare e diffondere ulteriori informazioni sulle sfide e le opportunità per la SSL associate alla digitalizzazione e nel report di cui parliamo oggi sono presentate, come detto in apertura di articolo, le sfide e le opportunità in materia di SSL legate all'automazione dei compiti cognitivi attraverso sistemi basati sull'IA.

 

Infatti per supportare o sostituire i compiti cognitivi in cui non è necessaria la manipolazione fisica di oggetti o persone, sono sempre più diffuse, in ambito lavorativo, l’uso delle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l’ intelligenza artificiale e i sistemi intelligenti. E aumentano sempre di più le possibilità riguardo ai compiti e alle funzioni cognitive che questi sistemi possono supportare.

 

Se l'automazione attraverso l'uso dell'IA e della robotica avanzata non ha portato ad una sostituzione completa dei posti di lavoro, come si temeva inizialmente, ha comunque portato a cambiamenti delle mansioni o alla loro sostituzione.

 

Il rapporto descrive una serie di settori economici e di posti di lavoro in cui i compiti cognitivi sono completamente o semi-automatizzati. E viene poi descritto l'impatto sugli aspetti psicosociali e organizzativi e, di conseguenza, le sfide da affrontare in materia di sicurezza.

 

L’automazione delle attività cognitive: vantaggi e sfide per la sicurezza

Il report sottolinea che l'uso di sistemi basati sull'IA per l'automazione di compiti cognitivi può presentare opportunità e rischi per la salute e sicurezza sul lavoro.

 

L’ intelligenza artificiale sul posto di lavoro può modificare positivamente il carico di lavoro di molte mansioni. Benché sia difficile prevedere come cambierà il singolo posto di lavoro una volta introdotto un sistema basato sull'IA, l’impatto può riguardare una riduzione dei compiti ripetitivi o noiosi.

Ad esempio questo può accadere per i lavori che eseguono una qualche forma di classificazione dei dati, quando l'IA viene incaricata di estrarre, classificare o indicizzare grandi quantità di dati. Si tratta di mansioni che richiedono tempo, che richiedono al lavoratore di rimanere concentrato per lunghi periodi di tempo, e l'automazione di queste mansioni alleggerisce il carico cognitivo.

 

La tecnologia basata sull'intelligenza artificiale può, dunque, assumere compiti che richiedono lunghi periodi di concentrazione, l'elaborazione ripetitiva di informazioni e in questo modo ridurre questa tipologia di carico di lavoro cognitivo.

 

Tuttavia vi possono essere anche conseguenze negative in materia di salute e sicurezza.

 

In particolare il report esamina gli effetti psicosociali e organizzativi della trasformazione reale o percepita/possibile dei compiti, in relazione all’uso di sistemi basati sull'intelligenza artificiale. E i fattori psicosociali più comunemente discussi sono: la temuta perdita del posto di lavoro, la trasformazione del posto di lavoro (dequalificazione, riqualificazione, aggiornamento richiesto o forzato), la perdita di autonomia, la perdita di privacy, …

Queste esperienze possono provocare nei lavoratori, ad esempio, ansia, depressione, disimpegno sul lavoro, mancanza di attenzione.

 

L’indice del documento EU-OSHA

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del report “Cognitive automation: implications for occupational safety and health” e ne riportiamo l’indice.

 

1 Introduction and objectives  

 

2 Methodology

 

3 AI-based systems and types of tasks

3.1 AI-based full automation (substitution) of cognitive tasks

3.1.1 Person-related tasks

3.1.2 Information-related tasks

3.2 AI-based semi-automation (assistance) of tasks

3.2.1 Information-related tasks

3.2.2 Object-related tasks

3.3 Impact on jobs

3.4 Impact on sectors  

 

4 OSH implications  

4.1 Psychosocial effects

4.1.1 Workload  

4.1.2 Job loss  

4.1.3 Job transformation

4.1.4 Trust

4.1.5 Loss of autonomy  

4.1.6 Loss of privacy

4.1.7 Depersonalisation

4.2 Organisational effects  

4.2.1 Communication and organisation  

4.2.2 Cybersecurity

4.2.3 Risk assessment

4.3 Physical effects  

 

5 Summary and Conclusion  

References  

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “Cognitive automation: implications for occupational safety and health”, report in lingua inglese, a cura di Patricia Helen Rosen, Federal Institute for Occupational Safety and Health (BAuA); Robert Donoghue, University of Leicester, School of Business; Eva Heinold, Federal Institute for Occupational Safety and Health (BAuA); Prof. Dr. Phoebe Moore, University of Leicester, School of Business; Susanne Niehaus, Federal Institute for Occupational Safety and Health (BAuA); Dr. Sascha Wischniewski, Federal Institute for Occupational Safety and Health (BAuA), edizione 2022.

 


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