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Intelligenza Artificiale: le professioni del futuro

Intelligenza Artificiale: le professioni del futuro
Anthea De Domenico

Autore: Anthea De Domenico

Categoria: Robotica e Intelligenza Artificiale

22/01/2020

I robot conquisteranno il mondo del lavoro? La digitalizzazione libererà i lavoratori delle attività a poco valore aggiunto?

Intelligenza Artificiale: le professioni del futuro

I robot conquisteranno il mondo del lavoro? La digitalizzazione libererà i lavoratori delle attività a poco valore aggiunto?

"I robot conquisteranno il mondo del lavoro o la digitalizzazione libererà i lavoratori delle attività a poco valore aggiunto?" ci eravamo già posti questo quesito in questo articolo. Sicuramente l'affermazione dell’Intelligenza Artificiale e l’introduzione dell’automazione avanzata è, e sempre più sarà, foriera di una rivoluzione anche a livello di competenze professionali. Uno studio di LinkedIn ci permette di comprendere più a fondo la situazione attuale per costruire un futuro migliore. I posti di lavoro emergenti Si prevede che il 65% dei bambini che inizia oggi il proprio processo di scolarizzazione, alla fine degli studi universitari sarà impiegato in un lavoro che oggi non esiste ancora. Tuttavia, spesso l’attenzione non si concentra tanto sulle professioni del futuro, ma su quelle che andranno a "sparire". I dati attuali possono mostrarci quali sono le professioni che le nuove tecnologie stanno già creando . Il report del World Economic Forum del 2015 (che abbiamo già illustrato in questo articolo) ha individuato i 10 ruoli che stanno sperimentando una crescita globale più siginificativa. Sicuramente tra i ruoli "tecnologici", come ad esempio gli ingegneri di software, si trovano le principali professioni emergenti nei principali settori; inoltre si osserva anche una crescita delle assunzioni anche in altri ruoli, come il marketing e le risorse umane. Da un report di LinkedIn del 2014 sulle professioni emergenti (già discusso in questo articolo) è emerso che 6 su 15 professioni emergenti hanno a che fare in un certo modo con l’intelligenza artificiale. Lo scenario che si prospetta vede nell'evoluzione della tecnologia dei risvolti positivi, ma bisogna tenere a mente che il lavoro richiederà competenze soft e hard diverse da quelle odierne. In quest'ottica, le imprese e i candidati del futuro saranno quelli pronti a questo cambiamento. Le competenze per le professioni emergenti Come accennato, bisogna essere consapevoli e pronti riguardo il cambiamento delle competenze (sia hard che soft) necessarie sul posto di lavoro. Le nuove professioni mostrano che non esiste un’unica “differenza” di competenze ma un’ampia gamma di fattori che influiscono sulle nuove modalità lavorative. Anche se le competenze tecnologiche sono le promotrici centrali del futuro, anche alcune soft skills come la comunicazione orale, la leadership e l’amministrazione del tempo saranno valorizzate nei prossimi anni in Europa e negli Stati Uniti. Il divario di genere e l’Intelligenza Artificiale Non sono ancora stati creati i robot intelligenti che abbiamo nell'immaginario collettivo, ma l'Intelligenza Artificiale è adottata sempre di più in diversi aspetti della nostra vita. Tuttavia, l’Intelligenza Artificiale potrebbe incrementare la disuguaglianza in alcune situazioni poiché i suoi algoritmi riflettono spesso i pregiudizi impliciti di chi li crea: 3 su 4 professionisti che si dedicano allo sviluppo di AI sono uomini, come mostra il Global Gender Gap Report 2018. E anche per coloro che agiscono con le migliori intenzioni, i pregiudizi inconsapevoli possono entarer in azione e influenzare anche il modo in cui gli strumenti di intelligenza artificiale sono costruiti, provati, mantenuti e messi in atto. L’obiettivo del progresso è ottenere una forza lavoro tecnologica più equa, soprattutto nei settori in rapida evoluzione come l’AI, cercando di sfruttare al massimo le capacità come la creatività e l’innovazione. Oltre a questo dobbiamo attivarci per garantire la diversità in tutti gli aspetti (non solo il genere) nel momento in cui si creano strumenti con questa tecnologia.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.


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Rispondi Autore: Mattia Togni immagine like - likes: 0
04/09/2021 (17:37:38)
L'esempio in ambito medico che avete fatto fa ben comprendere come la singolarità tecnologica sia un tema di cui discutere non solo in ambito tech, ma anche in discipline apparentemente lontane tra loro.
Non a caso molti studiosi oltre alla clinica hanno iniziato a discutere di tutte le implicazioni politiche, sociali, antropologiche. Di sicuro siamo nel 2021 e si stanno avvicinano gli anni delle profezie di Kurzweil.

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