
La sicurezza dei prodotti fitosanitari ad uso non professionale

Roma, 17 Mar – Con l’acronimo PFnP - Prodotti Fitosanitari ad uso non Professionale – si fa riferimento ad una serie di prodotti impiegati per la cura e la difesa delle piante coltivate edibili (PFnPE) ed ornamentali (PFnPO) da parte di utilizzatori non professionali, cioè “da parte di coloro che non svolgono questa attività per scopi occupazionali e commerciali e che non sono sottoposti all'obbligo del certificato di abilitazione all’acquisto ed all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, secondo quanto previsto dalla vigente normativa” (D.Lgs. n. 150 del 14 agosto 2012; decreto 33/2018)”.
Riguardo a queste attività non lavorative la normativa mira a garantire agli utilizzatori non professionali una protezione adeguata per l’utilizzatore, l'ambiente e le altre persone che possono entrare in contatto, direttamente o indirettamente, con il prodotto fitosanitario utilizzato (decreto 22 gennaio 2018 n. 33). Infatti, l’utilizzatore non professionale “non è comunemente in possesso di un’adeguata conoscenza degli effetti dannosi che possono derivare dall’uso dei prodotti fitosanitari né delle necessarie competenze per una corretta applicazione di misure di protezione per l’uomo e per l’ambiente che esulino dalle consuete pratiche di igiene”.
A ricordarlo è la premessa di un nuovo documento prodotto dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail - in collaborazione con l’Enea, il Ministero della Salute, il Crea e l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara - dal titolo “Prodotti fitosanitari ad uso non professionale. Cosa sono e come usarli in sicurezza”.
Il documento, curato da Laura Casorri, Eva Masciarelli, Gisella Manzocchi, Maria Rita Rapagnani, Massimiliano Picciolo, Claudio Beni, Maddalena Papacchini e Angelo Cichelli, ha lo scopo di “informare i consumatori sull’uso corretto e sicuro di tali prodotti fitosanitari, sulla base di quanto previsto dalla normativa nazionale, illustrandone i requisiti più importanti e le misure adeguate, relativamente alla manipolazione, stoccaggio e smaltimento degli imballaggi al fine di dare al lettore le indicazioni fondamentali per l’adozione di comportamenti corretti nell’impiego dei PFnP per la tutela della sua e dell’altrui sicurezza e nel rispetto dell’ambiente”.
Nel presentare il documento l’articolo affronta i seguenti argomenti e aspetti:
- Cosa sono i prodotti fitosanitari ad uso non professionale
- Prodotti fitosanitari ad uso non professionale: rischi per la salute
- Indice del documento Inail
Cosa sono i prodotti fitosanitari ad uso non professionale
Il documento ricorda che i PFnP sono prodotti fitosanitari (miscele di sostanze chimiche o di natura microbiologica utilizzate in agricoltura, o a livello extra-agricolo, per il controllo di qualsiasi organismo nocivo per le piante coltivate, oltre che per l'eliminazione delle erbe infestanti e la regolazione dei processi fisiologici dei vegetali) autorizzati dal Ministero della salute in conformità alla normativa di settore (Regolamento CE n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009) ed in attuazione di specifiche diposizioni nazionali (decreto 22 gennaio 2018, n. 33, recante il regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali modificato con decreto 20 novembre 2021).
Tali prodotti possono, dunque, “esplicare attività insetticida, fungicida, acaricida ecc. oppure erbicida/diserbante e possono essere utilizzati contro gli organismi nocivi delle piante ornamentali e delle piante edibili destinate al consumo alimentare (autoconsumo), come ortaggi, piante da frutto e da seme, comprese bacche e piccoli frutti, anche olivo, vite, cereali ad uso familiare, oppure per il diserbo del giardino familiare o di specifiche aree all'interno della superficie coltivata”.
Secondo la destinazione d’uso, indicata in etichetta, la categoria dei PFnP si articola nei due sottogruppi:
- PFnPE: “prodotti autorizzati per la protezione delle piante edibili ad uso familiare (piante destinate al consumo alimentare come pianta intera o parte di essa, come ortaggi, piante da frutto, comprese bacche e piccoli frutti, olivo, vite, cereali) e prodotti per il diserbo di specifiche aree all'interno della superficie coltivata. In alcuni casi i PFnPE possono essere autorizzati anche per il trattamento di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino familiare, per il diserbo del giardino nonché dei suoi viali, camminamenti e aree pavimentate”;
- PFnPO: “prodotti autorizzati esclusivamente per la protezione di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico e per il diserbo di aree del giardino (viali, camminamenti e zone pavimentate). Non possono essere utilizzati su piante destinate all’alimentazione”.
Prodotti fitosanitari ad uso non professionale: rischi per la salute
Riguardo poi alla pericolosità si indica che la regolamentazione nazionale (Decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, 20/11/2021) prevede che i PFnP “possano essere composti solo da sostanze attive con profilo di tossicità non preoccupante per la salute umana e a basso impatto ambientale e che soddisfino rigorosi requisiti di sicurezza relativamente alla loro composizione, alla formulazione (stato fisico del prodotto chimico) e all’imballaggio”.
La regolamentazione prevede, inoltre, che i PFnP siano “non pericolosi”, cioè, non siano “classificati per il pericolo riguardo sia alla salute umana che all’ambiente secondo i requisiti del regolamento (CE) n 1272/2008” (Regolamento CLP).
Tuttavia “per assicurare un’adeguata disponibilità di prodotti non professionali per la difesa delle piante ornamentali ed edibili e per garantire un’idonea protezione della salute umana e dell’ambiente, il legislatore ha previsto alcune deroghe al requisito di ‘prodotto non pericoloso’ autorizzando prodotti classificati per il pericolo limitatamente alle seguenti categorie:
- irritante della cute e degli occhi
- sensibilizzante della cute
- pericoloso per l’ambiente acquatico (tossico o nocivo per gli organismi acquatici)
- infiammabile”.
Si ricorda poi che sono disponibili PFnPO in forma di aerosol in flacone pressurizzato “la cui manipolazione può risultare pericolosa poiché si tratta, in genere, di prodotti infiammabili”.
Si segnala che l’autorizzazione di questi prodotti è “ammessa solo se sono soddisfatti specifici requisiti di formulazione e confezionamento che consentano di minimizzare l'esposizione pericolosa di chi utilizza il prodotto e delle persone che possono casualmente trovarsi nelle vicinanze durante l'impiego, nonché in corso di conservazione domestica o in caso di incidente con sversamento del prodotto”. E sono, ad esempio:
- “prodotti pronti all’uso in flacone con dispositivo erogatore che consente di orientare lo spruzzo
- prodotti monodose (compresse da sciogliere in acqua, bastoncini da interrare, liquido in fialetta monodose), granuli o esche in barattolo spargitore”.
Si indica poi che condizioni maggiormente cautelative sono previste “per i prodotti sensibilizzanti, ritenuti ammissibili solo in formulazione solida (compresse, bastoncini, granuli) e destinati a trattamenti localizzati (piante in vaso)”.
Si comunica che per essere informati sui rischi connessi alla manipolazione e all’uso di tali prodotti, nell’etichetta “sono presenti i seguenti simboli o pittogrammi di pericolo e Indicazioni di pericolo (frasi H contraddistinte da un codice alfanumerico) in conformità alla normativa che regolamenta la classificazione di pericolo e l’etichettatura delle sostanze chimiche e delle relative miscele:
Inoltre – continua l’opuscolo – “quando il prodotto contiene una sostanza allergizzante, anche se in concentrazioni minime, a tutela delle persone sensibili, sull’etichetta” è presente la frase Contiene … (“è sempre riportata la denominazione completa della sostanza chimica responsabile dell’effetto sensibilizzante”). Può provocare una reazione allergica.
Inoltre le Indicazioni di pericolo (frasi H) che figurano in etichetta “sono sempre accompagnate da una serie di CONSIGLI DI PRUDENZA (frasi P) che descrivono le misure raccomandate per prevenire o minimizzare l’esposizione al prodotto. Si tratta di norme di corretto comportamento e misure di protezione di facile attuazione, generalmente presenti nelle etichette dei prodotti chimici di uso domestico, da seguire sempre quando si manipolano prodotti chimici”.
Infine, sull’etichetta sono indicate:
- “le modalità di distribuzione che possono essere adottate per il trattamento della vegetazione
- le attrezzature idonee per l’irrorazione della miscela fitosanitaria
- l’abbigliamento da indossare durante il trattamento
- il comportamento corretto per un’adeguata protezione della salute dell’utilizzatore, dei suoi familiari e delle persone terze che possono essere esposte al prodotto durante l’uso, indirettamente per contatto con la vegetazione trattata e/o attraverso il consumo alimentare dei vegetali trattati”.
Indice del documento Inail
Concludiamo rimandando alla lettura integrale e riportando l’indice del documento “Prodotti fitosanitari ad uso non professionale. Cosa sono e come usarli in sicurezza”.
I PRODOTTI FITOSANITARI: COSA SONO E A COSA SERVONO
I PRODOTTI FITOSANITARI PER USO NON PROFESSIONALE
I PFNP - CONOSCIAMOLI UN PO’ MEGLIO
COMPOSIZIONE E CLASSIFICAZIONE DI PERICOLO
FORMULAZIONI, CONFEZIONAMENTO E TAGLIE
RICAPITOLANDO: FORMULAZIONI E CONFEZIONAMENTI PRESENTI IN COMMERCIO
FAI SEMPRE ATTENZIONE NELLA SCELTA DELLA TAGLIA!
LE TAGLIE DEGLI PFNPE
LE TAGLIE DEGLI PFNPO
ACQUISTO TRASPORTO E CONSERVAZIONE
DOVE ACQUISTARE I PFNPE E I PFNPO
COME TRASPORTARE IL PRODOTTO IN MODO CORRETTO
COME CONSERVARE IN CASA I PFNP
COSA FARE SE L’IMBALLAGGIO SI DANNEGGIA CON VERSAMENTO DEL CONTENUTO
MANIPOLAZIONE E IMPIEGO
LETTURA DELL’ETICHETTA
IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
UN ESEMPIO DI ETICHETTA DI PFNP
COSA FARE PER PROTEGGERSI DURANTE MANIPOLAZIONE E USO DEL PRODOTTO
OPERAZIONI DA SVOLGERE DOPO IL TRATTAMENTO
COSA FARE DEI CONTENITORI VUOTI
INFINE
RACCOLTA E CONSUMO DEI PRODOTTI VEGETALI TRATTATI
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PRINCIPALE NORMATIVA DI SETTORE
ALTRE NORME COLLEGATE
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Prodotti fitosanitari ad uso non professionale. Cosa sono e come usarli in sicurezza”, a cura di Laura Casorri, Eva Masciarelli e Maddalena Papacchini (Inail, DIT), Gisella Manzocchi (CREA, Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria - Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari), Maria Rita Rapagnani e Massimiliano Picciolo (ENEA, Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT), Claudio Beni (Ministero della Salute. Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione – DGISAN) e Angelo Cichelli (Food Science and Technology, "G. d'Annunzio" University. Department of Innovative Technologies in Medicine and Dentistry), Collana Salute e Sicurezza, versione 2025 (formato PDF, 5.76 MB).
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Scarica la normativa di riferimento:

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