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Identificare i nanomateriali nei cicli produttivi

Identificare i nanomateriali nei cicli produttivi
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio chimico

19/02/2015

Le definizioni, le famiglie, i comparti lavorativi interessati, l’identificazione dei nanomateriali in un approfondimento pubblicato sulla Newsletter dell’Inca CGIL.

 
Roma, 19 Feb – In relazione ai rischi correlati ai nanomateriali riportiamo una parte dell'approfondimento dal titolo “I nanomateriali nei cicli produttivi: guida alla identificazione” pubblicato sulla Newsletter dell’ Inca CGIL - Numero  5/2015.

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Rischio chimico - 3 ore
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'Articolo 36 del D.Lgs. 81/2008

I nanomateriali nei cicli produttivi: guida alla identificazione
 
Ad oggi non esiste una definizione univoca di “ nanomateriale”, secondo la Commissione Europea un nanomateriale è un materiale naturale, formatosi casualmente o a seguito di un processo produttivo che contiene delle particelle libere, sotto forma di aggregato o di agglomerato, e in cui almeno il 50% di dette particelle , nella ripartizione numerica per dimensione, presentino una o più dimensioni esterne che si collocano fra 1 nm2 e 100 nm.
 La Commissione precisa altresì in questa raccomandazione, che qualsiasi materiale deve essere considerato come rientrante nella definizione di nanomateriale soprariportata nel caso in cui presenti una superficie specifica superiore a 60m2/cm3.
 Secondo l'ISO un nanomateriale è un materiale in cui una o più dimensioni esterne si collochino nella scala nanometrica, cioè comprese approssimativamente fra 1 nm e 100 nm.
 Vengono distinte due grandi famiglie di nanomateriali: 1) i nano-oggetti che possiedono una, due o tre dimensioni esterne nella scala nanometrica, Questi si possono presentare sotto forma di particelle, di fibre e di foglietti; 2) i materiali nanostrutturati che possiedono una struttura interna o di superficie nella scala nanometrica, quali ad esempio i nanocomposti, gli agglomerati e gli aggregati di nanooggetti ed i materiali nanoporosi.
 I nanomateriali possono presentarsi sotto forma di polvere, di sospensione liquida, di gel o essere integrati in una matrice (una plastica ad esempio).
 Tutte le grandi famiglie di materiali sono interessate alla problematica nano dai metalli, alle ceramiche, ai polimeri, ai carboni ecc.
 
(...)
 
Riguardo ai settori produttivi interessati al tema dei nanomateriali, si rimanda alla lettura del documento originale Inca Cgil.
 
 
Inca Cgil, “ I nanomateriali nei cicli produttivi: guida alla identificazione”, Newsletter numero  5/2015 (formato PDF, 305 kB).
 
 
 

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