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Le novità sulla tutela dei lavoratori esposti ad amianto: la direttiva 2668
Roma, 17 Ott – In Europa l’ agente cancerogeno amianto genera ancora un tasso di mortalità molto alto: nel 2019 “sono stati stimati nei 27 Paesi della Comunità Europea oltre 71.000 decessi di lavoratori correlati a passate esposizioni ad amianto”. E ben il 78 % “di tutti i tumori riconosciuti come professionali negli Stati membri è connesso all’amianto”.
A segnalarlo è un nuovo documento prodotto dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail, un dipartimento che si occupa, attraverso l’attività svolta nel Laboratorio VII, anche dello “sviluppo di metodi, procedure e modelli per valutare il rischio dovuto alla presenza, negli ambienti di lavoro e di vita, di sostanze pericolose rilasciate da materiali e processi legati alle attività produttive”. E procede, con specifica attenzione alla problematica amianto, all’individuazione di “misure per il contenimento del rischio, la protezione dei lavoratori e la salvaguardia delle comunità residenti”.
Nell’ambito delle attività di ricerca e consulenza sulla tematica del rischio amianto, il dipartimento ha partecipato anche alle riunioni di un Gruppo di Lavoro per la discussione ed elaborazione dei documenti tecnici propedeutici all’emanazione della Direttiva (UE) 2023/2668 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.
Con il documento “La Direttiva europea 2023/2668: contenuti e novità sulla tutela dei lavoratori esposti ad amianto” – a cura di Federica Paglietti, Sergio Bellagamba, Sergio Malinconico e Paolo De Simone (Inail, DIT) – l’Inal vuole fornire utili informazioni sul campo di applicazione di tale norma europea, sui cambiamenti introdotti rispetto ai dettami del vigente d.lgs. 81/2008 e sugli impatti economici possibili che potranno derivare dal suo recepimento nel nostro Paese. E obiettivo del lavoro è anche quello di “fornire strumenti interpretativi e gestionali specifici, volti al miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali in presenza di amianto e/o materiali contenenti amianto”.

Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:
- Direttiva 2023/2668: le considerazioni sui punti cardine
- Direttiva 2023/2668: il rapporto esposizione/rischio e le ricadute
- L’indice del documento Inail
Direttiva 2023/2668: le considerazioni sui punti cardine
Il documento (terzo capitolo) riporta alcune utili considerazioni sui punti cardine della direttiva 2023/2668, nuova Direttiva Europea sull’amianto che è riportata per intero, in allegato, al documento.
In sintesi, tale direttiva “aggiorna le norme esistenti allineandosi con i più recenti sviluppi scientifici e tecnologici e abbassa significativamente l’attuale valore limite di esposizione durante il lavoro; prescrive, inoltre, metodologie di analisi più accurate per misurare i livelli di esposizione all'amianto basate essenzialmente sulla microscopia elettronica; prevede altresì misure preventive e protettive rafforzate, come l’ottenimento di permessi speciali per la rimozione dell’amianto e il controllo della presenza di amianto negli edifici obsoleti, prima di iniziare lavori di manutenzione o demolizione”.
Si introduce anche una figura specifica identificata come “operatore qualificato”, assimilabile al Responsabile del Rischio Amianto (RRA) “nonché l’introduzione di specifici criteri di formazione e certificazione della stessa”.
Se tali novità possono sembrare di facile comprensione e applicazione, tuttavia la norma, pur consistendo di soli 4 articoli, “è introdotta da un cospicuo numero di ‘considerando’ (n.33) e seguita da un allegato”. E tali elementi “devono essere attentamente esaminati e presi in considerazione nell’insieme, per la loro attuazione, nonché per valutare le ricadute sia in termini di impatto economico sulle aziende di settore che sui compiti ascritti agli Organi di controllo”.
Ad esempio, nei “considerando” si esplicano più in dettaglio “il campo di applicazione della Dir. (UE) 2023/2668” e si introducono “alcune nuove definizioni e nuove modalità operative comportando, insieme all’articolato vero e proprio, significative modifiche alla normativa attualmente in vigore in Italia (es: d.lgs. 81/08 e d.m. 6/9/94)”.
Inoltre, l’allegato 1 della Direttiva “specifica accuratamente i contenuti minimi della formazione degli operatori di settore”.
Il documento Inail, che esamina poi nel dettaglio tutti i principali contenuti della norma europea, richiama, dunque, all’analisi della Direttiva nel suo complesso, “concentrandosi non solo sui 4 articoli, ma anche sui ‘considerando’ e sull’Allegato 1.
Direttiva 2023/2668: il rapporto esposizione/rischio e le ricadute
Nella parte conclusiva del documento si segnala come l’Unione europea voglia “assumere un importante ruolo sul piano internazionale ponendosi come riferimento in tema di prevenzione delle malattie professionali e in particolare di quelle connesse all’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni, tra cui l’amianto”. E a seguito di nuovi sviluppi scientifici e tecnologici del settore, “è emersa la possibilità di poter migliorare la protezione dei lavoratori esposti all’amianto e ridurre così la probabilità che essi contraggano malattie connesse a tale sostanza pericolosa”.
E se l’amianto è una sostanza cancerogena priva di soglia (“non è scientificamente possibile individuare un livello al di sotto del quale l’esposizione non produrrebbe effetti nocivi sulla salute”), si può invece “stabilire un rapporto esposizione/rischio che consente di stabilire un valore limite di esposizione professionale tenendo conto di un livello accettabile di eccesso di rischio”.
La riduzione del valore limite di esposizione all'amianto introdotta dalla direttiva 2023/2668 è volta “proprio a diminuire tale eccesso di rischio”. E nello stesso senso vanno le “nuove procedure operative e formative” presentate nella direttiva e ricordate nel documento.
Si indica, infine, che l’applicazione dei criteri stabiliti con la direttiva “porterà negli anni a venire, oltre ad evitare ricadute sulle nuove generazioni, a numerosi benefici sociali ed economici a medio e lungo termine, tra cui:
- la creazione di una cultura della prevenzione, della salute e della sicurezza che incoraggi i lavoratori a svolgere un ruolo attivo”;
- un maggiore impegno dei datori di lavoro “a migliorare le performance di salute e sicurezza sul lavoro”;
- “la riduzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali asbesto-correlate;
- la diminuzione dell’assenteismo e del turnover e quindi una più alta produttività;
- la riduzione dei costi dei premi assicurativi;
- la capacità di soddisfare gli obblighi legali e normativi;
- un miglioramento dell’immagine e della reputazione delle aziende di settore”.
Segnaliamo, in conclusione, che nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 144 dell’8 ottobre 2025 si fa riferimento all’esame preliminare di un futuro decreto di attuazione della direttiva (UE) 2023/2668.
Concludiamo riportando l’indice del documento Inail “La Direttiva europea 2023/2668: contenuti e novità sulla tutela dei lavoratori esposti ad amianto”.
LE ATTIVITÀ DELL’INAIL-DIT SUL RISCHIO AMIANTO
INTRODUZIONE
1. CONTESTO DI RIFERIMENTO
1.1 Quadro normativo italiano
2. LE STRATEGIE EUROPEE PER INCREMENTARE LA TUTELA DEI LAVORATORI
3. CONSIDERAZIONI SUI PUNTI CARDINE DELLA DIR. (UE) 2023/2668
3.1 Le novità introdotte dalla Dir. (UE) 2023/2668
3.2 Le novità introdotte dall’Allegato 1 bis della Dir. (UE) 2023/2668
4. CONCLUSIONI
APPENDICE
PROCEDURA LEGISLATIVA EUROPEA
ALLEGATO 1 – Testo della Dir. (UE) 2023/2668
ALLEGATO 2 – Riferimenti normativi europei
ALLEGATO 3 – Riferimenti normativi italiani
ALLEGATO 4 – Pubblicazioni Inail-Dit sull’amianto
FREQUENTLY ASKED QUESTIONS (FAQ)
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
RINGRAZIAMENTI
RIFERIMENTI ALLE IMMAGINI
ELENCO DEGLI ACRONIMI
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ La Direttiva europea 2023/2668: contenuti e novità sulla tutela dei lavoratori esposti ad amianto”, a cura di Federica Paglietti, Sergio Bellagamba, Sergio Malinconico e Paolo De Simone (Inail, DIT), Collana Salute e Sicurezza, versione 2025 (formato PDF, 2.22 MB).
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Scarica la normativa di riferimento:
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