Consulenti della sicurezza: l’importanza dei registri professionali
Più volte in questi anni, parlando di efficacia delle strategie di prevenzione e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si è sottolineata l’importanza delle competenze e della “qualità” degli operatori della sicurezza attivi nelle aziende.
Come è possibile operare affinché migliori la qualità degli operatori? E come sarà, riguardo alla qualificazione degli operatori, il nuovo anno?
A rispondere a queste domande è Francesco Naviglio, Segretario Generale dell’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS), che ritiene che il 2017 sarà l’anno delle professioni. Ed è bene prepararsi a questo nuovo anno guardando con maggiore attenzione anche all’importante strumento dei registri professionali.
Perché lei ritiene così importante il 2017 per le professioni nell’ambito della sicurezza sul lavoro?
Francesco Naviglio: “In primo luogo, per noi operatori della sicurezza sul lavoro è impossibile non renderci conto di una continua, ma costante, diminuzione della richiesta di formazione sulla sicurezza sul lavoro. La crisi economica e l’ormai soddisfatta esigenza di formazione primaria per la maggior parte dei lavoratori ci porta a considerare i corsi di aggiornamento come il maggior settore in cui sviluppare l’attività di formazione. Da questa riflessione scaturisce l’esigenza di individuare nuovi e più proficui obiettivi di attività su cui cimentarsi nel prossimo futuro. Quindi il 2017 è certamente un anno significativo per affrontare queste nuove sfide.
E nell’associazione AiFOS, dopo una approfondita analisi e valutazione sul ruolo degli operatori della sicurezza sul lavoro, sono state intraprese due strade: quella della progettazione di percorsi professionalizzanti e quella di una presenza assidua nella Confederazione di riferimento al fine di partecipare alle politiche sindacali orientate a tutelare e promuovere gli associati. L’intento è quello di consentire agli operatori della sicurezza di potersi affiancare ai clienti non solo per la mera attuazione delle normative della sicurezza del lavoro, ma quale punto di riferimento nella gestione complessiva della azienda”.
Si va verso una nuova figura professionale?
“Si, verso un S&S Manager (Safety & Security Manager). Una nuova figura di professionista che, attuando i principi e le metodologie del Risk Management, riassuma in sé tutte quelle competenze necessarie per garantire la tutela dell’azienda da tutti i pericoli presenti nell’habitat naturale.
Un altro aspetto importante è poi l’inserimento della figura del Consulente della Sicurezza, così come delineato in precedenza, all’interno del Catalogo delle professioni. L’elenco provvisorio delle professioni regolamentate contenuto nel data base gestito dal Dipartimento per le Politiche Comunitarie e inviato alla Commissione UE con il Piano Nazionale di Riforma delle Professioni, Cluster 1 e 2, censisce attualmente 174 professioni regolamentate in Italia. Questa è una opportunità da non lasciarci sfuggire per ottenere un definitivo riconoscimento della professione di Consulente della Sicurezza. E le attività collegate alla sicurezza sul lavoro saranno sicuramente influenzate anche da quanto previsto dal disegno di legge, approvato lo scorso 3 novembre 2016 in Senato, recante ‘Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato’. Ed è per questi motivi che il 2017 sarà un anno cruciale per il riconoscimento e la tutela degli interessi dei Consulenti della Sicurezza”.
Qual è il ruolo dei registri professionali?
“Sicuramente un aspetto importante nella professionalizzazione di questi consulenti è la possibilità di certificare e valorizzare le proprie competenze attraverso i registri professionali che l’Associazione AiFOS - riconosciuta come Associazione Professionale - ha potuto creare in ottemperanza alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 sulle Associazioni professionali. Con questa legge le associazioni riconosciute possono tutelare i consumatori garantendo la trasparenza e la qualità dei servizi professionali”.
Quali sono i vantaggi per coloro che sono presenti nei diversi registri professionali di AiFOS?
“Sicuramente la valorizzazione della professionalità: a seguito di verifica dei requisiti richiesti dalla normativa viene rilasciato un attestato di qualità che certifica le competenze del professionista. Il registro aumenta poi la visibilità: l'elenco degli iscritti ai Registri Professionali viene pubblicato on-line ed è visibile dagli utenti esterni.
Altri aspetti importanti sono poi la semplificazione – il professionista non ha l'onere di presentare tutta la documentazione dettagliata per dimostrare il possesso dei requisiti – e il prestigio. Infatti l'attestato rilasciato da un ente riconosciuto a livello nazionale come AiFOS è sinonimo di pregio e qualità, dando al possessore un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza”.
E come si entra a far parte del registro professionale?
“Innanzitutto è necessario essere socio AiFOS e richiedere l’iscrizione a uno dei registri. Successivamente l’ufficio preposto effettua un’analisi dei documenti presentati dal candidato e ne attesta la rispondenza ai requisiti di legge. Dopo questa fase di verifica, e al di là di eventuali esoneri per chi ha già svolto esami di qualificazione AiFOS, avviene una valutazione con colloqui in presenza per approfondire e verificare le informazioni fornite e accertare il possesso delle conoscenze tecniche, delle competenze sui riferimenti normativi e sulle metodologie e tecniche applicative. E, in caso di esito positivo della valutazione, viene rilasciata al socio l’Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ed il suo nominativo viene inserito nell’apposito Registro pubblicato sul sito internet dell’Associazione”
Ricordiamo che l’Associazione AiFOS può attestare la qualità dei propri iscritti inserendoli nei seguenti registri:
- formatori della salute e sicurezza: professionisti in possesso di competenze utili a gestire il processo educativo in materia di sicurezza sul lavoro - con riferimento al D.Lgs. 81/2008 e al Decreto interministeriale del 6 marzo 2013 - e che possono dimostrare in modo documentato una consolidata esperienza, in forma continuativa, in qualità di docente-formatore, presso o per conto di Organizzazioni pubbliche e/o private;
- responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP): persone in possesso di competenze, capacità, conoscenze e requisiti professionali utili e necessari per coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione;
- coordinatori della sicurezza nei cantieri: persone in possesso di competenze in riferimento alla gestione della sicurezza dei cantieri edili temporanei e mobili e delle competenze per il coordinamento della sicurezza durante la progettazione e l’esecuzione dell’opera e che possono dimostrare in modo documentato una consolidata esperienza, in forma continuativa, in qualità di coordinatore.
Si ricorda infine che l’iscrizione ai Registri Professionali non è da considerarsi quale abilitazione al rilascio di attestati, bensì come una qualificazione della professionalità dell’associato. Il formatore dovrà ad esempio verificare caso per caso la normativa che disciplina i corsi di formazione alla sicurezza sul lavoro per assicurarsi di poter organizzare in autonomia tali corsi o se per l’erogazione degli stessi sia invece necessario identificare un soggetto formatore specifico (ente di formazione) con cui collaborare.
Il link per approfondimenti e per la richiesta di iscrizione ai Registri Professionali AiFOS…
Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - registri@aifos.it
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Rispondi Autore: Harleysta - likes: 0 | 20/01/2017 (10:03:53) |
...eggiù altro foraggio... |
Rispondi Autore: Giulio Lavagnoli - likes: 0 | 20/01/2017 (12:23:51) |
Quanto sarà conveniente per AIFOS redigere questi registri? quanto costerà a chi vorrà iscriversi? Quali sono le competenze date dallo stato ad AIFOS per "Certificare" le competenze? Mi sembra sia più un consulente che certifica un collega.. mmmm.. |
Rispondi Autore: Zanfo Zanfagni - likes: 0 | 20/01/2017 (14:04:39) |
Nonostante sostengo da anni l'importanza dell'istituzione di un registro per consulenti (soprattutto per cercare di tarpare le ali a "ricottari" che si dilettano con pos e dvr), ritengo che sia inutile il percorso di certificazione di AIFOS e di altre "associazioni". Per l'eventuale certificazione effettiva delle competenze credo fermamente che sia inutile il "giudizio" di un tecnico privato. |
Rispondi Autore: Antonio Squatrito - likes: 0 | 22/01/2017 (10:01:03) |
Queste associazioni sono il nulla riempito di niente, contribuiscono solo a far lievitare i prezzi dei servizi in maniera artificiosa. Qualificare vuol dire fare selezione, in realtà questi signori, qualificano chiunque, basta pagarli. NON ASSOCIATEVI!!!!! |
Rispondi Autore: Francesco Naviglio - likes: 0 | 23/01/2017 (15:03:50) |
Gentilissimi tutti, i Registri Professionali nascono a seguito di una normativa specifica, la Legge n. 4/2013 che ha riformato le professioni non organizzate in ordini o collegi. Questa Legge, molto voluta da tutte quelle categorie di professionisti non inclusi in ordini o collegi, ha permesso a chi non ne aveva l’opportunità di essere più visibile e meglio rappresentato, grazie ad una regolamentazione più trasparente. AiFOS ha voluto così rappresentare le categorie dei professionisti che operano nell’ambito della Salute e Sicurezza sul lavoro creando i Registri Professionali AiFOS. È bene sottolineare, inoltre, che la costituzione e la gestione dei registri professionali istituiti ai sensi della Legge 4/2013 è autorizzata e costantemente monitorata dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’Associazione ha voluto promuovere le competenze professionali degli associati tramite il rilascio di un’attestazione di "Qualità e Qualificazione professionale dei servizi prestati dall'associato", a seguito di un’attenta verifica dei requisiti e di un colloquio presieduto da un Commissario esterno appositamente formato; non abbiamo quindi scelto di percorrere la via più semplice dell’iscrizione all’atto del pagamento, ma un serio percorso professionale di verifica delle competenze e delle conoscenze in ambito di salute e sicurezza sul lavoro. È bene precisare la volontarietà del libero professionista di aderirvi; nessuno viene costretto, solo chi vuole più rappresentanza, più visibilità, maggiore semplificazione può scegliere la via dell’iscrizione. L’Associazione si fa garante verso il mercato della professionalità, delle competenze e del costante aggiornamento formativo dei propri iscritti nei registri; non quindi un mero discorso economico, ma adeguata valorizzazione del professionista in un’ottica di continuo miglioramento delle competenze specialistiche, per offrire al mercato professionisti della sicurezza sempre più preparati e competitivi. Dott. Francesco Naviglio Segretario Generale AiFOS |
Rispondi Autore: matteo - likes: 0 | 24/01/2017 (11:59:19) |
il bello è che viene anche esplicitamente dichiarato... perde ciccia il business della formazione e dei bollini sugli attestati.. quindi di punta a bollinare i consulenti... vogliamo ancora far passare la storiella della sicurezza? |
Rispondi Autore: simone - likes: 0 | 22/06/2020 (17:44:35) |
per un registro professionale che non ha un valore legale l'esame dovrebbe aver per chi ha esperienza nel settore e più di 15 anni di esercizio professionale, una formalità. Sulla carta è così: 10 minuti. Di fatto no. Una ben organizzata commissione non si limita ai concetti di base, ma ignora lavori e competenze e chiede procedimenti molto analitici oltre i criteri formali. 120 minuti di interrogatorio da Gestapo…. di fronte a giovani ambiziosi, ...ma non siamo all'esame universitario…. già fatto anni fa … ma una semplice associazione di amici e colleghi professionisti…. e non tra sadici che si divertono a fare del mobbing…. |
Rispondi Autore: carmelo catanoso - likes: 0 | 23/06/2020 (11:41:21) |
Qui evaluates ad evaluators? Su "Albi" e "Registri" di associazioni varie, questo è il solito problema. E vale anche per la certificazione delle competenze degli Ordini Professionali. |