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Tutela della privacy e progresso tecnologico
Il progresso civile e tecnologico, volto a rendere più fluidi i rapporti tra cittadini e pubbliche amministrazioni, non deve entrare in conflitto con il rispetto della persona e la sicurezza dei dati personali.
Questo il tema affrontato dal prof. Gaetano Rasi, intervenuto nei giorni scorsi presso lo SMAU 2001 a Milano nel convegno intitolato "Carta d'identità elettronica e Firma digitale: dalle parole ai fatti", e ripreso dalla newsletter del Garante per la privacy.
L'istituzione di documenti elettronici e la connessione tra le varie istituzioni per lo scambio di informazioni potrebbe limitare la riservatezza dei dati personali dei cittadini, ma il prof. Rasi ha ricordato che dovranno essere rispettati due fondamentali principi.
Come già precisato dal Garante nel parere fornito alla Presidenza del Consiglio sul testo Unico delle norme in materia di documentazione amministrativa, si dovranno introdurre precise regolamentazioni che specifichino a chi è possibile l'accesso a dati delicati e non essenziali per l'identificazione (le impronte digitali ad esempio), oltre ai dati sensibili sulla salute, che non potranno essere forniti senza il consenso dell'interessato.
Anche il passaggio dei dati dagli archivi di un'amministrazione a quelli di un'altra dovrà essere gestito da opportuni regolamenti, con l'attribuzione di codici di accesso personalizzati e utilizzabili esclusivamente dal cittadino consenziente.
Questo il tema affrontato dal prof. Gaetano Rasi, intervenuto nei giorni scorsi presso lo SMAU 2001 a Milano nel convegno intitolato "Carta d'identità elettronica e Firma digitale: dalle parole ai fatti", e ripreso dalla newsletter del Garante per la privacy.
L'istituzione di documenti elettronici e la connessione tra le varie istituzioni per lo scambio di informazioni potrebbe limitare la riservatezza dei dati personali dei cittadini, ma il prof. Rasi ha ricordato che dovranno essere rispettati due fondamentali principi.
Come già precisato dal Garante nel parere fornito alla Presidenza del Consiglio sul testo Unico delle norme in materia di documentazione amministrativa, si dovranno introdurre precise regolamentazioni che specifichino a chi è possibile l'accesso a dati delicati e non essenziali per l'identificazione (le impronte digitali ad esempio), oltre ai dati sensibili sulla salute, che non potranno essere forniti senza il consenso dell'interessato.
Anche il passaggio dei dati dagli archivi di un'amministrazione a quelli di un'altra dovrà essere gestito da opportuni regolamenti, con l'attribuzione di codici di accesso personalizzati e utilizzabili esclusivamente dal cittadino consenziente.
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