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Moduli del censimento poco rispettosi della privacy?
I moduli utilizzati per le rilevazioni del 14° censimento generale della popolazione sono a prova di privacy?
Lo hanno chiesto al Garante della privacy numerosi cittadini e un'associazione dei consumatori, preoccupati dal fatto che i moduli non fossero anonimi e che non venissero consegnati in busta chiusa, in maniera tale da non essere leggibili da chiunque.
Con un comunicato stampa, l'Autorità ha precisato che i moduli indicano nella prima pagina il nome ed il cognome degli interessati poiche' '' secondo quanto previsto dalle norme che regolano il censimento, i dati forniti con le rilevazioni sono necessari anche per l'aggiornamento e la revisione delle anagrafi. I Comuni effettuano, infatti, tale aggiornamento sulla base delle notizie riguardanti il cognome, il nome, il sesso, il luogo e la data di nascita e il comune di residenza delle persone censite.''
Tuttavia queste informazioni (i cosiddetti "dati identificativi diretti") non saranno utilizzabili dall'Istat: infatti la prima pagina del modello, che le contiene, viene staccata dal resto del modulo e rimane presso i Comuni.
Per quanto riguarda il secondo quesito, il Garante ha fatto presente che, in linea generale, i moduli ''vengono consegnati ai rilevatori, i quali hanno il compito di dare ausilio ai cittadini nella compilazione dei moduli e sono tenuti alla tutela del segreto statistico e alla riservatezza dei dati. Solo i rilevatori, quindi, o l'eventuale altro personale comunale formalmente incaricato in base a precise istruzioni, possono ritirare i modelli, che vengono poi consegnati direttamente all'ufficio comunale di censimento.''
L'Autorita' ha inoltre annunciato un ciclo di ispezioni e controlli volti a verificare il puntuale rispetto delle indicazioni fornite.
Lo hanno chiesto al Garante della privacy numerosi cittadini e un'associazione dei consumatori, preoccupati dal fatto che i moduli non fossero anonimi e che non venissero consegnati in busta chiusa, in maniera tale da non essere leggibili da chiunque.
Con un comunicato stampa, l'Autorità ha precisato che i moduli indicano nella prima pagina il nome ed il cognome degli interessati poiche' '' secondo quanto previsto dalle norme che regolano il censimento, i dati forniti con le rilevazioni sono necessari anche per l'aggiornamento e la revisione delle anagrafi. I Comuni effettuano, infatti, tale aggiornamento sulla base delle notizie riguardanti il cognome, il nome, il sesso, il luogo e la data di nascita e il comune di residenza delle persone censite.''
Tuttavia queste informazioni (i cosiddetti "dati identificativi diretti") non saranno utilizzabili dall'Istat: infatti la prima pagina del modello, che le contiene, viene staccata dal resto del modulo e rimane presso i Comuni.
Per quanto riguarda il secondo quesito, il Garante ha fatto presente che, in linea generale, i moduli ''vengono consegnati ai rilevatori, i quali hanno il compito di dare ausilio ai cittadini nella compilazione dei moduli e sono tenuti alla tutela del segreto statistico e alla riservatezza dei dati. Solo i rilevatori, quindi, o l'eventuale altro personale comunale formalmente incaricato in base a precise istruzioni, possono ritirare i modelli, che vengono poi consegnati direttamente all'ufficio comunale di censimento.''
L'Autorita' ha inoltre annunciato un ciclo di ispezioni e controlli volti a verificare il puntuale rispetto delle indicazioni fornite.
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