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Amianto: chiesta una proroga
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Dalle pagine del suo sito dedicato alla sicurezza sul lavoro, la Cisl ha reso noto di aver richiesto al ministero del Welfare una proroga di sei mesi per la presentazione della domanda da parte dei lavoratori con esposizione decennale all’amianto, al fine dell’ottenimento dei benefici pensionistici previsti dal Decreto interministeriale del 27 ottobre 2004.
Il sindacato lamenta difficoltà applicative, un lasso di tempo troppo breve è trascorso infatti dall’emanazione delle ultime indicazioni operative da parte dell’Inps lo scorso 15 aprile.
Secondo la Cisl, il termine per la presentazione della domanda, fissato al 15 giugno 2005, metterebbe in difficoltà alcune categorie di lavoratori, primi tra tutti i marittimi. Questi lavoratori trascorrono lunghi periodi di permanenza lontani dalla loro residenza “e possono, quindi, essere svantaggiati e impossibilitati a rispettare una scadenza così ravvicinata”.
“La richiesta della semplice proroga dei tempi per la presentazione della domanda- ha affermato il segretario confederale Bellini- non modifica la normativa vigente e non comporta oneri aggiuntivi per il Governo ma è solo la dovuta attenzione ad una categoria di lavoratori che ha rischiato e rischia la propria vita per l’avvenuta esposizione all’amianto. Sono 15.000 le vittime attese nei prossimi 10 anni in Italia per i mesotelioma, il tumore dovuto all’amianto”.
Dalle pagine del suo sito dedicato alla sicurezza sul lavoro, la Cisl ha reso noto di aver richiesto al ministero del Welfare una proroga di sei mesi per la presentazione della domanda da parte dei lavoratori con esposizione decennale all’amianto, al fine dell’ottenimento dei benefici pensionistici previsti dal Decreto interministeriale del 27 ottobre 2004.
Il sindacato lamenta difficoltà applicative, un lasso di tempo troppo breve è trascorso infatti dall’emanazione delle ultime indicazioni operative da parte dell’Inps lo scorso 15 aprile.
Secondo la Cisl, il termine per la presentazione della domanda, fissato al 15 giugno 2005, metterebbe in difficoltà alcune categorie di lavoratori, primi tra tutti i marittimi. Questi lavoratori trascorrono lunghi periodi di permanenza lontani dalla loro residenza “e possono, quindi, essere svantaggiati e impossibilitati a rispettare una scadenza così ravvicinata”.
“La richiesta della semplice proroga dei tempi per la presentazione della domanda- ha affermato il segretario confederale Bellini- non modifica la normativa vigente e non comporta oneri aggiuntivi per il Governo ma è solo la dovuta attenzione ad una categoria di lavoratori che ha rischiato e rischia la propria vita per l’avvenuta esposizione all’amianto. Sono 15.000 le vittime attese nei prossimi 10 anni in Italia per i mesotelioma, il tumore dovuto all’amianto”.
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