Le immagini dell’insicurezza: Seduto in panchina
Dopo quasi quattro anni di interruzione riprendiamo con le IMMAGINI dell’INSICUREZZA di SICURELLO.no, una rubrica che vuole affrontare alcuni aspetti legati alla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, di vita e di svago.
Ci eravamo fermati nel 2020 alla puntata nr. 424 e ci eravamo seduti in panchina a guardare cosa succedeva.
Tanto è cambiato in questi anni, ma – purtroppo - non certamente in meglio:
- il periodo pandemico e la veloce (ed a volte insicura) ripresa lavorativa post covid,
- l’arrivo di incentivi per attività di cantiere con scadenze preordinate (110, PNRR, ecc.) che hanno portato a “correre” per finire i lavori e rientrare nei vari benefici proposti (corse che a tutt’oggi son ancora in corso e che vedremo quali altri benefici/malefici in materia di salute e sicurezza sul lavoro potranno portare),
- la ricerca continua e difficoltosa di nuovi lavoratori e lavoratrici da parte di aziende ed uno sfrenato turnover, con la conseguente difficoltà nel gestire una corretta trasmissione delle informazioni, un addestramento efficace, una formazione fatta esclusivamente perché si tratta di un obbligo, ma non perché si ritiene sia uno dei punti di forza per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza,
sono alcuni degli elementi che in qualche modo hanno portato, nell’ambito salute e sicurezza e riduzione degli infortuni, a non avere i risultati sperati ed allora
- nuove integrazioni normative,
- inasprimento delle sanzioni,
- revisione delle modalità formative (se e quando gli Accordi Stato Regioni arriveranno e se effettivamente essi saranno efficaci dal punto di vista formativo e non solo dal punto di vista burocratico/gestionale),
un qualcosa di già visto e conosciuto.
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Da notare anche la pubblicazione sempre più massiccia di immagini e video sui social, luoghi virtuali che ormai sono diventati una vetrina di immagini dell’insicurezza e per le quali tante volte si nota che sono gli stessi lavoratori e datori di lavoro che provvedono, a volte incosapevolmente, alla pubblicazione di foto e video con numerose carenze in materia di sicurezza. Da rilevare che molte volte la pubblicazione è invece fatta in modo consapevole nella convinzione che a loro non potrà mai capitare nulla e che le norme sono solo un modo per “fare cassa con le sanzioni” e non c’entrano nulla con la prevenzione degli infortuni.
Ed allora la scelta di riprendere le IMMAGINI dell’INSICUREZZA era difficile, ma lo sprone della redazione di PUNTOSICURO, che ringrazio per le numerose sollecitazioni, ha riportato in campo SICURELLO.no con le sue immagini e le sue analisi. Un appuntamento quindicinale che spero sia di riflessione per tutti i soggetti che di sicurezza si occupano, o si dovrebbero occupare.
E l’immagine di oggi è proprio quella di una panchina, tranquillamente posizionata su un ponteggio di facciata e sul quale ha soggiornato per molti mesi. Non ci è dato sapere se essa era stata posizionata da uno degli abitanti del condominio che ha pensato di ampliare temporaneamente il proprio balcone, oppure se da uno degli sporadici operai che ogni tanto appariva in cantiere per eseguire una lunga riqualificazione delle facciate di un condominio e che sceglieva di passare le sue pause seduto comodamente sul ponteggio.
Sta di fatto che la panchina, con la sua bucolica presenza, attirava l’attenzione dei passanti, ma non certo di chi della sicurezza del suddetto cantiere si doveva occupare (tante e gravi le mancanze rilevate e che magari in alcune delle prossime puntate vedremo).
E se la panchina non bastava, anche alcune sedie e magari un tavolino. Relax totale.
Per oggi ci fermiamo qui, alla panchina, alle sedie, al tavolino ed al loro significato di elemento forse funzionale, ma certamente incoerente rispetto al contesto lavorativo:
- se si trattava di un temporaneo ampliamento di balcone non credo proprio fosse l’ideale,
- se invece era per una pausa lavorativa, forse era meglio prevederla in luogo più idoneo e funzionale.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni
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Rispondi Autore: Raffaele scalese - likes: 0 | 12/01/2024 (10:15:04) |
Certo la creatività di alcuni lavoratori è eccezionale. Mi ricordo (ma abitudine "credo" ormai debellata) delle "caldarelle" naturalmente in ferro...utilizzate come braciere mobile e, ancora "naturalmente" con fiamme libere ed incontrollate |
Autore: Claudio Forghieri | 12/01/2024 (10:45:55) |
Purtroppo le "caldarelle" sono ancora in uso, viste quest'anno in cantiere 110 ... dove ho lo studio. Da utente, non CSE, fatto osservare al capo cantiere che ha fatto spegnere, il giorno dopo erano nuovamente accese ... non aggiungo altro |
Rispondi Autore: Sami Carmen Ballesteros - likes: 0 | 15/01/2024 (17:35:10) |
Molto lungo |