Le immagini dell'insicurezza: l’importante è sfruttare ogni spazio
Nonostante le norme vengano periodicamente aggiornate ed integrate, nonostante vi siano precisi obblighi di mantenere agibili e sgombre le vie di fuga, nonostante vi sia l’obbligo relativo alla manutenzione delle uscite di emergenza, nonostante vi sia la necessità di specifiche figure che verifichino il rispetto delle norme vigenti, capita spesso di notare, all’interno degli esercizi commerciali, una serie di violazioni in materia di sicurezza antincendio.
Le immagini dell’INSICUREZZA di SICURELLO.no di oggi sono state scattate proprio all’interno di un esercizio commerciale di dimensioni medio/grandi dove, dal punto di vista delle uscite di sicurezza, risultano evidenti una serie di carenze:
- La prima uscita
- risulta limitata dalla presenza delle scaffalature che arrivano a ridosso dell’uscita stessa,
- qualche dubbio viene anche relativamente alla conformità del maniglione antipanico,
- se volessimo essere pignoli andrebbe considerata anche la posizione dello sgabello (che però potrebbe essere stato posizionato temporaneamente in quel luogo);
- La seconda uscita
- risulta limitata dalla presenza di materiali (carrello con accessori, valige, scope, ecc.)
- il maniglione non risulta correttamente manutentato (ed anche le sue dimensioni rispetto all’anta non sono certamente l’ideale),
- unica nota positiva, il “trapassino” superiore, montato per bloccare la porta, risultava in posizione “aperta”, ovvero permetteva l’apertura della porta.
Il problema è che queste erano anche le uniche due uscite “accessibili” e di conseguenza in caso di forte presenza di utenti, in caso di emergenza il rischio di non riuscire ad evacuare correttamente tutte le persone è molto elevato.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni
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Rispondi Autore: GIANNI - likes: 0 | 16/02/2024 (08:31:54) |
Le immagini della insicurezza pubblicate dal Geom Farina sono una testimonianza reale di ciò che avviene in particolare nelle mini e piccole realtà ( probabilmente anche medie ) . A cosa serve continuare a parlare di " formazione " e " cultura della sicurezza," ecc ecc se quel che si ottiene è " nulla ". Significa che il nocciolo della questione stà altrove, e cioè," nell'economia di mercato, " e con più và male più è peggio, oppure, più si vuol accumulare. |
Rispondi Autore: Eugenio Roncelli - likes: 0 | 16/02/2024 (11:11:04) |
Direi che la riduzione dei costi non è, in questo caso, la discriminante: semmai, c'è trascuratezza (il blocco devo attivarlo tutte le sere e poi toglierlo al mattino) e disattenzione (metto il carrello provvisoriamente e poi lo dimentico lì). Quindi è ancora un problema di cultura, sia di chi esegue, che di chi controlla. Poi, certamente e soprattutto nell'edilizia, c'è anche un risparmio per attività/attrezzature che sono valutate superflue (devo solo fare una piccola attività !!). I controlli sono pochi, troppo burocratizzati, eseguiti da non tecnici che guardano prima di tutto i documenti e, poi, se resta tempo (e di solito non ce ne è). Risultato: sanzione che genera flusso di cassa. NB: non è concesso usare termini come sol+di o den+aro: questo la dice lunga sulla burocrazia anche nei controlli dei messaggi |