Le immagini dell’insicurezza: questione di punti di vista
Brescia, 12 Apr - La prima impressione guardando le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi è quella di un lavoratore che, con l’utilizzo di una scala portatile, sale su un parapetto bordo strada per sistemare uno specchio parabolico stradale. In questo caso il rischio di caduta è limitato, anche se comunque i danni potrebbero essere notevoli, soprattutto se durante la caduta dovesse sopraggiungere un veicolo.
In realtà se cambiamo il punto di vista e ci posizioniamo dalla parte opposta vediamo elevarsi notevolmente il livello di rischio in quanto la barriera di delimitazione stradale su cui si è posizionato il lavoratore è prospiciente l’argine di un fiume con un “franco” di caduta di molti metri.
E’ si, qualche volta il punto di vista fa la differenza, una notevole differenza. (Per non parlare di segnaletica, alta visibilità, ecc. ecc.).
Si ringrazia Ornella Salvetti per le fotografie.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS e Referente Gruppo di Lavoro Costruzioni di AiFOS.
Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni.
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Rispondi Autore: Alessandro Buoso - likes: 0 | 12/04/2019 (12:14:21) |
Per le foto 3 e 4 metterei l'attenzione sulla segnaletica stradale. Quanto alla caduta dall'alto c'è un parapetto alto almeno 110 cm e per quello che si vede dalla foto non si sta sbilanciando in maniera particolare. Oltretutto dalle foto sembra che ci sia almeno un metro in piano anche dall'altra parte del parapetto. |
Rispondi Autore: Massimo Tedone - likes: 0 | 13/04/2019 (00:18:51) |
Non voglio fare alcuna polemica, ma solo delle domande o considerazioni: 1. Perchè quando siamo in presenza di situazioni molto pericolose non interveniamo, non dico di persona ma non chiamiamo le forze dell'ordine? Capisco che può nascere un problema sia per il lavoratore (art 20 mi pare e, se non ricordo male è stato pubblicato un articolo proprio ieri 11.04) 2. Siamo in presenza di totale mancato rispetto delle norme del Codice della strada; dei Cantieri stradali e l'elenco potrebbe essere lungo 3. Non credo che gli occhiali da sole posti sulla nuca possano essere assimilabili a una completa dotazione di DPI idonei per l'attività in essere 4. Dove mettiamo le tanto diversamente interpretate norme sui lavori in quota e il mancato utilizzo di cinture di sicurezza, non solo perchè il personaggio opera su una verticale probabilmente superiore ai 2 metri verso strada, ma senza ombra di dubbio verso il fiume (quando è sullo scalotto) è ampiamente oltre i canonici 2 metri (anche perchè è in piedi sulla ringhiera o parapetto che dir si voglia alto almeno 110 cm)? 5. E dove la mettiamo la troppo spesso disattesa norma sull'infortunio mancato? Potrei andare avanti ancora molto ma direi che è abbastanza per proporre una denuncia vera e propria. A Voi, addetti ai lavori a tutto tondo, materiale per ampia e utilissima discussione |
Rispondi Autore: Harleysta - likes: 0 | 15/04/2019 (08:50:05) |
...è solo una questione culturale e di buon senso; mi spiacerebbe solo se venissero coinvolti altri soggetti, per le acrobazie di questi virtuosi... |
Rispondi Autore: Massimo Tedone - likes: 0 | 17/04/2019 (00:33:50) |
Giustissimo è solo una questione culkturale, ma quante volte abbiamo sentito frasi del tipo "è un lavoretto da cinque minuti" "non è mai successo nulla" ecc? Ha ragione Harleysta, non bisogna coinvolgere chi non centra nulla, ma supponiamo un attimo che nel momento in cui quel fenomeno fa l'equilibrista sul parapetto, passa un'auto e l'autista si distrae un secondo, cosa può accadere? |