Le immagini dell’insicurezza: oggi cantieri aperti
Brescia, 24 Gen - Recinzione di cantiere, segnalazione notturna, parete di scavo, parapetti bordo scavo, ecc. ecc…
Sono veramente tante le violazioni che si possono riscontrare guardando le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi e trattandosi di un’opera di allargamento di una pubblica via si rimane anche molto perplessi nel vedere certe situazioni.
Come sempre la prima domanda è legata a chi, nell’organigramma del cantiere, ha voce in capitolo: primi tra tutti il Committente, Il Responsabile Unico del Procedimento ed il Coordinatore per la Sicurezza in fase esecutiva.
Possibile che nessuno veda nulla?
- Nessuno vede un cantiere la cui recinzione non è realizzata con modalità chiaramente visibili e individuabili (D.Lgs. 81/2008 art. 90 c. 1 lettera b);
- Nessuno vede un cantiere la cui recinzione non è idonea ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni (D.Lgs. 81/2008 art. 109);
- Nessuno vede la totale assenza di dispositivi di segnalazione relativi alla visibilità notturna del cantiere (Regolamento di attuazione Codice della Strada)
- Nessuno vede il deposito di materiali presso il ciglio degli scavi (D.Lgs. 81/2008 art. 120);
- Nessuno vede che la parete di scavo non ha una inclinazione tale da impedire franamenti, nonché vista la possibilità di piogge (basta vedere l’acqua presente nello scavo di prosecuzione della fondazione – foto 03), infiltrazioni, gelo o disgelo (per i quali siano da temere frane o scoscendimenti), non si è provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno, oppure ad eseguire lo scavo con un’inclinazione differente. Certamente la stesura di un foglio in polietilene non è la soluzione che risolve il problema (D.Lgs. 81/2008 art. 118);
- Nessuno vede che, trattandosi di uno scavo di profondità maggiore di ml. 2,00 (lato monte), è necessario che il ciglio dello scavo sia protetto da appositi parapetti onde evitare rischi di caduta dall’alto nello scavo stesso. Ed in questo caso la segnalazione realizzata sul ciglio posizionando nastro bianco/rosso su paletti per recinto elettrico non è certo sinonimo di protezione, anche perché – vista la presenza di materiali ed attrezzature - risulta evidente che in quell’area accedono lavoratori (e non solo) (D.Lgs. 81/2008 articoli ed allegati vari).
La curiosità è comunque alta:
- Cosa sarà stato previsto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento?
- Quali i costi della sicurezza stimati?
- Quali i costi che sono stati o verranno contabilizzati e liquidati?
Non avremo la fortuna di avere risposta a queste domande, ma l’amaro in bocca certamente rimane. L’unico aspetto positivo è che almeno i ferri di ripresa sono protetti da un “asse continua”… Magra soddisfazione.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni
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Rispondi Autore: RAFFAELE Giovanni - likes: 1 | 24/01/2020 (10:17:35) |
Caro Stefano questo è nulla se vedessi le mie foto di quando facevo verifiche ispettive . Comunque sempre grazie a te ed il tuo staff per le pillole di saggezza che illustrate . |