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Le immagini dell’insicurezza: mi sta largo

Durante un sopralluogo in un cantiere mi è capitato di  notare un operaio che, eseguendo dei lavori per i quali necessitava l’utilizzo di D.P.I. anticaduta, continuava a sistemare - in modo continuo e quasi automatico - gli spallacci (bretelle superiori) del suo imbrago.

 

Quando gli ho chiesto se poteva fermarsi perché mi sembrava che qualcosa non andasse, l’operaio si è girato e con somma sorpresa ho notato un filo di ferro da legatura (quello che si usa generalmente per legare tra di loro i tondini di acciaio delle armature) che faceva bella mostra sul suo petto, collegando tra loro le due bretelle e le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi testimoniano questa situazione.

 

Al mio dubbio, espresso in modo abbastanza tranquillo, ma deciso, l’operaio ha semplicemente risposto: “mi sta largo”, aggiungendo che l’imbrago gli continuava a scivolare e di conseguenza per tenerlo fermo l’aveva legato con il fil di ferro.

 

Ho pensato al suo datore di lavoro, al suo RSPP, al suo “formatore”: anni di addestramento, sensibilizzazione, istruzioni, esercitazioni, prove pratiche, ecc. ecc. andati in fumo in un secondo.



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Il mio ruolo in quel momento non riguardava l’attività del lavoratore, però – come sempre – ho pensato di porre una domanda a lui ed al suo preposto: “Perché?”

  • perché stava succedendo quanto vedevo?
  • perché l’operaio non aveva un imbrago coerente con la sua corporatura?
  • perché l’imbrago non era comunque regolato correttamente?
  • perché nessuno stava verificando quello che succedeva (era il pomeriggio ed il lavoratore precisava che l’imbrago lo aveva indossato in quel modo molte ore prima)?
  • perché l’addestramento all’uso dei DPI anticaduta non era risultato essere efficace per il lavoratore e per il soggetto che doveva vigilare su di lui?
  • perché…

 

Tanti perché senza alcuna risposta, se non la classica, scontata, trita e ritrita: “non si preoccupi abbiamo sempre fatto così e siamo ancora qui”.

 

Ancora per quanto?

 

Senza considerare

  • i potenziali danni alle fibre dell’imbrago che poi viene riutilizzato più e più volte nonostante possa essere stato danneggiato dal fil di ferro,
  • il rischio di essere trafitto (per di più in un’area del corpo particolarmente importante) dai capi del fil di ferro, pungenti e taglienti (in questo caso la maglietta fa da barriera. Forse),
  • ed in fine, cosa potrebbe succedere in caso di caduta del lavoratore che indossa un imbrago non idoneo.

 

  

Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS

 

Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni 

 

Le immagini vengono concesse in Licenza Creative Commons alle seguenti condizioni:

 

CC BY-NC-ND
Attribuzione – Non Commerciale – Non Opere Derivate

 



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Rispondi Autore: Giovanni Bersani - likes: 0
05/12/2024 (16:42:04)
"Ho visto cose che voi umani...". Questa però mi mancava, da sorridere e da piangere al contempo!

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