
C’era una volta - Manuale per Costruttore Edile e del Geometra

Nella rubrica "C'era una volta" di oggi, analizziamo un volume che ha esattamente 50 anni, che – parlando di sicurezza e prevenzione - non sono tanti, ma nemmeno pochi.
Pubblicato quanto le norme degli anni cinquanta erano ormai in vigore da un po’, questo Manuale per Costruttore Edile e del Geometra (Edizioni Cremonese), nella sua quarta edizione, pubblicata nel 1975, dedica, a firma del Dott. Ing. Antonello Giori, uno specifico capitolo alle norme sulla prevenzione degli infortuni nell’edilizia.
Il primo paragrafo introduce il tema evidenziando che “elemento fondamentale non solo dal lato economico, ma anche antinfortunistico è lo studio preventivo e razionale dell’impianto di cantiere. Esso comprende la distribuzione di tutti i servizi inerenti le costruzioni e tendenti a rendere il lavoro più sicuro e spedito”. Potremmo sicuramente considerarlo il mantra a cui ogni coordinatore della sicurezza in fase progettuale dovrebbe ispirarsi nella redazione del progetto della sicurezza di cantiere che sfocia nella redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).
Il paragrafo prosegue con tre aspetti di rilievo:
- La recinzione di cantiere,
- Il traffico di cantiere,
- Le rampe di accesso.
Vengono poi trattati vari aspetti, tra i quali
- L’uso delle scale a pioli,
- Le cinture di sicurezza,
- Le opere di scavo e sottomurazioni [di cui parleremo in una delle prossime puntate],
- Le palificazioni
- I muri in elevazione.
Vorrei però soffermarmi sul paragrafo dedicato ai “VANI”, vani nei pavimenti, nelle pareti, profondi o all’interno delle scale.
Gli schemi che illustrano le indicazioni ripresi dalla normativa, sono ancora molto attuali e ad esempio l’indicazione relative alle scale ancora prive di gradini, per le quali è necessario adottare specifici accorgimenti (andatoie in legno e listelli trasversali) è tutt’ora uno degli aspetti non correttamente gestiti da alcune imprese che tante volte ci si trova ad affrontare all’interno dei cantieri.
Chiudo la puntata di oggi, con l’indicazione relativa alla posa dei vetri su tettoie o lucernari, lavorazione per la quale viene indicata la necessità di disporre, sotto di essi, di un tavolato fisso con elementi ben accostati.
Anche in questo caso, vengono in mente immagini dell’insicurezza molto recenti con operatori che eseguono questo tipo di posa senza alcuna protezione.
Nella prossima puntata continueremo ad analizzare questo manuale ed affronteremo i punti relativi ai ponteggi di lavoro ed ai castelli di tiro.
A cura Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: www.sicurezza-ceraunavolta.it
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