Le immagini dell’insicurezza: la scoperta della ruota
Brescia, 19 Lug - Nell’ormai lontanissimo 1987, quando iniziai a lavorare in un'impresa di costruzioni, era usuale utilizzare pneumatici dismessi come cassaforma a perdere per la realizzazione di basamenti della segnaletica stradale temporanea.
Si prendeva uno pneumatico, al centro si posizionava uno spezzone di tubo metallico, si gettava un po’ di calcestruzzo (rigorosamente prodotto con una vecchia betoniera a bicchiere), ed ecco che il supporto segnale stradale con il suo bel basamento appesantito era pronto all’utilizzo.
Sono passati oltre 30 anni, le norme sono cambiate, le procedure anche, l’attenzione ai particolari pure. O forse no?
Sicuramente no, almeno vedendo le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no di oggi con fotografie scattate la scorsa settimana lungo una viabilità ordinaria extraurbana, dove era presente un cantiere di sfalcio erba sui cigli dellastrada: alcuni dei supporti utilizzati per la segnaletica mi hanno fatto ricordare i vecchi tempi, anche sel'evoluzione tecnica denota una discreta evoluzione.
Ed allora la storica ruota di zavorra non contempla più nemmeno la perdita di tempo nella preparazione del calcestruzzo, ma il peso del basamento è fornito direttamente dal cerchione, ulteriore evoluzione (almeno questa da considerare in modo positivo) è data dal posizionamento di un nastro segnaletico giallo-nero a ricoprire parte del battistrada dello pneumatico al fine di evidenziare l’ostacolo.
Un accenno a quanto prevede il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni dove all’art. 30 Segnalamento temporaneo (art. 21 C.s.) è previsto che per i segnali temporanei possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo trasportabile e ripiegabile che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l'uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione.
Nel nostro caso forse qualcuno ha male interpretato la “flessibilità” dello pneumatico dimenticandosi di quella del cerchione e delle conseguenze che un ribaltamento del segnale potrebbe causare all’ignaro utente della strada.
Concludiamo l’articolo di oggi festeggiando l’appuntamento nr. 400 delle immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no su PUNTOSICURO. Quattrocento articoli nei quali abbiamo cercato di rendere evidente ciò che evidente lo dovrebbe già essere di suo, ma che invece - come più volte ho avuto modo di dire – testimonia l’improvvisazione, la mancata attenzione, i carenti controlli, l’assenza di verifiche e la scarsa consapevolezza dei rischi corsi da parte dei soggetti che fanno parte del “sistema sicurezza” nella sua più generale accezione.
Ed allora poco c’è da festeggiare, ma solo da non abbassare la guardia e continuare a promuovere la cultura della sicurezza. Nel nostro piccolo ci stiamo provando e speriamo che a qualcosa serva.
E se a qualcuno fa piacere abbiamo preparato un piccolo poster delle IMMAGINI DELL’INSICUREZZA DI SICURELLO.NO su PUNTOSICURO che può essere scaricato da qui:
Versione normale (pdf)
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.