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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 14 Feb - Riprendendo in parte il ragionamento già presentato nella puntata precedente, ovvero la difficoltà per alcune imprese di “aggiornarsi” relativamente alle “innovazioni” tecniche, le immagini dell’insicurezza di oggi ci illustrano come la predisposizione delle puntellazioni di un solaio posto ad una quota di circa 8-9 metri, siano state eseguite con modalità non certamente corrette.
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Dalla foto 01 si rileva che
- è stato allestito un ponteggio del tipo a telai prefabbricati,
- sull’ultimo impalcato di detto ponteggio sono stati posizionati delle travi in legno di ripartizione del carico e su di essi sono state poste le puntellazioni del solaio,
- per “migliorare” la portata del sistema, in una zona ove il ponteggio non era presente, sono stati aggiunti alcuni puntelli inclinati che scaricano i pesi soprastanti su uno dei telai inferiori del ponteggio stesso.
Tale procedura, anche se “abitualmente” utilizzata da alcune ditte, comporta un carico anomalo sulle strutture del ponteggio con rischio, durante la fase di getto del solaio, di cedimento del ponteggio e delle puntellazioni, con il crollo dell’intera struttura (solaio) in fase di realizzazione.
Non serve precisare che vista la quota di lavoro, nonché la presenza di materiali ed attrezzature, l’eventuale cedimento/crollo avrebbe conseguenze molto gravi per la salute dei lavoratori.
Se confrontiamo l’immagine con quanto previsto dall’articolo 144 (Resistenza delle armature) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
1. Le armature devono sopportare con sicurezza, oltre il peso delle strutture, anche quello delle persone e dei sovraccarichi eventuali, nonché le sollecitazioni dinamiche che possano dar luogo a vibrazioni durante l'esecuzione dei lavori e quelle prodotte dalla spinta del vento e dell'acqua. 2. Il carico gravante al piede dei puntelli di sostegno deve essere opportunamente distribuito. |
ci rendiamo certamente conto che la situazione illustrata non risponde minimamente ai requisiti normativi.
A solo titolo di esempio nelle foto 02 e 03 mostriamo dei sistemi di puntellazione idonei che possono essere utilizzati in tali situazioni. Ricordiamo inoltre che:
- tutte le armature provvisorie devono essere costruite in modo da assicurare, in ogni fase del lavoro, la necessaria solidità e con modalità tali da consentire, a getto o costruzione ultimata, il loro progressivo abbassamento e disarmo;
- le armature provvisorie per grandi opere, come centine per ponti ad arco, per coperture ad ampia luce e simili, che non rientrino negli schemi di uso corrente, devono essere eseguite su progetto redatto da un ingegnere o architetto, corredato dai relativi calcoli di stabilità e che tali disegni esecutivi devono essere firmati da chi ha redatto il progetto ed i calcoli di stabilità.
Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
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